La strada per WrestleMania è sempre esaltante, ma spesso c’è anche una certa delusione per certe scelte.
Mai come quest’anno, è sembrato forte lo scostamento tra quello che sembrava logico agli appassionati e quello che invece la WWE (sembra) averci preparato. Ecco quindi un elenco, non esaustivo, delle cose che la WWE poteva fare meglio (o che poteva non fare).
1) Il ritorno di Batista: Dave Batista è stato uno dei wrestler più dominanti degli anni 2000 e merita al 100% tutti gli onori e avrebbe meritato anche la sua seconda Rumble. Ma non così. Non senza un minimo di costruzione. Mi ricorda un po’ Matteo Renzi: tutti sanno che era destinato a grandi cose, probabilmente a vincere le prossime elezioni, invece dall’oggi al domani si è piazzato già dove doveva arrivare legittimando la sua posizione. Risultato: rischia di rimanere impantanato. Come il sindaco di Firenze, anche Batista sarà chiamato a fare grandi cose per non risultare un impostore.
2) L’addio di CM Punk: in TNA queste cose me le aspetto tranquillamente. Costruisci per un anno una faida o un campione, poi un mese prima di Bound for Glory gli scade il contratto e lo mandi a casa. In WWE queste cose semplicemente non succedono mai. E’ stato quindi abbastanza strano vedere CM Punk che una sera viene eliminato da Kane alla Rumble, con un chiaro feud con Triple H in preparazione, e che il giorno dopo semplicemente prende e se ne va. Anche qui, la WWE dovrebbe davvero fare i giochi di prestigio per rimettere l’auto in carreggiata. Certo un ritorno di Punk, con un ruolo importante, darebbe tutta un’altra luce a questa Road to WrestleMania, ma rimane inconcepibile come una società che fattura centinaia di milioni di dollari, lasci andare via uno dei suoi dipendenti-chiave, alla vigilia del suo evento più importante. Così inconcepibile che quasi non ci credo.
3) La faida Shield vs Wyatt Family: queste due stable sono fantastiche. Entrambe hanno detto tanto e i loro componenti promettono tutti di fare un cammino più o meno glorioso anche dopo queste esperienze di gruppo. Eppure se alcuni redattori e poi anche i lettori, hanno votato l’accenno di sfida tra lo Shield e la Family di qualche mese fa a Raw, come il momento più scioccante dell’anno, forse qualcosa in più se la meritava questa faida, di un match 3 vs 3 per riempire un buco ad Elimination Camber. Il fatto che non abbiano turnato del tutto una delle due fazioni è sicuramente un aspetto positivo, non capita spesso di vedere match heel vs heel in WWE, ma ritengo che se c’erano 2 team che potevano affrontarsi con tutta ragione a WrestleMania erano proprio questi due.
4) A proposito di team, i New Age Outlaws cosa ci fanno con le cinture? Con tutto il rispetto, ma anche no. Parliamo di due onesti cinquantenni, che nella loro carriera hanno combinato relativamente poco ed il cui ruolo appare anche abbastanza marginale al momento. Ma più che i meriti, quello che mi lascia perplesso è che dopo un anno e più, di costruzione della categoria, con nuovi tag team (vedi i Tons of Funk, i Real American, gli Usos, i fratelli Rhodes, lo Shield, la Wyatt Family, i Matadores, ecc) si vada a premiare e a mettere nel palcoscenico più importante dell’anno due “ragazzi” che non hanno per niente a che fare con questo progetto, se non (forse) dietro le quinte, e che con tutta probabilità si faranno da parte tra pochi mesi.
5) Daniel Bryan: dannazione, ma è mai possibile che un dipendente, per quanto vessato e maltrattato dal suo capo, vada da lui e da sua moglie (che è anche lei suo capo e figlia del proprietario) dicendogli che sono degli idioti? Quando vedo certe esagerazioni mi salta tutto l’interesse per una storyline. Non sono davvero soddisfatto di come si comporta Daniel Bryan nei loro confronti da qualche tempo a questa parte, non è semplicemente realistico. Molto più in linea col personaggio è stato invece (esclusivamente da questo punto di vista) Randy Orton, che con le sue “leccatone” si dimostra un grande opportunista ed un discreto attore. Ok il prodotto per bambini, ma anche loro sanno che certe cose alle “autorità” non si devono dire.
6) A proposito di Randy Orton, che senso ha che me lo fanno perdere contro Cesaro pulito. Ok, è una puntata di Smackdown che non conterà più niente tra un mese o due. Ma oggi ce la ricordiamo tutti benissimo. Il campione del mondo non può perdere con uno qualsiasi. Adoro Cesaro, ma non è pronto per nessun traguardo diverso da quelli per i quali ha lottato fino ad oggi. Capisco l’esigenza di dargli credibilità, ma fategli battere Batista, non il campione. E poi perché far fare lo stesso a John Cena a Raw? Dai incertezza ad Elimination Chamber ma rendi il campione un buffone agli occhi di tutti. Ci vuole un certo equilibrio. Con questa gestione, fatta di match persi e di difese vinte rubando, Orton ischia di indebolirsi e di apparire come un campione poco credibile. Poi si dirà che non è stato un buon campione, ma la verità è che nessuno può essere un buon campione con questi presupposti.
E voi? Siete d'accordo con questa lista? Quali altre cose avreste gestito diversamente?