La WWE ha stravolto qualche anno fa il consolidato sistema di revenue derivante dalla vendita dei PPV, creando la sua piattaforma di streaming chiamata WWE Network. Con una mossa molto audace ha deciso di fornire, inclusi nel prezzo, tutti i PPV dell’anno per soli 9,99$, cifra di molto inferiore a quella per il quale venivano venduti i PPV, soprattutto negli Stati Uniti ma anche nel nostro paese.
Una mossa che ha avuto effetti importanti anche sulla programmazione WWE, che si è dotata di vari show secondari come NXT, 205 Live, NXT Uk ed una miriade di originals fuori dal ring. Il tutto è sempre stato accomunato da una costante, pubblicizzata al limite dell’ossessione in tutte le occasioni: il primo mese è gratis.
Una trial gratuita che ha permesso nel tempo di godere “gratuitamente” di tanti PPV a tantissimi spettatori, che si sono avvicinati al “Netflix” della WWE grazie a questo periodo limitato in cui non era necessario pagare. Adesso però sembra che tutto stia per cambiare. A pochi giorni dall’annuncio dell’espansione del pacchetto di contenuti a disposizione della versione gratuita del WWE Network, sembra che sia sparita la possibilità di fruire del mese gratuito, cosa che invece era un tempo la norma per tutti i nuovi abbonati.
La svolta: addio mese gratuito del WWE Network
Chi decide di provare il WWE Network, adesso, dovrà necessariamente pagare subito il primo mese, in anticipo e senza impegno per i mesi successivi. Una decisione di marketing più conservativa rispetto al più permissivo approccio precedente. Riuscirà la WWE a garantire, con i soli contenuti gratuiti garantiti adesso agli utenti free, a convertire nuovi abbonati?
La strategia è molto diversa adesso. Fino ad oggi ci si era ispirati a Netflix, e chi si iscriveva aveva diritto ad un mese di visione gratuita. Dopo questo periodo arrivava il primo addebito, sempre che non si fosse provveduto ad annullare l’abbonamento. In questo modo la WWE riusciva ad ottenere tantissimi spettatori paganti, pur ad un prezzo relativamente alto: la fruizione gratuita per un mese intero.
Adesso invece, in modo simile a quanto fa per esempio Spotify, si chiede all’utente di pagare subito per la versione completa, garantendo un prodotto molto meno interessante a chi sceglie di usare la versione gratuita. Se Spotify offre un utilizzo un po’ limitato della sua app, con sole canzoni casuali su mobile e con la pubblicità su desktop, la WWE offre invece una selezione di show da poter vedere anche gratuitamente, da cui sono esclusi però tutti i programmi di punta del Network. Ad oggi non siamo sicuri che questo servizio gratuito sia grado di garantire un numero sufficiente di nuovi abbonati. Rimane pur vero che adesso chi vorrà vedere un PPV della WWE dovrà necessariamente pagare il primo mese, con i furbetti che dovranno trovare un altro modo per scroccare la visione gratuita degli eventi.
Vedremo se questa scelta della WWE pagherà o se ci saranno altri cambiamenti in futuro, sperando magari che vengano forniti un giorno dei contenuti localizzati in italiano.