Sono pochi gli atleti che hanno saputo incidere il proprio nella storia della WWE e, ancor meno, tra questi ci sono dei “pesi leggeri”. Difatti, per motivi storici e culturali (o di semplici preferenze personali della dirigenza) sono pochi i cruiserweight che hanno conquistato importanti riconoscimenti e titoli nella federazioni di Stamford. Tra questi non possiamo non annoverare Rey Mysterio Jr.

L’atleta mascherato, dopo essere stato allenato dallo zio (Rey Mysterio Sr.) e aver debuttato giovanissimo nella AAA, diventa, tra il 1996 e il 2001, una delle punte di diamante della categoria pesi leggeri della WCW.

Fallita la World Championship Wrestling, Mysterio, come molti suoi colleghi, debutta in WWE, divenendo, più volte, campione dei pesi leggeri, con delle buone rivalità, in particolare con Chavo Guerrero e suo padre.

Dopo due anni dal suo debutto in quel di Stamford, Mysterio viene affiancato a Eddie Guerrero in una delle faide più controverse e discusse di quel periodo: la vera paternità del figlio di Mysterio, Dominic, e il suo affidamento.

Nel 2006, complice la tragica morte di Eddie, la WWE convoglia le sue attenzioni e (in buona parte) il coinvolgimento emotivo del pubblico causato dalla scomparsa di Guerrero, in Mysterio. Anche a causa di ciò il lottatore mascherato viene sparato nella stratosfera della federazione, vincendo, da prima, la Rumble partendo col numero 2 e, in seguito, il World Heavyweight Championship.

Tale vittoria, gli ha permesso di entrare nella storia come il lottatore più “piccolo” (1.65 m per 73 kg) a vincere un titolo mondiale della WWE, nonché il terzo lottatore mascherato a ottenere un simile prestigioso.

In Italia, intanto, il successo di Mysterio veniva ancor più amplificato e ingigantito, con il buon Ciccio Valenti che non faceva altro che narrare, a suo modo, le gesta del messicano. Era raro, infatti, non vedere in vendita, in qualsivoglia fiera di paese, la maschere (assolutamente “finto vere”) dell’atleta di San Diego, nonché le sue magliette, cappelli e gadget che avranno “salvato il natale” a non pochi negozianti.

Mysterio, tuttavia, non riuscì più a raggiungere questi straordinari successi e l’incredibile popolarità in questo periodo.

Troppe erano state, invero, le coincidenze e la perfetta concatenazione di eventi che aveva permesso al luchador di raggiungere la vetta della federazione.

In questo percorso verso il main event, tuttavia, Rey aveva lasciato indietro qualcosa. Il suo stile era, difatti, cambiato, complice anche un notevole (quanto poco naturale) aumento di peso, che, a stento, gli permetteva di regalare buone prestazioni sul quadrato, oltre la pedissequa e noiosa ripetizione delle solite manovre.

Un po’ come John Cena, Rey divenne tanto simpatico ai bambini quanto inviso dagli adulti, simbolo di un prodotto ormai “per tutti”.

Insomma, tagliando corto, dopo il tentativo di abbinarlo con SinCara, nel 2015 Rey abbandona la WWE, facendo il suo ritorno nel circuito indie e sbarcando nella Triple A.

E’ nello stesso anno che Mysterio, ormai divenuto una leggenda (o venduto per tale) della lucha libre, fa il suo debutto nel Tempio di Lucha Underground.

Nello show di El Rey Network, Rey appare più magro, agile e, sopratutto, in grado di regalare grandi match.

Com’è noto, nella Rumble di quest’anno, Mysterio ha fatto il suo fugace ritorno sui ring della WWE. Nonostante la sua apparizione, Rey non è entrato in pianta stabile nel roster della federazione di Stamford, rimanendo un free agent.

Ora, Mysterio ha, a più riprese, dichiarato che vorrebbe finire la sua carriera in WWE e non c’è dubbio che la sua attuale condizione di forma gli possa permettere uno stint accettabile, ma quanto è probabile un suo ritorno? E ancora, quanto è auspicabile un suo ritorno anche per la categoria cruiserweight?

Sotto al primo profilo, bisogna considerare alcuni fattori importanti, tra cui l’età dell’atleta. Mysterio ha 44 anni e ritengo plausibile che non abbia più voglia, dopo tanti anni di attività, di accodarsi al grande carrozzone made WWE.

Rey, attualmente, può invero scegliere quando, come e dove combattere, ottenendo soddisfazioni anche da un punto di vista economico.

La WWE, insomma, dovrebbe mettere in tavola una proposta da part-timer, per un breve stint (in stile Y2J) o un contratto per grandi eventi e apparizioni in perfetto stile Lesnar.

Bisogna anche tener conto che la federazione dei McMahon potrebbe assicurare un futuro al lottatore di San Diego nello staff della federazione o come suo ambassador, mettendo sul piatto, altresì, la possibilità di mettere sotto contratto Dominic, il figlio di Mysterio che (pare) voglia seguire le orme del padre.

Potrebbe pendere a favore di un suo ritorno la circostanza che la WWE ha scelto Mysterio come bonus preorder del videogioco WWE2K19 di prossima uscita, come già fatto con Angle o con Goldberg.

Sotto al secondo profilo, trovo improbabile e assai illogico che Mysterio, nell’ipotesi di un suo ritorno, venga dirottato a 205 Live.

Per quanto Voi e Io apprezziamo tanto questo show, non dobbiamo perdere di vista il fatto che si tratta pur sempre di uno show minore. Non credo, invero, che la WWE perda l’occasione di capitalizzare un ritorno come quello di Rey, relegandolo a 205 Live.

D’altra parte, finito uno stint da lottatore potrebbe essere utilizzato come manager di qualche promettente peso leggero o, ancora, come GM dello show viola, per ampliare l’attenzione verso lo show e massimizzare il suo ritorno.

In conclusione, desidero vedere Mysterio in WWE?

Sì.

Rey, nonostante le critiche che hanno segnato la sua carriera in WWE, è comunque una parte della storia del wrestling e della federazione. Trovo giusto e auspicabile che finisca la sua carriera in WWE, stando lontano dai titoli più importanti (per non oscurare i più giovani) ma regalando qualche faida di rilievo, per poi, magari, dare una mano anche a 205 Live.

_Claudio_

Nel sito dal 2014, editorialista occasionale, blogger di 205 Live, nonché una delle voci del ZWRadio Show. Orgogliosamente sardo, venne folgorato da un Velocity su Italia 1 in giovane età; da allora non ha più smesso di seguire il Wrestling.