Nuovo appuntamento con l’editoriale dedicato alla scena italiana, oggi il nostro Violli ci racconto lo Show che l’FCW ha tenuto lo scorso 19 Maggio per celebrare il suo 13° Anniversario in quel di Pero (MI):
Sabato 19 maggio, nella consueta sede di Pero (Milano) la FCW celebra i suoi tredici anni con l’evento più importante della stagione. Per confrontarsi con i talenti nostrani ha raggiunto il palazzetto un folto contingente straniero capitanato dal nuovo FCW Champion Chris Tyler, che difenderà il suo titolo nel main event in quello che si prospetta come lo scontro finale con il veterano TG, il quale a sua volta metterà in palio stasera il neonato PWE Undisputed Title. Saranno in gioco anche i Titoli Hardcore e di Coppia, mentre l’avvento di una nuova stable incombe sulla federazione.
Il presidente della Rising Sun Fabio Tornaghi, ormai ring announcer fisso in FCW, ci dà il benvenuto e senza farci attendere ci introduce subito il primo match della serata.
Match #1 – PWE Undisputed Championship Battle Royal
TG (c) vs Chris Tyler vs The Entertrainer vs Kronos vs Maverick Mayhew vs Connor Mills vs The O.J.M.O. vs Matt Disaster vs Francesco Zerini vs Horus L’Assoluto vs Scrum vs Steve McKee
Si parte proprio con la difesa del Titolo Indiscusso della lucana PWE, che il campione TG difende in una Battle Royal contro buona parte del roster presente oggi. Prima di dare via alle danze prende però la parola il GM Pepinho dei TheAbusiveGame: per celebrare il tredicesimo anniversario della FCW il General Manager annuncia che un altro partecipante prenderà parte alla Battaglia Reale, così da raggiungere quota tredici contendenti in gara, e che questi sarà proprio un membro degli Abusive. Michel e lo stesso Pepinho non vogliono saperne di salire sul ring e la scelta ricade quindi su Jack.
Suona la campana e sul ring si scatena il caos: nemmeno chi cerca di risparmiarsi rifugiandosi ai margini (come fanno per esempio Maverick Mayhew e Horus L’Assoluto) riesce a evitare lo scontro e viene suo malgrado coinvolto nella battaglia. Il primo a precipitare rovinosamente fuori dal ring è Matt Disaster, ma la sua eliminazione viene sventata dal caso: proprio sotto di lui si trova infatti l’arbitro Malalana e Disaster gli cade addosso riuscendo a recuperare quel tanto di equilibrio che basta ad appoggiare i piedi in braccio agli spettatori della prima fila; con l’aiuto dello stesso Malalana l’ex FCW Champion si rimette in piedi e dopo aver fatto alzare tutti gli occupanti delle prime file fa il giro intorno al ring camminando sulle loro sedie, prima di spiccare il salto che lo riporta sul quadrato.
Nel frattempo il ring inizia a svuotarsi: il primo ad essere ufficialmente eliminato, nonostante una buona prestazione, è Jack, seguito pian piano da metà degli atleti rimasti in gioco. Sul quadrato restano in sei: Scrum, gli Headhunters (abili a giocare di squadra per tutto l’incontro), Horus, Chris Tyler e il campione TG.
Quasi in contemporanea vengono eliminati Horus e Scrum, e poco dopo The Entertrainer cade sotto i colpi di Chris Tyler, che può quindi concentrarsi su Kronos: “The Last of Titans” viene colpito da un Superkick e schiacciato da una Bodyslam di TG, prima che un Dropkick dell’FCW Champion lo porti a un passo dall’eliminazione; l’ex Campione di Coppia non cade, ma viene trascinato giù da Horus e Scrum, rimasti nei paraggi ed evidentemente scontenti per l’uscita di scena prematura. Sul ring abbiamo quindi un’anticipazione del main event, con TG e Tyler ultimi sopravvissuti a contendersi le cinture PWE: l’inglese si lancia subito all’attacco, ma pecca d’impulsività e all’”Italian Immortal” basta abbassare la terza corda per farlo cadere, eliminato dalla sua stessa foga. TG resta quindi PWE Undisputed Champion, ma Tyler recupera in fretta il Titolo FCW e si porta faccia a faccia col suo sfidante di stasera: più tardi scopriremo chi sarà il degno portatore della cintura massima della federazione, per ora TG può festeggiare la prima difesa dei titoli da poco conquistati.
Vincitore e ancora PWE Undisputed Champion: TG
Prima di procedere col secondo match della serata, Tornaghi presenta un ospite speciale: si tratta di Brutus! Il primo FCW Triple Crown Champion entra in scena sorreggendosi con una stampella: “Il Feroce Cinghiale” si dice dispiaciuto per i guai alla gamba che gl’impediscono di essere parte attiva all’importante evento di oggi, a cui però non poteva mancare. Brutus ricorda di essere stato parte del primo evento della FCW tredici anni fa e che questo è per lui un onore; ripercorre rapidamente il suo cammino attraverso momenti belli e brutti e ringrazia sentitamente la FCW (in particolare TG) e i fan per il supporto ricevuto durante tutto questo tempo. Il bel discorso dell’icona Hardcore viene però interrotto dall’ex General Manager Francesco Zerini, che gli intima di abbandonare il ring e lo apostrofa ripetutamente come “storpio”; naturalmente Brutus risponde con una microfonata e colpisce più volte Zerini con la stampella, urlandogli che è solo grazie agli sforzi suoi e degli altri veterani se oggi sul ring possono permettersi di salire anche “mongoloidi” come Zerini stesso, che se ne va con le pive nel sacco: della fantomatica Z Faction di cui dovrebbe essere a capo non si vede nemmeno l’ombra e, quando anche Brutus se ne va accompagnato dagli applausi del pubblico, noi proseguiamo col secondo match di oggi, anche questo titolato.
Match #2 – FCW Tag Team Championship
AB Knight & Pasquale O’Malamente (c) vs Larry Demon & Carnage
Prima difesa anche per i nuovi Campioni di Coppia AB Knight e Pasquale O’Malamente, impegnati contro il minaccioso duo composto da Larry Demon e dall’esordiente Carnage.
Iniziano AB e Demon, con il primo che mette in difficoltà l’avversario grazie alla maggiore agilità e lo fa volare con un Cazadora Armdrag, prima di dare il tag a Pasquale, eseguire uno Snapmare e colpire Demon con un calcio, seguito da un Big Splash del napoletano, che ottiene un due. L’ex Hardcore Champion riesce a dare il cambio il Carnage e insieme tentano una doppia Hip Toss su Pasquale, che però la evita e mette entrambi al tappeto; gli sfidanti si rifugiano fuori dal ring, ma vengono travolti da un Suicide Dive di AB Knight e raggiunti da Pasquale, che comincia a lottare contro Carnage, mentre AB affronta Demon.
In entrambi i casi a prevalere sono gli heel, e Carnage riporta sul ring O’Malamente, che viene isolato dall’azione (spesso scorretta) degli sfidanti e viene lavorato al braccio sinistro; quando subisce la combinazione Corner Elbow di Carnage con spinta di Demon + Pelé Kick di Demon + Spinning Kick di Carnage per Pasquale sembra finita, ma il campione tiene duro e poco dopo riesce finalmente a dare il cambio a un AB Knight scatenato, che tiene a bada entrambi i rivali e viene contenuto da Carnage solo con grande sforzo. Gli sfidanti eseguono su AB un doppio Backdrop, ma Pasquale salva tutto rompendo il pin; Demon e Carnage riprovano la stessa tecnica, ma il campione gli sfugge e fa finire Carnage fuori dal ring con un Dropkick, per poi dare il tag a Pasquale, che sorprende Demon con un Flapjack, facendolo finire dritto nella Flatliner di AB Knight: Pasquale schiena l’ex Campione Hardcore e i Titoli di Coppia tornano a casa con lui ed AB.
Vincitori e ancora FCW Tag Team Champions: AB Knight & Pasquale O’Malamente
Match #3 – Triple Treat Match
Steve McKee vs Connor Mills vs The O.J.M.O.
Proseguiamo con un Triple Threat Match (scopriremo presto non a eliminazione, contrariamente a quanto affermato nella presentazione) che vede opposti l’ex Tag Team Champion Steve McKee, alla ricerca di un rilancio dopo le numerose sconfitte degli ultimi mesi, e i giovani talenti della PROGRESS Wrestling Connor Mills e The O.J.M.O., certamente intenzionati a impressionare in FCW come hanno fatto due mesi fa in Rising Sun.
Fra i tre avversari c’è rispetto, come testimoniano le strette di mano al suono della campanella, ma nessuno di loro vuole risparmiarsi e tutti provano a chiudere rapidamente schienando gli avversari con dei Roll Up; O.J.M.O. cerca anche di applicare la sua Half Boston Crab su McKee, che però lo spinge via facendolo scontrare con Mills. Segue una serie di Armdrag di tutti su tutti, e tutti hanno anche la stessa idea di lanciarsi in Dropkick: Mills e O.J.M.O. riescono a rialzarsi subito in Kip Up, McKee invece non ce la fa nonostante i numerosi tentativi, al punto che i due avversari gli porgono una mano per aiutarlo; così facendo cadono però nella trappola e McKee se li tira alle spalle facendoli finire fuori dal ring, dove li stende con un Suicide Dive.
McKee riporta sul ring Connor Mills, evita i suoi colpi e lo abbatte con uno Springboard Forearm, prima di essere lanciato via dalla Hurricanrana di O.J.M.O., che applica poi la Crab, spezzata da uno Springboard Rolling Elbow di Mills. Mills colpisce O.J.M.O. con un Forearm e scivola fuori dal ring alle spalle dell’avversario: da lì lo trascina al tappeto e lo prende in pieno con uno Slingshot Foot Stomp. La battaglia si sposta fuori dal quadrato e Mills posiziona i due avversari su delle sedie aperte, per poi colpirli con dei Bicycle Kick; la lotta diventa più caotica, tutti e tre i lottatori sono vicini: McKee lancia sull’apron O.J.M.O. con un Back Body Drop, ma l’inglese resta in equilibrio sulle mani e si lascia cadere su “The Last Renegade”, che lo afferra in Powerslam ma subisce un’Inverted DDT. The O.J.M.O. torna immediatamente sul ring e si lancia su Mills con uno spettacolare Topé con Giro che termina in Hurricanrana, poi lo riporta sul quadrato e lo stende con un Twisting Double Jump Moonsault, ma Mills risponde con un Jumping Corkscrew Roundhouse Kick, solo per essere poi schiantato dalla Sunset Flip Powerbomb di Steve McKee: il conto è solo di due, gli atleti sono tutti al tappeto e il pubblico prorompe nel coro “This is awesome!”.
I tre si rialzano insieme e McKee colpisce gli avversari con dei calci, a cui gli inglesi rispondono con un doppio calcio all’addome, ma “The Last Renegade” li fa finire uno contro l’altro ed esegue un Cazadora Bulldog su Mills e una Fameasser su The O.J.M.O.; entrambi i pin si fermano a due e McKee si arrampica sulla terza corda per tuffarsi in Springboard Crossbody, ma gli avversari lo afferrano al volo: l’ex Tag Team Champion fa finire fuori dal ring O.J.M.O., ma Mills lo colpisce con un Forearm e un calcio all’angolo, prima che la sua corsa venga intercettata da un Jumping Knee di O.J.M.O., a sua volta abbattuto dalla Jumping DDT di McKee.
I tre lottatori sono di nuovo tutti a terra, e si rialzano scambiandosi Chop e Forearm: Mills si scatena e choppa entrambi gli avversari, che rispondono con dei calci; Mills si dà lo slancio con la seconda corda e travolge O.J.M.O. con un altro Jumping Corkscrew Roundhouse Kick, solo per finire chiuso nella Tilt-A-Whirl Crossface di McKee, mentre il pubblico continua a mostrare il suo apprezzamento. The O.J.M.O. prova a spezzare la presa, ma ci finisce rinchiuso anche lui: gli inglesi si sforzano di raggiungere le corde, ma solo Mills riesce a scivolare fuori dal ring, mentre “The Master of The Half Crab” resta intrappolato nella Crossface; O.J.M.O. si rotola all’indietro cercando di schienare McKee, che però mantiene l’equilibrio e la presa salda, fin quando con uno scatto fulmineo l’inglese non la ribalta nella Half Boston Crab. McKee lo spinge via prima che la finisher possa essere applicata, ma viene travolto dal Running Dropkick dell’avversario, il cui schienamento viene spezzato da Connor Mills; O.J.M.O. fa volare il connazionale con una Headscissors e si lancia di nuovo nel Twisting Double Jump Moonsault, ma Mills si sposta ed esegue la Millshot, che non gli regala la vittoria solo per l’intervento di Steve McKee: l’italiano stende Mills con uno Springboard Crossbody e connette con la Killswitch, Mills si salva al due, ma McKee lo rinchiude nuovamente nella Crossface, a cui stavolta l’inglese non può che cedere. Chiuse le ostilità, nuova stretta di mano tra McKee e Mills, la cui festa, come quella del pubblico, per il gran match disputato è però rovinata dall’apprensione per le condizioni di O.J.M.O., infortunatosi nelle fasi finali del match (siamo poi venuti a sapere che “The Master of The Half Crab” si è rotto il polso nell’ultimo Moonsault; a lui vanno i migliori auguri di pronta guarigione miei e di tutto lo staff di Zona Wrestling).
Vincitore: Steve McKee
Match #4 – FCW Hardcore Championship
Insanity (c) vs Tracy vs Ariel Grace
Anche Insanity difende oggi per la prima volta il suo Titolo Hardcore, conquistato due mesi fa in Rising Sun contro Brutus, e a darle l’assalto trova l’inglese Ariel Grace, al debutto in Italia, e la spagnola Tracy, di ritorno in FCW dopo la vittoria in tag sugli Headhunters nel main event di Carnival Bout.
La campionessa, vedendosi forse in difficoltà, architetta uno stratagemma per portarsi in posizione di dominio: quando parte la sua musica è una sosia ad apparire al suo posto, mentre la vera Insanity colpisce da dietro le avversarie con la cintura; le sfidanti però la sopraffanno senza grossa fatica e la stendono con una doppia Hip Toss, per poi colpirla con un doppio Dropkick al tappeto. Insanity si rifugia fuori dal ring, mentre Ariel e Tracy si stringono la mano e iniziano a darsi battaglia a suon di Chop; Ariel Grace prende il sopravvento schiantando Tracy con una Spinebuster che le vale un due, poi recupera una sedia, la apre e ci fa impattare la testa della rivale con una DDT. Ancora un due per l’inglese, che posiziona allora Tracy sulla sedia e la colpisce con un Dropkick: Tracy non solo si salva ancora, ma reagisce con una Spear e connette con una Hammerlock DDT sulla sedia.
Torna però in azione Insanity, che lancia la sedia contro Tracy e la usa per colpirla più volte alla schiena, per poi posizionarla tra le corde e scagliarci contro la spagnola; quest’ultima prova a reagire, ma un Boot della campionessa la ferma subito. Insanity riapre la sedia e, dopo un altro abbozzo di reazione della sfidante, ci fa cadere su Tracy con uno sgambetto, senza però riuscire a vincere; frustrata, la campionessa sbatte ripetutamente il volto di Tracy sulla sedia, ma il conto questa volta si ferma addirittura a uno. Insanity si arrampica allora sulle corde, ma la spagnola la ferma colpendola con la sedia e facendola restare appesa a testa in giù: Tracy le posiziona l’oggetto sul volto e si lancia in un Dropkick, per poi ripetere la sequenza su una campionessa accasciata all’angolo, ma che resta in partita.
Tracy continua l’opera con delle Chop e facendo accomodare Insanity sulla sedia per lanciarlesi addosso, ma la campionessa si sposta e Tracy si schianta sull’acciaio vivo: a salvare tutto riemerge Ariel Grace. Le tre si scambiano Chop a volontà, poi Ariel e Insanity lanciano via Tracy con una Hip Toss e se la vedono tra loro: Insanity prevale ed esegue la Bronco Buster sulla sfidante, che però si sposta prima di subire nuovamente la manovra. Torna in gioco anche Tracy, che lancia Insanity fuori dal ring e la stende con un calcio dall’apron; la spagnola e l’inglese lottano fuori dal ring, e quest’ultima finisce scagliata contro l’angolo. Insanity intanto si rialza e riprende a scambiarsi Chop con Tracy, che però ha la meglio e, recuperata di nuovo la sedia e posizionataci la campionessa, la abbatte con una Cannonball dall’apron: tutte le contendenti sono a terra, e si trascinano faticosamente sul ring. Tracy stende Insanity con un Boot e Ariel con una Cutter, poi sale sulla terza corda, dove viene raggiunta dall’inglese ed entrambe vengono scaraventate al tappeto da Insanity, vittime della Tower of Doom; la campionessa prova a schienarle entrambe, ma nessuna delle due si arrende (Tracy addirittura esce ancora all’uno) e insieme la gettano ancora fuori dal quadrato con dei calci, poi, dopo un altro scambio di Chop, Ariel Grace mette KO Tracy con un Corner Springboard Bulldog, ma prima che riesca a schienarla Insanity la colpisce e chiude con una Implant DDT sulla spagnola, uscendo così indenne dalla prima difesa titolata.
Vincitrice e ancora FCW Hardcore Champion: Insanity
Dopo aver consegnato dei trofei a TG e agli Headhunters, laureatisi Triple Crown Champion italiani grazie ai recenti successi in PWE (che si vanno ad aggiungere a quelli in FCW e Rising Sun per TG e a quelli in FCW e Bullfight per gli Headhunters, peraltro unico team italiano ad aver raggiunto il prestigioso traguardo), ed esserci goduti qualche minuto di pausa lo show riprende con un altro prestigioso match internazionale.
Match #5
Matt Disaster vs Maverick Mayhew
Classe 1999, terzo e ultimo FCW Triple Crown Champion (unico della nuova leva di talenti, preceduto da veterani come Brutus e TG) e unico a conquistare tutti i titoli nello stesso anno, Matt Disaster affronta oggi uno degli incontri più importanti della sua carriera; contro di lui Maverick Mayhew, classe 2000, tag team partner di Connor Mills e come lui allievo del dojo PROGRESS, attuale detentore di quattro cinture nella sua Inghilterra. Una sfida tra il futuro del wrestling italiano e il futuro del wrestling britannico, insomma.
Disaster cerca inutilmente il supporto del pubblico, schierato tutto con Mayhew, il quale atterra subito l’ex FCW Champion e lo intrappola in una Bow & Arrow, da cui Disaster esce provando un rapido pin. Mayhew lo chiude in una Hammerlock, Disaster ribalta la presa, ma Mayhew fa altrettanto e l’italiano è costretto a toccare le corde. Si riparte con un Lock Up, Disaster afferra l’avversario in Waistlock, ma l’inglese lo blocca in Armbar, l’FCW Triple Crown Champion ribalta ancora la tecnica, ma Mayhew ne esce facilmente, lo spinge a terra e gli urla “Stupido!”. Di nuovo Lock Up, Disaster chiude il rivale in una Headlock e, quando questi lo spinge via, lo atterra con una spallata, ma Mayhew si rialza subito, il match prende velocità e Disaster si rifugia fuori dal ring.
Mayhew ha tutto il tempo di farsi passare una Coca Cola dai fan prima che Disaster torni sul ring solo per uscirne un attimo dopo; la scena si ripete e Mayhew lo rincorre, ma casca nel tranello: Disaster torna sul ring e stompa l’inseguitore, per poi strozzarlo alle corde e colpirlo con un Dropkick. Mayhew si salva al due e Disaster realizza allora un Suplex, seguito immediatamente da un altro, versione Butterfly, ma l’inglese resiste ancora. Disaster lo intrappola in una Side Headlock, Mayhew esce e l’ex FCW Champion lo calcia ed esegue una Backbreaker, poi subito una Shin Breaker. Il dominio di Disaster prosegue in barba ai tentativi di reazione di Mayhew fino a quando l’italiano, portato l’avversario fuori dal ring e spintolo contro il paletto, non decide di prendersi gioco del pubblico (cosa che peraltro continua a fare dall’inizio del match, regalando a Mayhew vari break), ordinando a tutti di alzarsi per gettare l’inglese sulle loro sedie, salvo poi ributtarlo sul ring: Mayhew ne approfitta e si lancia in un Suicide Dive, riporta Disaster sul quadrato e lo mette al tappeto con un Missile Dropkick, insufficiente però a garantirgli la vittoria.
Mayhew chiama la Brainbuster, ma Disaster la evita e fa impattare il viso dell’avversario contro l’angolo grazie a una STO, seguita da una ginocchiata; Mayhew non si lascia colpire una seconda volta, ma viene a sua volta anticipato dall’ex FCW Champion, che sale in quota, ma viene bloccato da un calcione dell’inglese, che lo raggiunge e chiama nuovamente la Brainbuster che, se messa a segno da quell’altezza, manderebbe KO Disaster. Quest’ultimo riesce però a divincolarsi, fa cadere Mayhew con una testata e scende a sua volta, prende la rincorsa e prova il suo Slingshot Corkscrew Elbow Drop, ma scivola sulla seconda corda e decide di optare per un pin, da cui Mayhew esce senza particolare difficoltà; Disaster lo schiaccia allora con una Bodyslam e ritenta, stavolta con successo, la manovra spettacolare.
Mayhew si salva ancora e sfugge poi alle grinfie del rivale, che però evita nuovamente la Brainbuster e prova a chiudere con la Disaster Driver, ma viene spinto via e colpito da un Superkick, a cui risponde con un calcione e una Springboard Cutter: Mayhew rotola fuori dal ring con le ultime forze ed entrambi i lottatori restano a terra stremati. Disaster recupera l’inglese ed esegue su di lui una Powerbomb, poi prova a realizzare ancora la stessa tecnica, ma Mayhew gli scappa e chiama ancora la Brainbuster: Disaster gli sfugge a sua volta, ma viene stordito da un High Knee, che permette finalmente a Mayhew di eseguire la sua finisher, peraltro con caduta sul ginocchio, e di portare a casa una sofferta vittoria.
Vincitore: Maverick Mayhew
Maverick Mayhew esce di scena, ma Matt Disaster è ancora sul ring a leccarsi le ferite quando arriva Francesco Zerini. L’ex General Manager si rivolge al suo protetto in modo amichevole (anche se non riusciamo a capire le sue parole per via delle urla che gli rivolge Pepinho, seduto a un passo da noi) e pare pronto a rivelare il gruppo di cui è a capo: il primo membro della Z Faction è Scrum, che sale sul ring e travolge Disaster con la Gore! Zerini afferma che non c’è posto per Matt Disaster nella Z Faction e che non si può più fidare di lui, e infierisce con una DDT! Ma non è finita, la Z Faction ha anche un altro membro, Horus L’Assoluto! Disaster si rimette in piedi a fatica e il bergamasco (che prima d’ora non si era mai espresso a favore di Zerini, anzi) lo chiude in una Kimura Lock, con delle ginocchiate all’addome gli toglie del tutto l’equilibrio e, una volta a terra, lo stringe ancora più saldamente. Disaster urla dal dolore e quando Horus molla la presa sembra aver riportato danni al braccio, su cui la Z Faction continua a pestarlo; a salvare il salvabile accorrono gli Headhunters, che mettono in fuga Zerini e soci, e Pepinho non si fa sfuggire l’occasione per sancire un Impromptu Match: se la Z Faction vuole menar le mani potrà farlo in un match contro gli Headhunters per i Titoli di Coppia PWE, ma anche Zerini dovrà essere parte attiva dell’incontro. Tutti i partecipanti accettano di buon grado la sfida, mentre Matt Disaster ha bisogno dell’aiuto dell’Entertrainer per tornare nel backstage (sulla pagina Facebook della FCW è stato in seguito comunicato che l’ex campione assoluto avrà bisogno di un periodo di stop dai due ai cinque mesi per recuperare dalla frattura causatagli da Horus).
Match #6 – PWE Tag Team Championship Impromptu Handicap Match
The Headhunters (The Entertrainer & Kronos) vs Z Faction (Francesco Zerini, Horus L’Assoluto & Scrum)
Iniziano Kronos e Scrum, con quest’ultimo che colpisce ripetutamente il campione, il quale non sembra accusare alcun dolore e con un solo colpo lo porta all’angolo, dove gli rifila una Chop; Scrum riesce a invertire le posizioni e colpisce Kronos con delle spallate, ma “The Last of Titans” lo riporta al centro del ring a suon di ginocchiate e poi lo lancia verso l’angolo amico, dove lo attende il calcio dell’Entertrainer, che riceve poi il tag. L’ET sembra voler schiacciare Scrum con una Vader Bomb, ma si riporta in posizione eretta e mostra il dito medio a Zerini e Horus, ed è Kronos a eseguire la manovra, cadendo in gomitata sul petto di Scrum.
L’ET schiena l’ex Hardcore Champion e solo l’intervento degli altri membri della Z Faction consente al match di proseguire. Approfittando dell’aiuto dei compagni, Scrum attacca l’ex FCW Champion e lo colpisce con una Gore all’angolo, per poi lanciarlo via e dare il cambio a Zerini, impaziente di mettere le mani addosso all’eterno rivale: prima lo colpisce mentre Scrum lo tiene fermo, poi lo proietta con un Suplex che gli vale un due. Entra quindi in partita Horus, che esegue la stessa tecnica dopo aver rifilato un paio dei suoi colpi alla schiena del rivale e poi distrae l’arbitro, permettendo a Zerini di strozzare l’ET; questi riesce però a connettere a sua volta con un Suplex facendo leva sulle corde, ma commette l’errore di non correre da Kronos e torna a subire l’offensiva degli sfidanti subito dopo grazie a una Powerslam dell’Assoluto, seguita poco dopo da una Side Slam di Scrum. Torna dentro Zerini, ma l’ET lo spinge via senza fatica e dà il cambio a Kronos, che fa piazza pulita dei rivali prima di finire vittima di un doppio Flapjack di Horus e Scrum; Zerini (fuggito alla vista del gigante) riprende il cambio e prova a schienare “The Last of Titans”, che però per due volte se lo scrolla di dosso facendolo finire dall’altra parte del ring. Il Longest Reigning Rising Sun 24/7 Champion dà saggiamente il tag a Horus, che colpisce Kronos prima che entrambi mettano a segno una Clothesline nello stesso momento, restando a terra.
Tutt’e due si trascinano quindi ai rispettivi angoli e danno il cambio a Scrum e all’ET, con il secondo che esegue un Running Uppercut, ma manca il Betterkick e viene abbattuto dalla Gore, mentre fuori dal ring Kronos e Horus si scontrano di nuovo con una doppia Clothesline. Sicuro del trionfo, Zerini chiede e ottiene di rientrare nel match e schiena l’ET, che però si salva; Scrum carica allora una seconda Gore, ma l’ex FCW Champion si sposta ed è Horus (rientrato a fatica nel ring) a essere colpito. Scrum viene a sua volta messo fuori causa dal Betterkick e Zerini, uomo legale, si trova circondato: di fronte l’ET infuriato, dietro Kronos a sbarrare la via di fuga; ai campioni non resta che finirlo con la Beheading per superare indenni la prima difesa dei titoli.
Vincitori e ancora PWE Tag Team Champions: The Headhunters
A match concluso la Z Faction assalta gli Headhunters e li lascia esanimi sul ring, ma le cinture restano un obiettivo non raggiunto.
Main Event – FCW Championship 2-Out-of-3-Falls No DQ Match
Chris Tyler vs TG
Siamo dunque arrivati al match più importante della serata. Chris Tyler difende (anche lui per la prima volta, come tutti i campioni di oggi) il Titolo FCW conquistato quattro settimane fa contro l’ex campione TG, che ha affrontato varie volte nell’ultimo anno. Proprio per chiudere definitivamente la serie di scontri, la battaglia di oggi sarà senza squalifiche e, soprattutto, sarà vinta solo quando uno dei due contendenti verrà battuto per due volte.
Accompagnato come sempre dalla chitarra di Eddie, TG entra un scena brandendo una sedia d’acciaio, facendo già capire quale sarà il tono dell’incontro. Campione e sfidante si mettono faccia a faccia e Tyler deride TG, che per tutta lo risposta lo proietta con due German Suplex; Tyler evita il terzo con delle gomitate, ma TG lo fa volare fuori dal ring con la spettacolare Dejà Vu e lo abbatte con un Suicide Dive. Lo scontro prosegue all’esterno del quadrato e “The Italian Immortal” choppa ripetutamente il campione e gli sbatte la faccia contro ogni superficie solida a portata, oltre a farlo colpire da Brutus (accomodatosi tra il pubblico) con del filo spinato. Tyler risponde con dei calcioni ben assestati, ma si allontana per cercare qualcosa sotto al ring e TG lo stende con un Suplex, per poi risalire sul ring e riprovare il Suicide Dive: Tyler se ne accorge e si sposta, TG frena e si lancia in Pescado, ma l’inglese lo prende al volo e lo schianta contro l’apron con una Powerbomb.
Tyler recupera sotto il ring un tavolo e lo apre per lanciarci TG con un Suplex, ma il Campione PWE gli sfugge e lo colpisce col Titolo FCW trovato nei paraggi; Tyler lo calcia di nuovo e TG sale sul ring per sfuggirgli, ma il campione si appropria della sedia e, dopo averci colpito l’avversario, la incastra tra le corde. TG riesce a non farcisi scagliare contro, stessa cosa Tyler e poi ancora TG, intrappolato però in una Sleeper Hold dall’inglese. “The Italian Immortal” ne esce con fatica, ma subisce un Knee Strike e Tyler lo solleva per una Powerbomb: TG gli scappa e Tyler gli si lancia contro, ma lo sfidante si sposta e l’inglese si schianta di testa contro la sedia; è facile per TG sollevare l’avversario stordito e conquistare il primo punto con la Vertebreaker.
Tyler riprende le forze velocemente, ma la sua corsa è interrotta da una Powerslam di TG, che manca però il Moonsault dalla terza corda; Tyler lo tramortisce con un Foreram all’angolo seguito da un High Kick, lo mette a terra e lo colpisce con un altro calcio, poi si prepara a schiacciarlo con un Moonsault, ma TG lo sorprende con un Roll Up: Tyler ne esce al due e lo colpisce con un calcio alla testa, ma lo sfidante è determinato a chiudere i conti in fretta e cerca la vittoria con diverse varianti di schienamento, senza però trovare il trionfo e il quindicesimo titolo assoluto in carriera. Tyler reagisce con un altro calcione e prova una Powerbomb: TG oppone resistenza e per tutta risposta Tyler lo lascia cadere sulla testa, poi lo colpisce con l’ennesimo calcio, sempre alla testa, esegue una Buckle Bomb e, dopo un’altra combinazione Forearm + High Knee all’angolo, pareggia con la Brainbuster.
Il campione scende quindi dal ring per prendere una mazza da kendo e al rientro si trova davanti TG con la sua sedia: i due oggetti si scontrano ed è la sedia a prevalere, scagliando la mazza lontano; TG lancia poi la sedia a Tyler e la colpisce con un Dropkick, riducendo l’inglese all’angolo. Il PWE Champion parte alla carica, ma Tyler lo fa finire sull’apron e lo colpisce ancora con un High Kick, poi prova a lanciarsi in Suicide Dive, ma TG si sposta: poco male per il campione, che gli rifila un calcione dall’apron e poi un Moonsault. Tyler butta TG sul ring e tenta uno Springboard Back Elbow, ma lo sfidante lo intercetta con la mazza da kendo ed esegue il Tiger Driver: solo due. Tyler reagisce e prova a gettare TG attraverso il tavolo, ma TG, in bilico sull’apron, si aggrappa alle corde e non molla, riuscendo anche a farsi raggiungere da Tyler dopo aver abbassato la corda più alta per evitare una manovra in corsa (proprio come nell’opener): i due lottano per non cadere e a prevalere è il campione, che dopo un altro calcio solleva TG e lo schianta nel tavolo con una Death Valley Driver, a cui il pubblico (oggi numeroso e partecipe) riserva il coro “Holy Shit!”. Tyler riporta sul ring lo sfidante e lo schiena, ma “The Italian Immortal”, come il miglior Hulk Hogan, esce all’uno e si scatena, rifilando una scarica di pugni e Chop all’inglese, che però risponde con un Running Dropkick, connette con la Brainbuster e si riconferma campione grazie alla 450° Splash.
Vincitore e ancora FCW Champion: Chris Tyler
Grandi applausi per Tyler e TG, e anche stavolta “The Italian Immortal” riconosce la vittoria di Tyler stringendogli la mano e lasciandogli il ring per i festeggiamenti. Così si conclude FCW 13th Anniversary, ma non prima che Tornaghi ci ricordi la prossima serata di wrestling a Pero, sabato 23 giugno con il doppio show della sua Rising Sun. Da parte mia invece va un grazie alla FCW per la disponibilità e a voi per aver letto fin qui, ricordandovi di seguire la federazione milanese sui social per tutte le informazioni sui prossimi show e sulla promotion in generale.
Alla prossima!
“Violli” Emanuele F. Violante