Popolo di Zona Wrestling!
Benvenuti ad un nuovo report di Monday Night Raw. Io sono Paolo Palermo e il nostro amato show rosso trasmette dalla suggestiva cornice del Madison Square Garden per quella che è l’ultima puntata prima di Night of Champions questo weekend. Il menù è assai ricco: “Stone Cold” Steve Austin farà da moderatore durante la firma del contratto valido per lo Universal Championship Match fra Seth Rollins e Braun Strowman. Di più: Becky Lynch e Charlotte Flair uniranno le proprie forze per sfidare Sasha Banks e Bayley in un Tag Team Match; scopriremo anche il primo finalista del King of the Ring per quanto riguarda il tabellone di Raw. Insomma, tanta carne al fuoco.
Cominciamo?
SI ROMPONO I VETRI AL GARDEN!
Pop clamoroso per “Stone Cold” Steve Austin ad aprire la puntata. Il “Texas Rattlesnake” si prende un attimo per ricordare alcuni dei suoi momenti leggendari al Madison Square Garden, come la prima Stunner rifilata a Vince McMahon. Il ring però è già apparecchiato per la firma del contratto fra Braun Strowman e Seth Rollins, che compiono i rispettivi ingressi. Seth parla per primo e dice che sarà il miglior wrestler sulla terra anche dopo Night of Champion. Strowman risponde dicendo che nonostante gli piaccia essere campione di coppia con Rollins, strapperà una pagina dal manuale di “Stone Cold” e promette all’Architetto di aprire una lattina di calci nel culo prima di fargli assaggiare… these hands. Entrambi i lottatori firmano.
A interrompere questo momento di sana competizione sportiva arrivano AJ Styles e il resto dell’OC: il Fenomenale insulta Austin e il pubblico senza fare preferenze; “Stone Cold” gli intima il silenzio prima di ricordargli che tutto il Garden gli sta cantando che è uno stronzo. Seth e Braun attaccano poco dopo e si liberano di Anderson e Gallows. Sul ring rimane il solo Styles con Austin, che lo coglie di sorpresa e lo stende con la Stunner al centro del quadrato: trash talking a gogò e la consapevolezza che AJ Styles ha appena subito una Stunner da “Stone Cold” Steve Austin in WWE, al Madison Square Garden. Chi l’avrebbe mai detto, qualche anno fa?
Styles deve però recuperare in fretta, perché il match che lo vedrà contrapposto a Cedric Alexander è il prossimo!
1) Single match: AJ Styles vs Cedric Alexander (3 / 5)
Il titolo degli Stati Uniti non è in palio. Alexander cerca fin da subito di vendicare l’attacco subito settimana scorsa proprio da Styles, quindi parte forte e connette poco più avanti il suo Back Handspring Kick. Il Fenomenale patisce i voli di Cedric e lo aspetta al varco per attaccargli la spalla infortunata: l’offensiva di AJ è misurata ed efficace, ma l’incredibile Alexander trova comunque il modo di connettere la sua Michinoku Driver per il conto di due. Contromossa dopo contromossa, si arriva ad un Enzeguiri dell’ex Cruiserweight Champion… ma Karl Anderson attacca Cedric alle spalle, facendo scattare la squalifica.
Winner: Cedric Alexander via DQ.
Si aggiunge anche Gallows alla festa; per Cedric è un impietoso tre contro uno… ma accorrono i Viking Raiders! Erik e Ivar sono qui: i due mastini si precipitano sul ring e fanno piazza pulita dell’OC, connettendo la Viking Experience sul povero Anderson e mostrando la propria silenziosa (e rabbiosa) solidarietà ad Alexander, che sembra apprezzare.
Nel backstage, intanto, Sasha Banks e Bayley promettono di portare la loro fortissima connessione sul ring per sconfiggere Charlotte e Becky Lynch questa sera. L’irlandese e la Regina si stanno preparando silenziosamente, con Becky che non toglie gli occhi di dosso alla rivale di sempre. Com’è che si diceva, però? “Il nemico del mio nemico è mio amico”…?
[Dopo un promo riguardante i progressi della fondazione intitolata a Conor The Crusher con la partecipazione di Roman Reigns, che fa anche una comparsata sullo stage per parlare della propria esperienza e presentarci degli adorabili, piccoli guerrieri che hanno combattuto/stanno combattendo contro il cancro, siamo pronti finalmente per l’attesissimo showdown delle Four Horsewomen.
2) Tag team match: Becky Lynch (c) & Charlotte Flair vs Sasha Banks & Bayley (c) (0 / 5)
Charlotte e Becky fanno capire alle avversarie che sono sulla medesima lunghezza d’onda: prima ancora che il match cominci, le due corrono fuori dal ring per cominciare a scazzottarsi con le altre nei pressi dell’apron. Charlotte si arma di sedia per calmare i bollenti spiriti ed il match può cominciare in totale (?!) serenità. A cominciare sono Sasha e Becky, con quest’ultima che viene isolata per un po’ prima di poter concedere il cambio a Charlotte, che battaglia con Bayley prima di vedersela con Sasha. La Boss ha la meglio per ora; il pubblico è coinvolto. Ritorna Becky e dall’altra parte si chiama dentro Bayley, che colpisce l’irlandese con una Stunner utilizzando le corde come rinforzo. Assolo di Charlotte al momento dell’hot tag, con una serie di manovre che portano all’allaccio della Figure Eight su Sasha: è astuta Bayley a far capitolare Becky sulle altre due, interrompendo la presa. Poco più tardi, Meteora di Sasha su Charlotte al di fuori del ring: la Regina resiste e trova il cambio per Becky, che ne ha per tutte e due le avversarie. Bayley finisce vittima del Legdrop della Lynch e del Moonsault di Charlotte (botchato perché vuole sempre atterrare in piedi ed è alta due metri), ma è soltanto due perché Sasha interviene. Becky si prende allora cura della Boss, intrappolandola nella Dis-arm-her fuori dal ring. Charlotte si fa distrarre e Bayley prova la culla per il conto di due; Natural Selection per la “Nature Girl” e conto di tre ipotecato.
Winners: Becky Lynch & Charlotte via pinfall.
Nel backstage, AJ Styles si lamenta insieme agli altri dell’OC quando viene raggiunto da Bobby Roode e Dolph Ziggler, che gli chiedono di unire le forze dopo averlo preso un po’ in giro. Styles ci pensa qualche secondo… ma accetta.
3) Single match: Rey Mysterio vs Gran Metalik (4 / 5)
Scontro assai succoso fra Rey e la medaglia d’argento del primo Cruiserweight Classic. Partenza a mille orari, con Gran Metalik che resiste molto bene all’esperienza di Rey grazie ad una velocità invidiabile. Rey prova subito la 619, ma Metalik la evita e ottiene il due con una culla. Superkick di Metalik, che poi sfodera un Tope Con Hilo dall’impatto tremendamente stiff. Rey sta bene, ma che paura col replay!
Tornati sul ring, è spettacolo per gli occhi: voli continui da una parte all’altra, coi due che si tengono testa a vicenda. Metalik connette un meraviglioso dropkick con camminata sulle corde annessa; Rey risponde con la sua Sunset Flip Powerbomb. Gran Metalik è confuso adesso e finisce vittima, abbastanza facilmente, della 619 seguita dalla Frog Splash che vale un ritorno con vittoria per Rey. I due si stringono la mano a fine match.
Winner: Rey Mysterio via pinfall.
Gli Street Profits compaiono per creare un po’ di hype sulla card di Clash of Champions; il pubblico sembra adorarli. Noi, invece, ci pappiamo la semifinale del King of the Ring per quanto riguarda il tabellone di Raw… che per la prima volta nella storia del torneo, sarà un Triple Threat Match.
4) King of the Ring Tournament: Samoa Joe vs Baron Corbin vs Ricochet (3,5 / 5)
La fase iniziale dell’incontro, incredibilmente, è dominata dall’uomo più piccolo: Ricochet si dimostra un abile stratega e ingabbia sia Joe che Corbin con la sua rapidità. Una Shooting Star Press in corsa gli vale un due ai danni di Baron, che finisce fuori dal ring. Il Principe del Cielo riserva poi un Suicide Dive a Joe e un Fosbury Flop a Corbin, che reagisce scaraventando Ricochet contro il turnbuckle una volta tornati dalla pubblicità. L’ex Lone Wolf si concentra allora su Joe, che va allo schienamento dopo una Senton ma ottiene un conto di due a causa di Ricochet. L’ex North American Champion incassa poi un Lariat di Corbin e una Scoop Slam di Joe, ma questo non basta a tenerlo giù. Ci prova Corbin con la Deep Six sempre su Ricochet, ma Joe trascina Baron fuori dal ring e lo arpiona nella Coquina Clutch. I due sono all’esterno del quadrato quando Ricochet interrompe la presa con una Shooting Star Press in corsa dall’apron ring: WOW!
Joe e Rico sul ring adesso; tentativo di 630 ribaltato. C’è un’altra Coquina, ma Ricochet connette la Recoil e va di nuovo per la 630… a segno! Prima che Rico possa coprire una volta per tutte Joe, però, Corbin lo trascina fuori e lo getta oltre le barricate, schienando poi Samoa Joe al suo posto e garantendosi un posto in finale. ALL HAIL KING CORBIN!
Winner: Baron Corbin via pinfall.
A questo punto la WWE potrebbe imbastire una finale Corbin-Elias e mandare amorevolmente a cagare tutti. Sarebbe gustoso, ma forza Gable comunque.
5) Single match: Lacey Evans vs Natalya (2 / 5)
Rematch da settimana scorsa. Natalya parte subito aggressiva, ottenendo un conto di due dopo il suo Lariat in rotazione. Tentativo precoce di Sharpshooter dal quale Lacey si libera, ottenendo il controllo del match. Slingshot Elbow per la Sassy Southern Belle, che prova il suo Moonsault poco dopo ma finisce faccia a terra. Questo dà a Nattie il tempo per mettere in piedi un’offensiva: la Sharpshooter arriva poco dopo e costringe Lacey Evans alla resa. Uno a uno e palla al centro.
Winner: Natalya via submission.
FIREFLY FUN HOUSE!
Episodio speciale per noi, che comincia con un Rambling Rabbit su di giri: “Stranger danger”, grida il coniglietto, mentre Bray Wyatt gli chiede cosa c’è che non va. Ha forse visto Steve Austin durante la firma del contratto fra Seth e Braun? Tutti i pupazzi impazziscono a riguardo: anche Abby, Mercy e persino Huskus sono sull’attenti. Bray gli dice di non preoccuparsi, ma ai piedi di Abby c’è un orologio che segna le 3:16… i pupazzi gridano, e Bray sbotta chiedendo loro di fare silenzio, perché nella Fun House si alza la mano prima di parlare. Wyatt prende un martello e colpisce un paio di volte l’orologio, che ora segna le 11:19. “Uno sconosciuto è solo un amico che dobbiamo ancora conoscere”, dice Wyatt, che poi incolpa Seth, Braun e Austin di avere praticamente invocato loro stessi il Demone. L’amicizia è una cosa bella, continua poi Wyatt, ma ai due campioni di coppia non servirà a molto una volta capito dove sono diretti. “Gli amici perdonano, ma il Demone non dimentica mai. Ci vediamo all’inferno”. Yowie wowie!
6) 10-man tag team match: Seth Rollins, Braun Strowman, Cedric Alexander & The Viking Raiders vs AJ Styles, Karl Anderson, Luke Gallows, Dolph Ziggler & Bobby Roode (3,5 / 5)
Match caciara deciso durante la serata per mandarci tutti a casa contenti in vista di Night of Champions. L’inizio è favorevole ai buoni, con Seth che si prende cura di Dolph e lascia un po’ di passerella ai Viking Raiders nella persona di Erik. Al ritorno dalla pausa pubblicitaria, però, è Cedric Alexander ad essere isolato dai cattivi: dopo un breve scambio con Styles, sono Gallows e Roode ad occuparsi del peso leggero, attaccato ripetutamente alla spalla fasciata. Cedric riesce a liberarsi e a chiamare in causa Seth, che ottiene un conto di due dopo la Falcon Arrow su Anderson. Tocca a Strowman, che ne ha per tutti e può già chiudere il match con la Powerslam, ma Roode e Ziggler fanno capitolare Rollins sul Mostro interrompendo così lo schienamento; i due litigano un pochino e Seth finisce nella trappola dei cattivi. Ora è il campione universale ad essere isolato, ma quest’ultimo trova lo spazio per il tag e chiama a raccolta il suo compagno Braun: divergenze appianate e via di distruzione, coi Viking Raiders che prendono il cambio e si occupano del resto degli heel. Ivar connette con una devastante Cannonball mentre sul ring sono Styles e Alexander gli uomini legali: quest’ultimo, incredibilmente, trova la Lumbar Check e porta a casa l’incontro schienando lo United States Champion alle porte di Night of Champions. Sublime.
Winners: Seth Rollins, Braun Strowman, Cedric Alexander & The Viking Raiders via pinfall.
Si unisce al party anche “Stone Cold” Steve Austin, che inaugura un vero e proprio brindisi generale lanciando lattine a tutti gli eroi del giorno. Cedric Alexander sembra sinceramente emozionato: d’altronde, ha appena schienato AJ Styles nel main event di Raw al Madison Square Garden, e adesso sta festeggiando a suon di birra con Steve Austin. Già, chi l’avrebbe mai detto qualche anno fa?
PP