“C’è un problema nel wrestling. Si, credo che il movimento femminile sia in grande crescita ma quando le donne sono nel main event e hanno gli spazi migliori della card, c’è sicuramente un problema”
Queste sono le parole pronunciate da Road Warrior Animal qualche giorno fa. Ovviamente le polemiche non sono mancate, così come le risposte al vetriolo di una certa “The Man”; qualcuno ha affermato che il wrestling femminile non potrà mai essere equiparato a quello maschile, perciò in fondo Animal ha ragione; qualcun altro ha detto che, forse, quelle parole potevano essere lette in modo diverso, ossia come una denuncia riguardo l’incapacità della WWE di proporre dei top name maschili convincenti nei loro show, dovendo ripiegare quindi sulle donne. Moi, nel mio piccolo, vorrei proporvi un’altra visione delle cose
La WWE sta spingendo molto sulle donne da un po’ di tempo a questa parte, su ciò siamo d’accordo, nessuno lo nega, ma il fatto è che la WWE sta facendo né più né meno quello che ha sempre fatto: sceglie un prodotto su cui puntare più di altri e spinge su quello. A noi, spettatori, non resta che adeguarci
Qual è la differenza nel proporre costantemente Ronda Rousey nel main event di Raw rispetto a un proporre sempre un Roman Reigns o un Braun Strowman? Che differenza c’è tra la streak d’imbattibilità di Asuka e i più di 365 giorni di regno di AJ Styles? La divisione femminile, anzi, alcuni specifici nomi della divisione in particolare, rappresenta solo l’ultimo prodotto che la WWE ha deciso di mettere in promozione al momento; perché i main event femminili non saranno sempre la norma, sappiatelo
Non sto negando che dietro la scelta di riscoprirsi tutti femministi ci sia un lato economico. Ma perché si dice che le donne stanno rubando spazio agli uomini, invece di dire “quell’atleta sta rubando spazio a qualcuno di più meritevole”? Ad esempio, come con le critiche che sono state rivolte lungamente a Roman Reigns
Che poi, “le donne”, termine terribilmente generico e semplicistico, stanno realmente rubando spazio a qualcuno più meritevole di loro?
Dare una risposta generale è difficile, ma ci si può provare. A SmackDown ce la passiamo piuttosto bene, dato che le tre migliori wrestler della divisione militano in questi luoghi, perciò è difficile lamentarsi dei promo di Becky Lynch o della presenza di Charlotte nei main event degli show; tuttavia, se mi proponessero un tag team match tra le Iiconics e Lana&Naomi, con tutto il bene che posso volere loro, e mi lasciassero fuori dalla card un AJ Styles, i The Bar, Nakamura et similia, non mi riterrei soddisfatta. Comprendo chi si lamenta di vedere Ronda Rousey e Natalya contro Nia Jax e Tamina, perché sa che il livello di lottato sarà inferiore rispetto a quel che potrebbero dare altri performer tenuti ai box, ma mi piacerebbe che questo fosse un discorso che trascende il genere e si concentra invece sul lato wrestling che tutti noi amiamo
Se ci siamo lamentati che Roman Reigns campione Universal toglierebbe spazio a gente che saprebbe regalarci match a cinque stelle, perché non ci lamentiamo del fatto che è stato dato il titolo femminile a una rookie (nel vero senso della parola) che ha debuttato da meno di un anno e che ha ancora tanta strada da fare, invece di lanciarci in un generico “le donne tolgono spazio agli uomini”?
Non si levano voci sul fatto che Sasha Banks non veda titoli da un anno e mezzo e che invece Nia Jax sia in lizza per il Women’s Championship da mesi, ma si preferisce fare polemica se sia giusto o meno che sia un match femminile a chiudere uno show. Se Lana ottiene una title shot contro Naomi, tutti si lamentano di come vengano date possibilità ad un’incapace, ma se quella stessa title shot chiude una puntata di SmackDown come main event il problema non diventa più il livello delle atlete coinvolte, ma la collocazione del match nella card.
Il succo del discorso, per me, è tutto qui
La WWE ha sempre scelto da sola gli atleti su cui puntare, generalizzare il discorso in un “donne contro uomini” non risolve il problema
Si dice che nei match femminili il livello di lottato sia basso? Può darsi, ma spostando questo discorso al maschile c’è da dire che non sempre il main event era quello con la qualità di lottato migliore, così come non è detto che un AJ Styles tiri sempre fuori un match da ricordare, non perché non ne è in grado, ma perché giustamente si tratta di una puntata settimanale di uno show e non è che tutti gli incontri possono essere al livello di una WrestleMania.
Si dice che ci siano poche grandi atlete in WWE. Ma quanti lottatori attivi ci sono nel main roster? Più di ottanta. Quanti di loro sono effettivamente “top name”, wrestler in grado di tirar fuori i famosi “match a cinque stelle”? Uno su cinque? Sei? Sette? E quante sono le atlete presenti nel main roster? Venticinque. Secondo me, in proporzione, non ci si discosta più di tanto dal livello dei colleghi maschi.
Si dice che la WWE stia “caricando” troppo certi personaggi, ad esempio facendo fare di tutto a Becky Lynch, non ultimo il farla sfidare John Cena a muso duro. Anche qui, c’è differenza con il trattamento che in precedenza è stato riservato a tanti wrestler uomini che si trovavano sulla cresta dell’onda? Se troviamo la cosa esagerata, è perché non riteniamo Becky Lynch meritevole di tutto questo, o non la riteniamo meritevole “in quanto donna”?
Perché se nel main event di SmackDown ci fossero i campioni di coppia, che magari sono uber over e stanno portando avanti un grande feud, nessuno parla di come la divisione tag team stia rubando spazio ai wrestler singoli, ma questi stessi discorsi devono puntualmente saltar fuori quando si tratta di donne, preoccupandosi che “tolgano spazio agli uomini”? Perché Road Warrior Animal non dice che se nel main event ci sono sempre i campioni di coppia invece che il campione WWE “c’è qualcosa che non va”?
Non pretenderò mai che in WWE la distinzione tra categorie scompaia, che si sdoganino i match intergender e che un domani nel main event di WrestleMania avremo Charlotte contro AJ Styles; non sono questi concetti propri della WWE, di come intendono il wrestling, della cultura che propongono, questo no, non lo pretendo, non credo neanche che potrebbe funzionare.
Mi piacerebbe solo che, se nel main event di Raw ci fosse Ronda Rousey, nessuno si preoccupasse che “potrebbe voler dire che la WWE non riesce a creare dei main eventer maschi per cui fare il tifo”. Davvero qualcuno crede che un po’ di spazio in più alle donne possa svilire a tal punto la categoria maschile?
Ragazzi, un po’ d’autostima in più, per cortesia.