Il Superstar Shake-Up ha, effettivamente, dato un bello scossone all’intero roster WWE. Quale brand si è rinforzato rispetto all’altro? Quali sono i wrestler che trarranno maggior beneficio da questo reimpasto? Più innocente di Berlusconi che ingrassa un potenziale abbacchio, ecco a voi l’editoriale odierno!
Le puntate di RAW e Smackdown, per due settimane di fila, sono state estremamente eccitanti, divertenti e sorprendenti. La scorsa settimana abbiamo avuto il “classico” post Wrestlemania, per il primo anno dopo la separazione dei brand: sorprese sia a RAW che a Smackdown, debutti e call up estremamente interessanti, Nakamura su tutti ovviamente. Questa settimana, invece, i brand hanno subito un forte mutamento, con personaggi di spessore variabile che hanno navigato dalla sponda blu a quella rossa e viceversa: ho un’idea chiara su quale brand sia uscito rafforzato da questo cambiamento, ma affronteremo la cosa assieme tra qualche riga. Partiamo dai “pedoni” passati da SD a RAW.
Su Apollo Crews, Kurt Hawkins, Kalisto ed Heath & Rhyno c’è effettivamente poco da dire. Il primo, che ad NXT non aveva un personaggio ed a Smackdown non ha sviluppato minimamente il suo status, sarebbe dovuto rimanere nel territorio di sviluppo almeno per un altro annetto. Kalisto rappresenta un’aggiunta a 205 live ed ai CW in generale, dunque poco mette e poco toglie. L’unica speranza di Hawkins è un ritorno di Zack Ryder in quel di RAW per rinverdire la sua carriera almeno per un paio di pesi, mentre Heath & Rhyno sono semplicemente due corpi che hanno preso il posto di Primo & Epico nella base della piramide dei tag team dello show rosso: poca roba, direbbe qualcuno.
Salendo di qualche gradino, Mickie James ed Alexa Bliss rappresentano due ottimi acquisti per una divisione femminile che stava orbitando, forse troppo, attorno a tre nuclei. Alexa ha ancora qualche incertezza sul quadrato, ma il suo character è sviluppato in modo eccellente, è un heel efficace nonostante la stazza minuta (un sodalizio con l’acerba Nia non sarebbe da scartare) ci sono grossi margini per assurgere al ruolo di Charlotte: su Mickie James invece c’è poco da aggiungere, è una leggenda tornata in attività e può interagire sia da heel che da face con la Banks, con Bayley, con la stessa Bliss e via discorrendo.
Proseguendo sulla nostra ideale scaletta, troviamo nell’ordine The Miz, Dean Ambrose e Bray Wyatt. Il primo è, probabilmente, il colpo più duro subito da Smackdown: pur non essendo percepito come main eventer, in uno show di tre ore la sua versatilità e la ritrovata verve dopo il ritorno di Maryse possono solo far del bene, e la sua capacità RARISSIMA di essere un heel poco apprezzato (e dunque efficace) lo rende una hot commodity per qualsiasi babyface. Dean Ambrose, a mio modesto avviso, avrebbe bisogno di un salvifico turn in grado di rinverdire il suo stantìo character: il suo miglior lavoro in WWE lo ha avuto da cattivo, prima in una faida mai esplosa con Foley e poi con lo Shield, anche se ritrovare i suoi ex commilitoni (attualmente tutti e tre babyface) potrebbe creare interessanti dinamiche. Bray Wyatt, infine, torna con uno status “potenziato” dalla sua vittoria titolata, come main eventer credibile nel build up e perennemente deludente sul quadrato una volta terminata la faida. Il contrasto con Bàlor è fisiologico (entrambi character con radici soprannaturali), e potrebbe portar via due/tre mesi di storyline. Passiamo ora al lato blu della forza.
Partendo anche qui dalle “scartine”, ossia Sin Cara e gli Shining Stars, poco da dichiarare, diceva qualcuno. Il primo, assente dagli show televisivi da tempo immemore, non credo che avrà un ruolo che possa andare oltre quello di jobber puro, ed anche per i secondi dovrebbe cambiare effettivamente poco, in quanto il loro status (infimo) è praticamente intonso più o meno dalle guerre puniche. Salendo di uno iota troviamo Jinder Mahal, su cui la WWE sembra voler puntare, seppur poco: personalmente non ho mai trovato questo performer eccezionale o eccezionalmente scarso, tuttavia sembra star attraversando un momento in cui lo spirito di rivalsa potrebbe dargli quel “quid” in più. Non parliamo di zona Main Event, intendiamoci, ma un solido midcard, significativo upgrade rispetto alla situazione attuale.
Ancor più su troviamo Lana, volutamente separata da Rusev come personaggio e presentazione. Che sia arrivato finalmente il momento di rendere la divina biondona un personaggio a se stante e, perché no, una wrestler? La sua aggiunta alla divisione femminile sicuramente dà quel tocco di “diversità” necessario per rendere tutto più omogeneo, e con l’aiuto di mentori come Natalya e Charlotte sono convinto che possa migliorare il giusto sul quadrato (Nikki Bella, in tal senso, è un esempio virtuoso). Per quanto riguarda invece il suo compagno, Rusev, sono sicuro che a Smackdown potrebbe ritrovare lo smalto smarrito da lungo tempo a RAW, riaffacciandosi sul lato alto della card e facendo vedere quanto di buono ha mostrato nelle varie faide in cui lo abbiamo visto coinvolto come protagonista, su tutte quella con Cena, ad esempio.
Altri acquisti di assoluto spessore sono Zayn e Kevin Owens. Il primo, neanche a dirlo, potrebbe beneficiare tantissimo della vicinanza con Daniel Bryan, un personaggio che è stato capace di percorrere con successo, ben prima di lui, il percorso che sembra oramai chiaro per lo stesso Zayn. Il babyface underdog, valido sul ring, trainato dal pubblico ed osteggiato dall’autorità che lo ha bollato come “talento di serie B”. Che vi sia la reale possibilità di dare a Zayn quel push che probabilmente avrebbe già dovuto ottenere da tempo? Per Kevin Owens, invece, c’è la reale possibilità di divenire, in effetti, il volto dello show blu. Assieme allo stesso Zayn, a Nakamura, ad AJ Styles, a Randy Orton e, perché no, a Rusev, Shane ed Harper potrebbe rendere il main event dello show blu un must see per eccellenza…aggiungendo anche, cosa assolutamente da non sottovalutare, che un contesto come Talking Smack è a dir poco perfetto per un personaggio con le sue capacità. Ma l’acquisto di maggior prestigio è un altro. Candidata assieme ad AJ Styles come Superstar dell’anno, Charlotte è l’unica atleta attualmente in WWE capace di poter reggere il peso di una divisione praticamente da sola. Superstar di livello assoluto, talentuosa sia fuori che dentro il quadrato, potrebbe interagire con successo con Naomi, Becky, Tamina e Natalya. Per quanto concerne Carmella, non credo che possa riuscire a far miracoli nemmeno lei.
Detto questo, è ora di tirare le somme: la bilancia da che parte sta pendendo? E’ stato Smackdown a guadagnarne oppure RAW si conferma show di punta, rafforzando un roster già di per se “spesso”? Allo stato attuale, supponendo che Cena sia ancora un membro attivo dello show blu, Smackdown sarà di gran lunga lo show con match più godibili, faide più appassionanti, workrate più elevata. AJ Styles, Cena Orton, Nakamura, Harper (ci conto molto), Owens, Zayn: mettete questi nomi in un contenitore, estraetene due a caso ed otterrete tre potenziali dream match. Per quanto riguarda RAW invece, parliamo di Reigns, Strowman, Lesnar, Bàlor, Ambrose e Rollins: dal punto di vista di starpower siamo al di sopra (non di molto) ma tolti Bàlor e Rollins non vi sono “accoppiate” molto avvincenti o efficaci dal punto di vista squisitamente lottato, senza contare che RAW ha un’ora in più da riempire a settimana, cosa assolutamente non da poco.
Bene, sono ansioso di sentire la vostra in merito…anche secondo voi Smackdown ci ha guadagnato da questo shakeup?
Danilo