Ieri il mio esimio collega Sergedge ha parlato di come sono stati costruiti i match dell’ultimo PPV del 2018, TLC, concentrandosi su quelli esclusivi di Raw. Per par condicio, oggi “moi” farà la stesso con i match di SmackDown
E, prima di tutto, sappiate che mi rivolgerò alle autorità per denunciare l’ingiustizia compiuta nei confronti del mio amato show blu: solo quattro match contro i sei di Raw. Ma vi par giusto? Dov’è la parità a questo mondo? Dove?!
Ma procediamo
TLC match for the SmackDown Women’s Championship: Becky Lynch(c.) vs Charlotte Flair vs Asuka. Partiamo dalle note positive, fosse anche solo per il fatto che avremo ben due TLC match, uno per roster (“perfettamente bilanciato”, direbbe un tizio viola dal mento rugoso). Il match si regge sullo star power delle wrestler, che dal punto di vista del lottato sono di gran lunga le tre migliori che il roster blu poteva offrire. La faida in realtà ha avuto diversi punti interrogativi: Becky Lynch è un personaggio molto tifato, che ha dovuto affrontare un infortunio che l’ha costretta a saltare il match contro Ronda Rousey e ne è uscita più over che mai, nonostante ciò la WWE continua ad usarla come heel (o “cool heel” se vogliamo) e i suoi promo sono stati una delle grandi rivelazioni di quest’anno; Charlotte Flair mantiene un atteggiamento in bilico tra i due fronti e forse la WWE aveva paura che non venisse tifata a sufficienza, per questo hanno voluto inserire nel match una beniamina del pubblico come Asuka (e poi perché, diciamocelo, a buttarla in caciara vai sempre sul sicuro. Tolta Asuka, che nel feud si è inserita in ritardo, gli scambi verbali tra Charlotte e Becky sono stati ottimi, perché basati sulla reale storia personale tra le due, che non fanno altro che combattere “con e contro” sin dal loro debutto a NXT. Aggiungiamoci che il finale del match è tutto fuorché certo e che, essendo un Triple threat, non si rischia neanche l’effetto “già visto” dovuto alla presenza di un altro TLC match in card. Feud promosso
Triple threat for the SmackDown Tag Team Championship: The Bar(c.) vs The Usos vs New Day. Quanto ci sarebbe stato bene qui un Ladder match, ma sprechiamo pure questa stipulazione per appendere chitarre ai soffitti, tutto bellissimo. Su questo feud si potrebbe obiettare che magari, dico magari, si sarebbe potuto lasciare uno dei tre spot ai SAnitY, o comunque ad un altro team che non fossero i soliti tre che hanno girato attorno ai titoli per tutto l’anno trascorso. Anche in questo caso ci sono stati un po’ di momenti incerti: gli Usos tirati fuori dal cilindro un po’ a caso, Big Show tirato fuori un po’ a caso. Detto ciò, i match di preparazione prima di TLC non sono stati male e anche coi promo i team hanno cercato di intrattenerci come potevano, anche se la battaglia rap finale è stata sottotono rispetto a quel che mi aspettavo, ma d’altra parte che una qualsiasi “sfida di” su un ring di wrestling non faccia schifo è l’eccezione, non la norma. Feud sufficiente
Chairs Match Randy Orton vs Rey Mysterio. Io odio i Chairs match, ma, dico ma, forse Rey ed Orton potrebbero riuscire a tirar fuori una contesa decente da questa stipulazione, il “ma” è molto grosso, sappiatelo. Premesso ciò, Randy Orton come heel ci ha regalato diverse gioie e questa nuova attitudine di “Fan Favourite Killer” non è male. Feud basilare, molti scontri fisici, molte RKO e 619 outta nowhere e quel sapore di 2005 che in tempo di revival non dovrebbe guastare. Feud più che sufficiente
WWE Championship match: “The New” Daniel Bryan(c.) vs AJ Styles. Ovviamente il turn heel di Bryan ha shoccato tutti; la WWE è riuscita a rendere questo nuovo Bryan un ottimo personaggio, arricchendolo di dettagli di settimana in settimana, di promo in promo, lasciando ad AJ il gioco facile del campione determinato a riprendersi il titolo. In molti, quando Bryan è tornato a lottare, si sono lamentati della sua gestione, dei suoi feud, hanno avuto paura che la WWE non volesse più puntare su di lui e che sarebbe finito nel dimenticatoio. Sicuramente questo Bryan heel non è ciò che i fan si sarebbero aspettati, visto che molti lo davano come vincitore della Rumble e campione a WrestleMania, ma direi che non dobbiamo lamentarci di quel che abbiamo ottenuto, perché l’ex Yes man ci sta donando sempre ottime performance, sia sul quadrato che al microfono. E se questo fosse l’ultimo incontro di Styles per il titolo, prima di rimanere fuori dal giro titolato per un po’, direi che sarebbe un’ottima uscita di scena. Feud promosso
E adesso, visto che io sono per la par condicio, due paroline sugli altri due feud attualmente in corso a SmackDown, fosse mai che uno di questi match non finisca nel pre-show:
Shinsuke Nakamura vs Rusev. Finalmente il buon Nakamura ottiene uno sfidante al suo titolo, uno sfidante fresco di turn (circa) e che, nonostante non riceva più lo spazio televisivo dei tempi del Rusev Day, rimane comunque molto tifato. Candidato a Kick-off match. Feud ancora invalutabile
Jeff Hardy vs Samoa Joe. Quasi sicuramente non vedremo il match a TLC, ma la faida proseguirà. Devo ammettere che questo fare da “moralizzatore” di Joe mi piace: prima se l’è presa con AJ Styles per aver abbandonato la sua famiglia, ora se la prende con Hardy perché ha scoperto che ha fatto uso di TROKA, pardon, di sostanza alcoliche. Credo che in futuro Joe potrà regalarci altri segmenti coinvolgenti e vagamente inquietanti (in fondo anche il buon Gieffo ha dei pargoli), mentre da parte di Jeff credo ci sia tutta l’intenzione di raccontare ancora una buona storia e dimostrare che ha ancora molto da dare a questo business. Feud interessante
Tirando le somme, SmackDown è riuscito ad arrivare a TLC con una card molto interessante, con il Triple threat femminile e lo scontro Bryan-Styles entrambi molto attesi e con altri due match di cartello sicuramente interessanti come Orton-Mysterio e il match per i titoli di coppia. Sembra che, a differenza di Raw, le faide siano meglio gestite e l’interesse più alto, ma ricordiamoci che la cosa più importante sarà regalare al pubblico dei bei match, in modo da chiudere l’anno degnamente e ripartire alla grande in vista della Royal Rumble 2019.