Primo giorno di primavera. Cosa può andare storto? Di fatto tutto. Il vostro King Hunter7 ne combina di tutti i colori per arrivare (fuori orario) al luogo dell'intervista: atti di bullismo verso una povera receptionist dell'Hilton Hotel di Milano – con cui mi scuso postuma -, accuse infamanti verso automobilisti elefantiaci che non si sbrigano al semaforo, insulti alla mia "cameragirl" – nonchè mia fidanzata – che non è in grado di fornire mezza indicazione stradale e, tanto per chiudere in bellezza, un parcheggio sulle strisce gialle di piazza della Repubblica a due passi dai Consolati. I militari di guardia avranno altro da fare che multare me per fortuna. E così vengo accolto da Lara, addetta stampa della WWE – e tag team partner dell'amico Henry, l'uomo che teme le mie domande più di uno tsunami del Tamigi, che già l'ha messa in guardia sul mio potenziale di fuoco, #implacabile come una rimonta del Grande Torino al Filadelfia perchè di Zona Wrestling – che mi dà 5', che io considero a mio modo"trattabili", per l'intervista. D'altronde ci sono i ragazzi del "meet and greet" aizzati da Stefano Benzi, il fan genuinamente più appassionato di tutti, e non possono aspettare troppo.

"King Hunter7, molto lieto" (e cerco di stringere la mano più forte che posso memore di una strizzata di Sheamus di cui porto ancora i segni tangibili: fortuna che Rey Rey è una spanna più basso di me e non può farmi del male). E via con le domande…

Rey Mysterio, ieri è stato alla Pinetina a salutare i giocatori dell'Inter. Bell'operazione di marketing targata Erick Thohir per il mercato statunitense e messicano (l'Inter è pure interessata al Chicharito Hernandez, ndr). Come si è trovato e cosa pensa del calcio?

"Tutta la mia famiglia ama il calcio. Mio figlio Dominick gioca a calcio fin da quando era piccolo e ora anche mia figlia ha iniziato ad allenarsi. Ho un cugino che gioca a San Diego State e che sta insegnando loro i trucchi del mestiere, le finte, i movimenti giusti per essere pericolosi. Il calcio europeo poi è incredibile: velocità, tecnica. Vedere ieri i giocatori dell'Inter è stato un onore: Javier Zanetti è una persona meravigliosa, posso solo parlarne bene. Mi ha regalato una maglia personalizzata: Rey Mysterio, 619".

 

Royal Rumble 2006, a mio modesto parere il momento più alto della sua carriera (entrato con il numero 2, vinta la Rumble con tanto di record di permanenza sul ring, ndr), è stata quella del 2014 invece il punto più basso?

"Non penso sia stato il momento peggiore della mia carriera, ma è stata sicuramente una serata dura. Non solo per me ma anche per tanti altri. Penso sia stata una di quelle notte in cui il pubblico ha voluto prendere in mano lo show, il controllo dello spettacolo e diventare protagonista. Non ci si può fare niente, bisogna solo godersi l'atmosfera anche se ti è avversa e fare il meglio possibile per fare divertire i fans".

 

Ecco, a proposito. Cosa pensa di questa "anarchia" che sta contagiando i fan del wrestling. Fischiano chi vogliono, tifano per chi vogliono, intonano cori a casaccio?

"Non ci si può fare nulla. Il nostro brand è fatto per i nostri tifosi, è formato dal WWE Universe e immagino che in casi come questi si possa solo intrattenerli nel modo in cui vogliono loro. E penso che in questi anni ci siamo riusciti. Abbiamo dato loro la possibilità di votare i match che vogliono con le app a Raw, ogni tanto però vanno su di giri e si sentono quasi in dovere di criticare il prodotto che proponiamo. Ma l'importante è che trascorrano una piacevole serata, in fondo pagano loro il biglietto. E se poi vogliono fischiare Rey Mysterio o Batista facciano pure, va bene così. E' un loro diritto".

 

Come pensa che finirà la storia di CM Punk? Tornerà mai su un ring della WWE o dobbiamo considerarlo perso per sempre.

"E' difficile dirlo ora. Io conosco CM Punk da diverso tempo e penso di aver capito il modo in cui ragiona. E' una persona molto determinata, testarda e se si mette in testa di non tornare non penso che tornerà. Non è un uomo che cambia idea molto spesso".

 

Meno di un mese a WrestleMania XXX, come valuta la card e cosa pensa che farà nel Granddaddy of them All?

"La card ha molti punti forti. Personalmente mi aspetto molto da Undertaker contro Brock Lesnar: sarà lo show stealer dell'evento. C'è tutto affinchè sia un capolavoro: c'è la classe di due leggende, c'è la loro forza, la loro stazza, il loro peso e si sanno muovere entrambi molto bene sul ring. Loro amano dare il meglio e risultare i migliori. Per quanto mi riguarda andrò a combattere nella Andrè the Giant Battle Royal. Alla fine ho davanti altre WrestleMania per essere protagonista".

 

Quindi non si ritirerà a breve? Avremo altri anni per gustarci (chi più, chi meno) Rey Mysterio?

"Assolutamente. Gli infortuni non mi fermano e ci sarà Rey Mysterio per tutti per ancora qualche tempo".

 

Cosa pensa del fallimento di Mistico?

"Impossibile dirlo. Ha combattuto al mio fianco tante volte e per come la vedo io era una persona volenterosa di imparare, volenterosa di essere parte integrante della WWE e di avere successo, essere protagonista qui. Ma non sempre le cose vanno come devono andare. Perchè in alcuni momenti invece sembrava un'altra persona. Non so cosa gli passasse per la testa in quei frangenti in cui non era davvero lui quando c'erano le telecamere e lo si vedeva in tv. La sua opportunità l'ha avuta ma non l'ha saputa cogliere al balzo. Forse avrà un'altra chance, forse no. Così è la vita".

 

Hall of Fame. Lei sarà certamente indotto al momento del ritiro. Questa "class of 2014" mi è molto cara per la presenza di tanti wrestler che mi hanno fatto letteralmente impazzire negli anni (Lita donna della mia vita; Ultimate Warrior, Jake The Snake, il grande Paul Bearer e Carlos Colon). Chi pensa che invece manchi ancora in questa Arca? Chi meriterebbe la Hall of Fame? Io sostengo che nonostante tutto Owen Hart e Chris Benoit meritino questo riconoscimento.

"Sono nomi importanti, forti e tutti noi sappiamo perchè non sono nell'Arca. Ma ci sono davvero tante superstar nel corso della storia che lo meriterebbero. Tanti che hanno lottato, quelli della generazione in cui io ero solo un fan, non sono ancora stati premiati. Un nome su tutti: Tito Santana. Il suo "ariba" mi faceva letteralmente impazzire. Penso che tutta la comunità messicana, latina la pensi come me. E' stato un modello per il nostro movimento".

 

Il tempo a nostra disposizione è quasi terminato (Lara ha già staccato tutto, ma io mi insinuo mentre sto facendo la foto ricordo con Rey – belin, di wrestler ne ho intervistati un po', ma nessuno così celebre -). Domanda secca: suo match preferito? Un mio amico mi suggerisce a Starrcade 1998 con Juventud Guerrera e Billy Kidman…
Bello sicuramente. Ma nel mio cuore ne rimane sempre e solo uno. Halloween Havoc 1997, contro Eddie.

 

Inutile dire il cognome…