A differenza di tutte le domeniche dell’anno ieri non avete trovato il “Chiedilo a Zona Wrestling” che si è preso una meritata pausa di fine anno. Voi potete comunque continuare a mandare le vostre domande alla rubrica alle quali il nostro Giovy risponderà preciso come ogni volta.
In questa occasione sarò io a rispondere a 7 quesiti che alcuni ragazzi mi han sottoposto privatamente su Facebook. Ho deciso così di saltare il consueto blog per darvi le mie opinioni e discutere con voi e per voi di quel che succede nel wrestling. Avrete opinioni personali, non verità assolute. Potete smontare e rimontare quel che volete di quel che leggerete, magari qualche fesseria la dirò anche stavolta. A voi il blog odierno.
1) Quest’anno Seth Rollins si è imposto a sorpresa all’attenzione di tutti. Chi saranno gli uomini forti il prossimo anno? E tu per chi punteresti?
L’unico uomo all’orizzonte è Roman Reigns. Punto. Per la prima volta non siamo davanti a prospettive precise che superino la Royal Rumble e questo è un bene. Le variabili sono infinite e il rientro degli infortunati sarà una manna dal cielo imponente. E allora lì si vedrà tutto: se Ambrose turnerà o meno, con che ruolo verranno proposti Cena e Orton, cosa farà Cesaro, se tornerà Bryan, contro chi lotterà Undertaker. Questi sono solo alcuni dei presupposti. Credo che per il titolo maggiore tutti attenderanno il ritorno di Rollins e la sfida con Reigns. Sarà il leit motive del 2016. Fossi io, inizierei a lavorare su un turn heel serio di Ziggler e di Cena, e l’esplosione della Wyatt Family. Per creare dei buoni presupposti per un buono show di quel livello, è importante che i cattivi siano veramente cattivi e che i buoni abbiano il pubblico dalla propria parte.
2) Che ne pensi della Diva Revolution? Non pensi abbiano sbagliato semplicemente le divas campioni per trascinare l’idea?
No, non lo penso. Le Bellas erano essenziali per coprire il passaggio di testimone, Charlotte l’unica adatta a prenderne il posto. Il 2016 però dovrà essere l’anno di Sasha e Becky: le adoro entrambe ma delle due solo la prima è quella adatta a ricoprire un ruolo da leader. La rivoluzione non vi è stata ma diversi semi sono stati lanciati, il prossimo anno occorre raccogliere. È un peccato per NXT che ha trovato una coperta molto corta, un bene per il main roster perché permette una valida selezione di chi va messa ai margini e di chi va innalzata. Charlotte, e non solo per parentela, è il volto degno per il futuro della cintura, Sasha rappresenta il passaggio di mezzo però deve esser sostenuta da una scrittura adatta. Sono invece deluso da Paige. O più che altro da come è stata gestita,: il ruolo di anti-diva è sparito e alla lunga ha preso ad annoiarmi. Terrà il suo ruolo ma la vedo lontana dalle posizioni che contano.
3) Cosa pensi dell‘annata di NXT? C’è chi la trova soddisfacente e chi no. Tu come ti poni?
Io l’ho trovata sufficiente al limite dell’insipido. Un anno di transizione dovuto anche alle troppe promozioni in atto che ne hanno ridotto la coperta: mancando la profondità, è spesso mancata anche la qualità vista gli scorsi anni. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, gli show sono buoni ma non dicono nulla e chi doveva spiccare il volo, non ha ancora disteso le ali. Finn Balor è ancora in mezzo al guado, Samoa Joe non è cambiato di una virgola rispetto alla TNA e nulla ha aggiunto allo show; nella categoria dei team c’è stato un risveglio recente grazie all’aggiunta di un po’ di wrestler ma come campioni abbiamo ancora una volta degli anonimi; tra le donne Bayley è costretta da sola a trainare cintura e feud con la prode Asuka che ha preso ad annoiarmi dal suo secondo match. Tecnicamente poi pare che stiano chiedendo miracoli alla Del Rey dato che nessuna delle divas presenti sa tenere elevata l’asticella di un match. Le promozioni si sono rese necessarie viste le tante defezioni del main roster, ma così un intero show ha iniziato a faticare il triplo per tenere la propria nomea. Un esempio classico l’ultimo Takeover: evento discreto e dimenticabile. Nulla a che vedere col passato. Saranno importanti due cose per l’anno in arrivo: il debutto di Busick e Swann, soprattutto del primo che può – da heel – scacciare via il compitino di Balor; e il prestito di alcuni fuori rosa come capitato con Zack Ryder di recente, da Stardust a Sandow e i Matadores ci sono un po’ di ragazzi che farebbero al caso per una crescita costante della next generation.
4) Qualche mese fa hai scritto che andare a vedere uno show WWE equivale a buttare soldi. Sei aancora della stessa idea? Non credi che valga la pena vedere comunque del wrestling in Italia?
Ho sempre detto che il costo del biglietto debba essere giustificato da un roster all’altezza. E che un house show di midcarder non valga 92 euro di prezzo. Le risposte in merito sono sempre state le stesse: la WWE ti porta l’emozione di vedere “gli eroi che vedi in tv”. Ci può stare come giustificazione, meno che ci si lamenti di show internazionali in Italia a 30 euro e poi si vada a vedere per due volte la WWE pagando 200 euro per due house show. Non sono soldi buttati perché val sempre bene vedere del wrestling, io però non li spenderei. Li avrei spesi per vedere la Super 8 Cup dell’ASCA che, casualmente anche da persone che sono andate anche all’house show WWE, è stato ritenuto un evento superiore alla WWE stessa. E l’ha fornito una promotion italiana. Ora questo per dire che se uno è fan del wrestling vede tutto e magari apre gli orizzonti, se uno è fan della WWE giustamente vede solo ed esclusivamente la WWE. È il gioco delle parti di un paese culturalmente arretrato rispetto ai fratelli europei. Siamo una colonia e tale rimaniamo con fedeltà assoluta. Comunque se volete recuperare la Super 8, oggi è uscito il digital download dello show al prezzo modesto di 10 euro. Magari la visione vi convincerà ad esser presenti all’evento “This Means War” del prossimo 25 giugno con la presenza di Will Ospreay, dei migliori italiani e di alcune sorprese internazionali.
5) Quali sono i wrestler indy che vedresti bene in una major?
Ci vedrei bene solo pochi ma dosati atleti. L’addio di Bennett e Maria casca a fagiolo: dovunque vadano, faranno fortuna. E non è solo dovuto al fascino della Kanellis ma anche alla crescita di Bennett, ormai pronto anche per un poderoso stint da singolo. Ha il fisico, le qualità e la mic skill giusta per ogni occasione. Dovesse passare in TNA ne sarei felice, lo vedrei bene in feud con Ethan Carter, ci sarebbe molto da spellarsi le mani. Altri due prospetti enormi sono Tracy Williams e Donovan Djiak: ritengo il primo superiore a Timothy Tatcher, è uscito recentemente alla ribalta dopo aver interpretato per parecchio tempoil personaggio di Silver Ant in Chikara e sta convincendo tutti del suo avvenire; il secondo è un Seth Rollins wannabe, nel senso che arriverà alla cintura assoluta della ROH e poi passerà in WWE per esplodere definitivamente. Un ragazzo da tenere d’occhio è Lio Rush, giunto al momento giusto per non far rimpiangere la dipartita di Swann,ma ha ancora parecchio da costruire davanti a sé.
6) Quando avverrà il passaggio di testimone da Vince McMahon a Triple H? Vince ultimamente sta facendo un sacco di errori, il suo tempo è passato..
Penso che ciò non avverrà o non avverrà così presto. Leggendo la biografia di Hogan ho notato come i due si somiglino parecchio: entrambi sono convinti di essere insostituibili e di non avere rivali. Vince avrebbe potuto cedere il passo dieci anni fa ma non l’ha fatto: non ritiene che né Stephanie né Paul abbiano il polso per tramutare in platino il suo oro. Le difficoltà di questo 2015 sono sotto gli occhi di tutti, così come la chiacchierata informale col figlio Shane. Probabile che il primogenito possa essere la chiave per costringere il genero a desistere da qualche idea di potere. Paul, a differenza di quel che tutti potrebbero pensare, accetterebbe senza batter ciglio. Finché non ci sarà la resa dei conti. Per ora dunque no, assisteremo alla collaborazione compromesso che permetta ad entrambi quel di cui hanno bisogno.
7) Chi sarà la seconda federazione d’America nel 2016? Chi ritieni possa avere questo ruolo?
La Ring of Honor, seppur in modo incostante, è stata la seconda federazione nel 2015. Lo dicono i numeri e i fatti: la TNA ha solo avuto un programma televisivo e nulla più. La ROH ha tenuto bene negli house show e in quelli televisivi, ha cambiato quel che serve e convinto tutti che la collaborazione con la NJPW le faccia bene. La TNA ha confermato di essere in apnea, “salvata” solo dallo straordinario Ethan Carter ma senza la benché minima programmazione di lungo periodo che ci si aspetterebbe. Il 2016 sarà un salasso per loro ma per la prima ora si sente aria di fiducia. È difficile dire chi prevarrà. Di certo, senza i giusti requisiti, non ci sarà nel mezzo la GFW di Jarrett, ancora ferma ad un punto morto dopo le fanfare della scorsa estate, anche nell’intervista a me gentilmente concessa.
Questo è quanto. Ci rivediamo/leggiamo col nuovo anno. Già da ora auguri di buon 2016 di grande wrestling sugli schermi e dal vivo.