Intervenuto durante il Busted Open Radio, la leggenda della WWE JBL ha parlato del prossimo PPV della compagnia in Arabia Saudita, soffermandosi sul Crown Jewel debba comunque avvenire, e dell’ipocrisia di chi critica la compagnia.
Perché la WWE dovrebbe andare in Arabia Saudita?
“Basta pensare a posti come la Russia o la Cina, dove c’è un mercato libero, ma ci sono ancora forme di dittatura. Mentre invece cominciano a vedersi dei segnali di cambiamento in Arabia Saudita. Penso che la WWE debba comunque andare, sarebbe un’ottima scelta di marketing per loro, e servirebbe a promuovere il cambiamento verso una maggiore libertà economica per lo stato”.
Chi critica la WWE perché avrà uno show in Arabia Saudita è un ipocrita:
“È ingiusto che la WWE venga criticata per questa scelta. Pensa a ciò che accade nel mondo, non solo in Arabia, ma in molte parti del mondo ci sono violazioni dei diritti umani, ma ciò non ferma la gente da visitare posti come la Cina o la Russia. Anche in America abbiamo grossi problemi sotto questo punto di vista, ma ci continuiamo a lavorare e a fare affari. Certe cose non cambieranno se non vai lì, se non dimostri che un cambiamento è possibile”.
Cosa ne pensa del rifiuto di partire da parte di alcuni talenti della compagnia?
“Capisco chi non ha voglia di partire visto l’accaduto, e sono sicuro che la WWE non forzerà nessuno per costringerlo a partire. Già in altri casi, come gli show in Iraq, ci veniva spiegato che se non avessimo voluto saremmo potuti non partire, che non avrebbe avuto alcun tipo di ripercussione. Penso sia lo stesso in questo caso”.