Avete fatto la tradizionale indigestione di mandarini e awards durante le feste natalizie? Avete iniziato il nuovo anno di Wrestling con la J maiuscola con le 6 ore di NJPW di Wrestle Kingdom? E ora sapete bene che arriva la ZW Hall of Fame!

 

Chi meglio di un “Hall of Famer” di questa redazione come Eddie Mantegna per svelarvi i nomi che comporranno la sesta classe dell’arca della gloria di Zona Wrestling? Anno dopo anno questo appuntamento mi è entrato nel cuore ed avendolo voluto fortemente quando quotidianamente scrivevo su questo sito ora l’ho mantenuto come unico appuntamento in cui torno a sedermi dietro la tastiera per tutti voi. Negli anni il sito continua a crescere, voi siete sempre più numerosi e quindi questa edizione della Hall of Fame sarà la PIÙ NUMEROSA DELLA STORIA con l’introduzione di ben 5 figure storiche per il wrestling secondo i nostri occhi: un wrestler, un manager, una stagle, una donna e una personalità del panorama italiano. Finite le ciance ecco la classe 2017 della ZW Hall of Fame:

 

The Undertaker

Come faccio a definire questo wrestler in poche righe? È un compito quanto ingrato quanto impossibile! Il capitolo dedicato a The Undertaker nel grande libro della storia del wrestling è a parte perchè semplicemente è un tomo alto quanto un dizionario. Taker è il becchino che da decenni in tutto il mondo riconoscono e identificano come una delle gimmick più importanti ed iconiche del movimento. Perchè questa gimmick è così forte? Perchè l’uomo che sta dietro al personaggio in modo molto old school ha donato tutto se stesso ad esso rispettando il personaggio sopratutto nel privato non partecipando quasi ami a meet and greet oppure alle cerimonie della hall of fame, non avendo social e rimanendo il più possibile fuori dai riflettori che mostravano l’uomo e non il wrestler. Taker è una colonna della WWF\WWE e grazie alla sua professionalità ha guidato per almeno due decenni lo spogliatoio della compagnia. Fu lui a costringere Vince McMahon a presentarsi di fronte a Bret Hart dopo lo Screwjob di Montreal e obbligarlo alle scuse per quanto appena avvenuto. Chi altro nella storia avrebbe potuto fare una cosa simile? Nel quadrato Taker è stato protagonista di match storici e faide ancor più leggendarie. Testimone della sua longevità il fatto che Pro Wrestling Illustrated gli abbia conferito il premio come faida dell’anno 2 volte con una forbice tra il primo e secondo riconoscimento di 24 anni (’91 vs Ultimate Warrior e ’15 vs Brock Lesnar) oppure 4 volte il premio di match dell’anno in un arco di tempo di 14 anni (’98 vs Mankind, ’09/’10 vs Shawn Michaels, ’12 vs Triple H). Il suo palmares poteva essere molto più importante ma comunque annovera 7 titoli mondiali, 7 titoli di coppia (3 con Kane, 1 con Steve Austin, 2 con Big Show e 1 con The Rock) e un titolo Hardcore. Potrei continuare a parlare di Taker per altri 10 editoriali ma voglio fermarmi qui nella speranza che il match della scorsa Wrestlemania non sia l’ultimo capitolo di questo immenso campione.

 

Jimmy Hart

“The Mouth of The South” Jimmy Hart è uno di quei manager dell’olimpo della disciplina. Essenzialmente sopra le righe grazie alle sue giacche sgargianti e al duo immancabile megafono stretto in mano. Non tutti sanno che questo oggetto gli è stato donato e “imposto” da Vince McMahon in persona che come spesso accade ci aveva visto bene. Jimmy Hart prima di entrare nel mondo del wrestling era un discreto musicista e questo gli ha permesso di comporre alcune iconiche theme song, la più famosa è sicuramente Sexy Boy per Shawn Michaels ma anche per esempio Common Man Boogie per Dusty Rhodes. Jimmy Hart ha fornito i suoi servigi a un numero impressionante di wretler e tag team durante i suoi anni in WWF\E, WCW, AWA e TNA. Grandissima persona anche al di fuori dell’ambiente è probabilmente una delle pochissime persone che nonostante fosse contratto con la TNA era invitato e presenziava al weedend di Wrestlemania grazie alla gua grande disponibilità con i fan. Nel corso della sua carriera ha stretto una grandissima amicizia con uno dei suoi più grandi assistiti, un certo Hulk Hogan che negli anni lo chiamerà in giro per il mondo nelle sue esperienze sul ring o al di fuori del businnes.

 

NWO

Abbiamo appena parlato di Jimmy Hart e di un certo Hulk Hogan… Beh, ora si parla de LA STABLE per eccellenza, quella che Bishopp ci ricorda ogni 10 minuti come abbia cambiato, per non dire sconvolto il businnes nell’allora WCW. Il New World Order nasce in uno degli angle più grandi della storia del wrestling ovvero il turn heel del wrestler più amato della storia fino a quel momento, ovvero Hulk Hogan che va ad aggiungersi a Kevin Nash e Scott Hall appena arrivati in WCW dalla WWF. Il trio aveva il “semplice” obiettivo di prendere controllo della federazione. Grazie a questa “gand di teppisti” il prodotto subì un cambiamento e andò verso un pubblico più adulto, capitalizzando il clamore suscitato dagli approdi degli ex WWF e dell’inaspettato turn di Hogan. Il NWO ben presto divento il padrone di Nitro e della WCW allargando a dismisura le sue fila. Questa stable\storyline furono uno dei principali motivi che portarono la WCW a guadagnare ascolti sino a battere la WWF per lungo tempo. La stable conquistò ben 8 titoli assoluti, 10 di coppia, 8 titoli US, 3 televisivi e 1 cruiser, stiamo parlando di una vera e propria dittatura che ha caratterizzato gli anni tra il 1996 e il 2000. La stable fu proposta anche in WWF\E, in NJPW e in TNA, in vari anni e in modi più o meno ufficiali.

 

Mae Young

Dopo l’introduzione lo scorso anno nella nostra Hall of Fame di Fabulous Moolah come non potevamo inserire dopo 365 giorni Mae Young? Le due sono le vere pioniere del wrestling femminile nonchè grandissime amiche. La Young si innamora della disciplina come in una favola da ragazzina quando una volta visto uno spettacolo di wrestling sfida il campione. Il promoter vieta alla ragazzina di salire sul ring con l’uomo ma le lascia combattere contro un’altra donna, da predestinata vince la sfida improvvisata picchiando l’avversaria e ricevendo l’offerta del promoter di aggiungersi a loro. Due anni più tardi lascerà casa e si trasferirà a Charlotte dove inizierà ad allenarsi e lottare con Moolah. Fu una pioniera della disciplina e in generale della promozione dello sport al femminile. Fu una delle prime lottatrici ad esibirsi in Canada e Giappone. Il suo palmares è abbastanza misero e comprende solo 3 titoli NWA della Florida, degli Stati Uniti e Tag Team ma detiene un record molto particolare ovvero aver lottato in ben 9 decadi diverse, come lei mai nessuno(anche se sulla data del suo primo match del 1939 vi siano forti dubbi e che l’ultimo del 2010 sia effettivamente un angle proprio in funzione di questo record). La sua importanza nel business è testimoniata anche dal fatto che quest’anno la WWE abbia deciso di dedicare a suo nome il torneo femminile tenutosi con le migliori lottatrici provenienti da tutto il mondo.

 

Tony Fusaro

Per i più giovani di voi il nome di Tony Fusaro sarà perfettamente sconosciuto ma per i fan più di vecchia data è molto importante. Fusaro è infatti, al pari del già introdotto Dan Peterson, la voce dei primi show di wrestling trasmessi sulle TV italiane, anzi è LA PRIMA VOCE ITALIANA DEL WRESTLING! Fusaro a differenza di Peterson commentava il wrestling giapponese nella trasmissione “Catch the Catch” per varie reti tv locali. Si parla di wrestling anni ’80 con Antonio Inoki, Andre The Giant, Hulk Hogan e Tiger Mask. Il grande pregio di Fusaro fu quello di inventarsi nel ruolo e commentare queste VHS che gli arrivavano direttamente dall’altra parte del mondo e naturalmente senza alcun commento o spiegazione di sorta. Fusaro dovette quindi inventarsi il nome di tutte le mosse e creare da zero tutto il mondo di contorno\commento al wrestling. Fusaro si annunciava presente a bordo ring a Tokyo e nonostante la scarsità dei mezzi a disposizione ha cercato sempre di dare un tono serio al programma e questo ha permesso a molti giovani appassionarsi a questo nuovo sport-spettacolo.

 

Con questo ultimo nome si va chiudere la ZW Hall of Fame 2017, l’appuntamento con me e con la nostra arca della gloria è fissato per l’anno prossimo. Spero che i nomi qui introdotti possono far piacere a tutti voi e spero che accendano in voi molti ricordi e ammirazione. Have a nice year! 🙂

Passato alla storia come "Il blogger che ha fatto scappare la WWE!", Eddie Mantegna nella vita reale si chiama Ricci Luca, classe 85, lavora nella ditta di famiglia producendo calze da calcio e commerciando intimo nel bresciano. Appassionato dal wrestling dalla magica scalata al titolo di Eddie Guerrero su Italia 1 scrive su Zona Wrestling come blogger dal maggio 2009. Genio e sregolatezza si alterna tra: blog, editoriali, preview dei PPV, news, fanpage di Facebook e per anni ha risposto alle vostre domande nel "Chiedilo a Zona Wrestling" di cui è l'ideatore. Fondatore del Kollettivo Pan di Stelle. Offritegli un'ottima birra e sarà vostro amico.