A pochi passi dai tapings della Global Force Wrestling, Zona Wrestling ha il piacere di incontrare il CEO della promotion JEFF JARRETT per una bella chiaccherata su passato, presente e futuro di questo sport spettacolo. Buona lettura!

Il weekend è passato e con esso una nuova settimana di lavoro sulla Global Force. I ritmi sono serrati, gli annunci avvengono di giorno in giorno e c'è un discreto seguito su quel che potrà essere Amped, lo show settimanale che vedremo eventualmente in tv. Per ora, senza contratto, ci dobbiamo accontentare di quel che produce la federazione nei suoi house show. Jeff è reduce da tre eventi che hanno confermato numeri ed aspettative degli spettacoli di giugno, con la sorpresa Kevin Nash che ha presenziato ad Appleton e firmato un po' di autografi. Ora tutto guarda al 24 luglio, a quel che sarà e verrà messo in campo.

Jeff, come si sta dopo questo weekend impegnativo e i tapings in arrivo?
Bene, benissimo. Sono molto eccitato all'idea di iniziare le registrazioni e più passano i giorni più sento che aver aspettato è stata una scelta giusta. Abbiamo fatto tutto per bene fino ad ora, anche se il percorso è lunghissimo. Il weekend è andato molto bene, ci siamo trovati a meraviglia in tutti e tre i luoghi. Le difficoltà non mancano, ma la risposta è buona e vogliamo proseguire la nostra tabella di marcia. I fan venuti hanno dimostrato grande attesa.

Qualcuno si lamenta del fatto che questi show abbiano un "basso" riscontro e che gli stadi da baseball non sono la scelta adatta per una fed di wrestling…
Penso che i numeri siano buoni. Avere 400+ a evento è una cosa ottima se contiamo che stiamo appena iniziando. In America c'è sempre un po' di scetticismo sulle cose nuove, specie per un prodotto come il nostro che non ha ancora alcuna visibilità televisiva e che si sta affacciando da poco in un mare molto vasto con una idea particolare. Va bene così, dobbiamo radicarci e trovare gli sbocchi giusti per appassionare le persone. Poi faremo probabilmente numeri più incoraggianti per i nostri fans. Per gli stadi da baseball… stiamo provando anche qui una cosa nuova in collaborazione con le leghe e le squadre. Stiamo avendo risposte incoraggianti e chiudendo accordi che ci saranno molto utili in futuro.

Cos'è la Global Force Wrestling? Cos'era e cosa diventerà nel futuro?

Era una mia idea di qualche anno fa, stiamo parlando del 2001. Doveva essere il prototipo della TNA, poi non lo fu per varie ragioni. Oggi il wrestling è profondamente cambiato, e quindi quel sogno è uscito dal cassetto e ha cominciato a camminare lentamente ma a passi decisi, con una sola idea in testa. Sono rimasto un anno parlando con tante persone. Scotty (D'Amore) è stato il primo a pensare fosse una buona idea. A poco a poco sono arrivati collaboratori e sponsor, abbiamo iniziato a girare il mondo e guardare quanto materiale possibile. Ci siamo divisi i compiti con Douglas (Doug Williams) e Sonjay (Dutt), abbiamo monitorato oltre 500 atleti. Tutte grandi superstar che magari non hanno mai avuto la possibilità di pensare in grande: noi faremo in modo che diventino star globali. Questo è il nostro obiettivo, creare le star dei prossimi 10 anni che siano esse canadesi, australiani, tedeschi, cinesi, etc… la Global consta di molteplici collaborazioni che daranno i loro frutti e ci permetteranno di mettere a contatto realtà e stili diversi. Vogliamo stupire e dal 24 inizieremo a farlo da Las Vegas. I nostri spettatori si potranno appassionare ad atleti nuovi e forti. Ripeto, sono eccitato all'idea di iniziare a registrare, non vedo l'ora.

Leggendo il roster non mancano ex WWE e TNA. Chi è però il nome che dovremo segnare sul taccuino? Quello che tra qualche anno conterà parecchio.

Domanda non facile… parto dal presupposto che cerchiamo il talento e l'attitudine giusta al progetto. Abbiamo provato molti wrestler, parlato con loro. Alcuni saranno con noi il 24, altri ai tapings successivi e così via. Forse il nome non c'è ancora, dobbiamo scovarlo. O forse c'è, ma saranno gli show a dirci qualcosa di più. Chi mi ha sorpreso fino ad ora? Mi sono trovato molto bene con PJ Black e Johnny Gargano, sono due ragazzi di un talento mostruoso, sempre disponibili, hanno l'attitudine giusta per quel che vogliamo costruire. Un nome che posso consigliare è quello di Jamin Olivencia, diventerà una grande superstar, ha fisico e forza e talento da vendere. A me piace ed piace molto anche al nostro pubblico. Somiglia a Sonny Siaki? Sì, effettivamente un po' sì.. (ride)

Sono stati annunciati quattro tornei per i titoli Global, Nex*Gen, Women's e Tag Team. Il dibattito si è subito infuocato sulla seconda cintura. Molti la vedono come una copia dell'NXT Title o dell'X Division. Cos'è in realtà?
Ai fans piace trovare analogie dovunque… (ride)… il Nex*Gen Title parla di nuove generazioni, di atleti che possono affacciarsi alla ribalta proponendo uno stile diverso, più veloce e spettacolare. Black, Dutt, Jigsaw e Sanada rispecchiano bene questo modello. Ed altri arriveranno, altri ci saranno. Vogliamo possa essere il titolo che faccia conoscere le nuove leve al mondo, che possa mettere in contatto wrestler diversi di tutto il globo in grado di divertire il pubblico e dare quella sana follia che ci si aspetterebbe da loro. Sicuramente è un affacciarsi al futuro come capita ad NXT, ma questi ragazzi saranno subito nel main roster e potranno lanciarsi da subito verso la gloria. Ricordi AJ nel 2002? Ecco, vogliamo trovare quel genere di wrestler lì, creare la storia di una categoria con match nuovi ed interessanti. Quindi no, non è una copia di nessuno. Siamo noi con una idea mai sperimentata fino ad ora. Vogliamo creare le nuove leve del professional wrestling. 

A proposito: AJ Styles farà mai parte della Global Force?
Credo proprio di sì. In questo momento vuole dedicarsi alla NJPW, ha perso il titolo da poco e vuole fortemente riconquistarlo e il Bullet Club farà in modo che possa tornare campione. Però in futuro lo avremo e metteremo in piedi qualcosa di grande per lui. Siamo pronti ad accoglierlo a braccia aperte, è un atleta straordinario e vorrei averlo sempre con me.

Quanto è importante avere il supporto di tua moglie Karen?

Karen è una donna meravigliosa. Ha un grande spirito di iniziativa ed è lei a spronarmi e farmi vedere le cose con occhio lucido quando le cose magari non vanno per il verso giusto. Ha cambiato la mia vita e la amo con tutto il cuore. Credo che senza di lei, questo progetto probabilmente non sarebbe mai nato. Lei mi ha spronato, dato consigli, fatto capire come agire. Ha scelto le donne del nostro roster, monitorato tante ragazze. Sono felice e orgoglioso abbia la voglia di mettersi in gioco e guardare al futuro con me ogni giorno della nostra vita. Sarà una parte importante della Global Force.

Torni in TNA, vinci un titolo e inizi un feud con Eric Young. Ti vedremo sul ring della GFW?

Oh no no… Mai dire mai, sia chiaro. Ma non ho intenzione di tornare sul ring. Voglio che la GFW sia la creatura di tante nuove stelle, tra le quali sarei solo un "peso". Per questo negli show presentiamo superstars come Scott Steiner, Jim Duggan, Jim Cornette ci sono ma non sono la parte più importante. Sono un supporto ma non le stelle. Il nostro tempo è passato, io sono nel business da quando ero ragazzino, è giusto dare spazio ad altri. Con Eric siamo ai ferri corti, lui pensa sia tornato in TNA per prendermi meriti non miei. Per fortuna ho recuperato il mio titolo.. (ride)… se verrà difeso ad Amped? No, assolutamente. Si può dire sia la mia "memorial belt", e sono felice di essere ancora il Re.

A proposito di memorial belt.. 15 anni fa lo screwjob ai danni di Hogan in WCW. Tu fosti uno dei protagonisti. Cosa ricordi e pensi di quel fatto?

Guarda… fu un momento confuso, difficile per me e per tutti. Io ero un dipendente ed eseguii gli ordini. Fu un momento di svolta, lo devo ammettere. Poi che tutto non sia andato per il verso giusto non dipende da quella occasione. Però fu un momento che liberò la federazione da molte difficoltà interne e mise un po' di ordine. Con Hogan ci siamo chiariti poi e tutto è tornato alla normalità. Come sono i miei rapporti con Hogan? Non lo sento da un bel po'…  (quando gli chiedo un giudizio sulla gestione della TNA da parte dell'Hulkster, Jeff chiede un'altra domanda, nda). Vince Russo? No, non ci sarà nella GFW. In questo momento non abbiamo mai avuto alcun discorso con lui. 

Cosa pensi del momento attuale della TNA? Può esser vero che vorresti comprarla per operare un rebrand col nome della Global Force?

Penso che sia in difficoltà ma che possa uscirne brillantemente. Ha bisogno di mettere a posto alcune cose e riprendere spinta e coraggio. Con la nostra collaborazione cercheremo di darci una mano a vicenda. No, non ho intenzione di comprarla né di fare alcun rebrand…

Che cosa sarà Amped? Dove verrà trasmesso?

Sarà uno show di wrestling molto narrato, raccontato con quel che abbiamo fatto finora, con le nostre idee e la nostra voglia di stupire tutti. Avremo wrestlers provenienti da tutto il mondo e questa è una gran cosa. Kevin (Sullivan) sta lavorando benissimo con i video anteprima, con gli atleti e tutto lo staff. Stiamo creando curiosità e questo è un pregio. Per la trasmissione tv ci stiamo lavorando, a breve avrete tutte le risposte che volete. Non abbiamo mai avuto fretta e non ne abbiamo nemmeno ora, perciò tutto arriverà a tempo debito. Ci sarà Chael (Sonnen) che avrà un bel ruolo, è una persona molto brillante e dotata, darà uno spirito decisivo allo show.

Nostre fonti hanno carpito che nella vostra lista ci sono atleti italiani. E' così?

Sì, è così. Ovviamente non ricordo i loro nomi, ricordo giusto 30/40 di quella lista, quelli con cui siamo maggiormente in contatto per il debutto. Ma sì, ci sono. Se n'é occupato Douglas (Williams), per l'Europa è lui che guarda, segnala, dà recensioni. Non so se li chiameremo, ma sicuramente continueremo a monitorarli. Per il 2016 abbiamo intenzione di girare un po' il mondo e potrebbero tornare utili quando passeremo dalle vostre parti.

Grazie per la disponibilità.

Grazie a voi ed un saluto all'Italia, e ai fans italiani!

 

@RiproduzioneRiservata

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.