Il 17 aprile scorso è avvenuto il Superstar Shake up, in cui alcune superstar di Raw sono passate a SmackDown e viceversa; a ciò si sono aggiunti i debutti da NXT che sono avvenuti nel post WrestleMania. Tuttavia, pare che a SmackDown ci siano stati non pochi problemi nel gestire questi nuovi arrivi; intendiamoci, non è che a Raw stiano utilizzando tutti benissimo, ma pare che se la passino decisamente meglio, e poi io son la reporter di SmackDown, me ne frega qualcosa di Raw? E allora, andiamo avanti.
Parlando dello Shake up, la situazione appare preoccupante: dei nuovi arrivati, colui che se la passa meglio è senza dubbio The Miz, che serve come l’oro e che ormai, oltre a ottimi promo, è in grado di sfornare anche ottimi match, come visto questo martedì contro Jeff Hardy. Per il resto, Jeff Hardy è campione US e cerca di mantenere viva la tradizione della open challenge, ma un infortunio ne sta pregiudicando l’utilizzo (anche se dopo il match dell’altro giorno non si direbbe); anche Samoa Joe se la passa benino, dato che è stato inserito nel MITB ladder match dopo aver sconfitto Daniel Bryan; anche Asuka viene spesso utilizzata negli show settimanali essendo la sfidante al titolo femminile, anche se la gestione del feud con Carmella fa storcere il naso a molti. La situazione da qui precipita: Big Cass licenziato, i The Bar volatilizzati nel nulla,Gallows&Anderson appaiono già spariti dopo il match contro i BB, le Absolution non hanno una storyline, R-Truth . . . vabbè, andiamo avanti. Se si guarda i neo promossi da NXT il quadro appare ancor più desolante: se a Raw McIntyre è stato affiancato a Signor wrestler come Dolph Ziggler, Ember Moon sta avendo qualche occasione di mettersi in mostra e per gli AOP si vocifera di un grande push, a SmackDown i SAnitY hanno fatto tre apparizioni in croce e hanno perso già al primo match, le Iiconics lottano col contagocce e più che heel risultano semplicemente fastidiose, per non parlare di Andrade, il quale dopo qualche squash qua e là è fermo ai box causa infortunio di Sin Cara
Dopo questo triste riepilogo, la conclusione più ovvia sarebbe quella che a SmackDown non siano in grado di gestire tutti gli atleti che hanno a disposizione, che non ci sia spazio per tutti. L’avere un’ora in meno a disposizione a quanto pare conta molto, pur con un roster ridotto: c’è la faida per il titolo WWE, c’è il campione secondario che qualcosa deve fare, c’è il titolo femminile, ci sono i titoli di coppia su cui adesso c’è un minimo d’interesse, seppur dato dall’effetto nostalgia, ed ecco che due ore, un’ora e venti con la pubblicità, son già passate ed è tempo di pensare a settimana prossima
Si può dare anche la colpa alla sfiga, perché vai a sapere che Big Cass se ne andava a spaccare i cessi o che Sin Cara s’infortunava
Tuttavia, la sensazione è che qualcosa di più si poteva fare, perché non ha senso privarsi di gente come Sheamus e Cesaro durante gli show settimanali e sembra una soluzione piuttosto “pigra” quella di tenere ai box Almas finché il suo avversario non torna dall’infortunio
Vi ricordate quando SmackDown Live era appena agli inizi? Raw si era preso il meglio della divisione femminile e SmackDown come ha reagito? Affidandosi a una garanzia come Becky Lynch nel ruolo di prima campionessa, ridando spazio a una heel navigata come Natalya e costruendo una discreta babyface, Naomi, e quella che sarebbe diventata un’ottima heel, Alexa. SmackDown sembra aver sempre saputo fare di necessità virtù per compensare la presunta inferiorità rispetto a Raw, a cominciare dallo star power dei lottatori, dunque sarebbe un peccato se avesse perso questa qualità. Inoltre, SmackDown è uno show di due ore, un’ora e mezza scarsa a conti fatti, ha il pregio che i segmenti noiosi non inficiano poi tanto sulla qualità della puntata, che scorre comunque bene data la minore durata, ma al contempo non può permettersi di sprecare il poco tempo a disposizione in suddetti segmenti
Il tempo è poco e la carne al fuoco tanta. Non so se ci sia un’effettiva soluzione a questo problema, ma io avrei puntato tutto sui nuovi arrivati, anche perché il periodo era favorevole non essendoci nessun “grande” evento fino a SummerSlam
E qui si aggiunge un altro problema, che poi magari problema non è, se vogliamo: WrestleMania ha smesso di essere, o forse non è mai stata, la conclusione ideale dell’anno della WWE. Molti feud che hanno trovato un match a WrestleMania sono continuati per i mesi successivi, uno su tutti il feud per il titolo WWE, dunque è logico che si dia la precedenza alle faide che il pubblico ha imparato a conoscere, ma così facendo i nuovi arrivi che, tradizionalmente, seguono la notte dopo WrestleMania e lo Shake up successivo, vengono per lo più utilizzati per l’effetto sorpresa del momento, ma senza che ci siano veramente dei piani per loro alle spalle
Che poi io magari la faccio anche troppo tragica, perché lo so benissimo che gente come i The Bar, Samoa Joe, Andrade, i SAnitY, sarebbero pronti per un grande feud o per un match titolato domani mattina, non hanno certo bisogno di chissà quale costruzione; se Andrade vincesse il titolo degli Stati Uniti alla prossima open challenge qualcuno si lamenterebbe che la settimana prima non aveva neanche lottato a SmackDown? Probabilmente no
Perciò, diciamo che la situazione attualmente è come stare a un passaggio a livello: tu ci sei abituato, eppure basta che passi un minuto in più perché i dubbi ti assalgano, del tipo che il treno è rimasto bloccato alla stazione e chissà quando si degnerà di partire e liberarti dall’attesa
Tu lo sai che, ritardo o meno, il treno prima o poi passa, ma l’attesa è sempre molto snervante