Non mi sono mai piaciuti gli Usos, li ho sempre trovati non all’altezza dei successi ottenuti in WWE. Sono chiaramente ottimi performer ma nonostante ciò, nonostante i riconoscimenti ottenuti, non entrano neanche per sbaglio in una ipotetica top 50 dei miei tag team preferiti. Chi se frega, direte. Avete ragione in effetti, ma mi permetto di partire da questo mio pensiero, che mi pare di capire accomuna tanti, per elogiare questo eccellente turn heel che li ha visti protagonisti a Smackdown. Quando invochiamo dei benefìci turn, siano face o heel, intendiamo cose del genere. Un turn non solo che serve a rivitalizzare una carriera ultimamente un po’ troppo anonima, ma che può dare luce su dei performer che, ingabbiati in face un po’ troppo stereotipati, facevano fatica a farsi apprezzare da un pubblico uniforme. Me compreso. Rimango ottimista, nonostante la stupida sconfitta di No Mercy. Quando si lavora bene e si portano i performer a trovare la motivazione e l’equilibrio necessario per esprimersi al meglio, il resto viene portato in secondo piano, sconfitte comprese. E se una gimmick aiuta in questo, va anche meglio. Si tratta di una caratterizzazione, che per quanto scontata, mai è stata ben valorizzata in WWE nella storia e che al momento è unica in tutto il main roster; può funzionare quindi. Non voglio esaltarli più del necessario, in fin dei conti serviva un tag team heel nel roster di Smackdown per interagire con i campioni attuali e soprattutto per sistemare le faide e i match televisivi almeno fino a Wrestlemania. E in questa chiave di lettura, riguardando la sconfitta contro gli attuali campioni di coppia, è facile pronosticare un ritorno di fiamma vincente verso i titoli di coppia. Siamo, in fin dei conti, nella stessa compagnia che fa vincere Bray Wyatt contro Randy Orton; lo stesso che meno di un mese prima è stato sconfitto dal semi ritirato Kane. Il che significa che è la stessa WWE che ci suggerisce che le sconfitte non solo sono relative, ma, che rimpinzandoci di ore di contenuti settimanali, la memoria storica del fan, soprattutto casuale è sottovalutata. Quindi una bella run verso il titolo da qui anche a breve non è poi così assurda come ipotesi. In fin dei conti la faida con gli American Alpha che sembra quella più prossima, può portare a tutti solo che benefici. Per gli AA la prima vera e significativa faida da quando sono a Smackdown e per gli Usos un ulteriore trampolino di lancio per tornare in zona titoli, questa volta con maggiore credibilità. Se gli American Alpha hanno ancora qualche mese per stabilizzarsi, fare esperienza anche con il media televisivo, che non facile per tutti da saper gestire, gli Usos sono all’apice della carriera, hanno anni e cinture nel main roster che li rendono tra i nomi più popolari tra i tag team della WWE; che potrebbe valorizzare per accattivare quella fascia adulta che magari fino ad adesso li ha un po’ scansati. Poi stare a immaginari in una stable heel importante con Roman Reigns sarebbe chiedere troppo al 2017, quindi neanche sto a ipotizzarlo oggi. Come dicevo all’inizio, gli Usos non sono mai stati nelle mie corde, ma devo essere onesto e da qualche tempo li vedo con una luce diversa e sto alla finestra speranzoso di vederli vincenti ed aver successo con questa gimmick, aiutando a cambiare l’aria dopo anni di colorati New Day.