È il 22 maggio del 2013; il nuovo NXT, che ha sostituito sia la FCW che il reality show sui nuovi prospetti, sta per compiere un anno di vita, sono stati incoronati il primo campione maschile e i primi campioni di coppia, mentre il titolo femminile verrà assegnato per la prima volta da lì a un mese. Si respira un’aria particolare nello show giallo-nero, aria di cambiamenti, aria di rivoluzioni e di importanti novità. Dalle federazioni indipendenti stanno arrivando grandi nomi, infatti ci sono già l’ex Tyler Black, Seth Rollins, l’attuale campione, e l’ex PAC, chiamato Adrian Neville. Ma dalle indy adesso è arrivato anche un wrestler mascherato popolarissimo, El Generico, peccato che la notizia del suo smascheramento abbia fatto storcere il naso ai più. El Generico diventa Sami Zayn e quel 22 maggio fa il suo esordio ad NXT sconfiggendo Curt Hawkins

Più avanti, nel corso della puntata, sul ring si presenta il campione degli Stati Uniti, Antonio Cesaro, anch’egli con un importante passato nelle federazioni indipendenti. Cesaro si vanta al microfono della sua conoscenza di ben cinque lingue, quand’ecco che dal backstage lo raggiunge proprio Sami Zayn, che lo spiazza parlandogli in una lingua che non conosce (Zayn infatti, vero nome Rami Sebei, ha origini siriane). Viene sancito un match ed incredibilmente è Zayn ha sorprendere Cesaro con un pin che gli vale la vittoria sul campione. Cesaro è incredulo e un po’ lo siamo anche tutti noi che guardiamo la puntata. Forse il cambio di gimmick può funzionare, forse non sarà più El Generico, ma questo Zayn potrebbe fare grandi cose in WWE.

Zayn vorrebbe subito puntare al titolo di NXT, che adesso è in mano a Bo Dallas, ma fallisce l’obiettivo di diventare n°1 contender in un Triple Threat che lo vedeva scontrarsi con Leo Kruger, poi risultavo vincitore, e nuovamente Antonio Cesaro. Lo svizzero decide di lavare l’onta della sconfitta sfidando Zayn ad un 2 out of three falls match. Il primo punto lo mette a segno Cesaro dopo una sottomissione, Zayn prova a tornare in parità con un Helluva kick e con la sua DDT attraverso l’angolo del ring, ma alla fine sarà Cesaro a vincere il match dopo una Neutralizer.

Da quel inizia una parabola discendente per Sami Zayn, dato che prima non riesce a sconfiggere Bo Dallas quando finalmente ottiene una chance titolata, poi perde lo status di n°1 contender in favore di Adrian Neville.

È l’inizio del 2014 ed ecco che per Sami Zayn si apre un percorso di redenzione, che lo porterà a sconfiggere tutti gli avversari che lo hanno battuto in precedenza. Dapprima sconfigge Leo Kruger, che mesi prima gli aveva soffiato l’opportunità di affrontare il campione di NXT, poi è il turno di Antonio Cesaro.

È il 27 febbraio del 2014, giorno in cui NXT manda in onda il suo primo Special Event, il suo primo PPV, il suo primo Main Show, chiamatelo come volete. Il nome scelto è significativo: ArRival. Nella card vedremo Paige ed Emma affrontarsi per il titolo femminile, vedremo nel main event un Ladder match dal quale Adrian Neville uscirà vincitore sconfiggendo il campione Bo Dallas, vedremo gli Ascension mantenere i titoli di coppia contro i Too Cool. Ma tutto, tutto il percorso dei PPV di NXT, è cominciato con un opener specifico: un match tra Cesaro e Sami Zayn. Si tratta della “bella”, il punteggio è sull’uno a uno, e Sami è determinato a dimostrare di essere meglio dello svizzero, vuole dimostrare a tutti che quella vittoria di rapina il suo primo giorno ad NXT non è stata solo un colpo di fortuna. Il match dura ventidue minuti, più di tutti gli altri match in card, più del main event addirittura, e alla fine non sarà Zayn a trionfare, ma Cesaro. Una sconfitta quindi, che però sa di vittoria, perché Zayn ha fatto una figura ottima, stupenda, che lo ha elevato agli occhi di tutti coloro che ancora avevano qualche dubbio.

Sono passati otto anni da quel giorno, gli Special Event di NXT si sono evoluti, hanno alzato sempre di più la qualità dello show che veniva definito “la migliore ora di wrestling” in circolazione. Si sono chiamati TakeOver, sono stati intervallati da puntate speciali. Poi NXT ha nuovamente cambiato pelle, ha affrontato una pandemia, si è rinnovato e poi ha subito un re-brand che ancora stiamo tutti tenendo d’occhio per capire in che direzione andrà. Sono arrivati il Dusty Rhodes Tag Team Classic, un titolo secondario maschile e poi le cinture di coppia femminili, c’è stata l’esplosione delle grandi star delle federazioni indipendenti che hanno fatto sognare tutti noi fan della disciplina. Una rivoluzione che potremmo far partire da quel 27 febbraio e da quel primo match di ArRival, disputato ormai otto anni fa (e qualche giorno, per essere precisi).

Antonio Cesaro ha cambiato nome, è stato un Paul Heyman Guy, è stato un Real American, è stato il primo vincitore della André The Giant Memorial Battle Royal, in quella WrestleMania 30 che, come NXT ArRival, portava con sé aria di cambiamento. È stato un pluricampione di coppia, è stato la barra che stabiliva lo standard da superare, è stato anche sfidante al titolo mondiale. Oltre che un coffee Aficionado, un membro dei Left Right Left Right, nonché un vero asso di Uno su UpUpDownDown. Il tutto con una professionalità e un amore per la disciplina unici.

Sami Zayn ha finalmente vinto il titolo di NXT, poi l’ha perso contro Kevin Owens, facendo partire una rivalità infinita, che ha alternato momenti di alleanza e di guerra e che prosegue ancora oggi in quel di Raw e SmackDown. Ha avuto qualche infortunio, qualcuno di troppo, ha dovuto cambiare stile, ha cambiato personaggio, si è rinnovato anche lui come meglio ha potuto. Perché nel cuore di Rami Sebei la passione per questo sport è immensa e ben visibile a chiunque.

È il 27 febbraio del 2014, c’è aria di cambiamento, c’è aria di speranza. In televisione Antonio Cesaro e Sami Zayn ti hanno regalato un grande match, che ti ha fatto desiderare di volerne sempre di più.

Sei felice, va tutto bene.