Servì a Brock Lesnar un solo anno per raggiungere qualsiasi obbiettivo all’interno della WWE, partendo dal King of the ring, batte tutti i volti della compagnia, da Hogan a The Rock, vince il titolo mondiale e lo tiene stretto tra le sue mani fino a quando l’inaspettato tradimento di Heyman non lo porta a perderlo in favore di Big Show. Una sconfitta non ferma però la sua scalata verso la cima della compagnia, e a febbraio si porta a casa l’ultimo tassello mancante nella sua serie trofei raggiunti: la Royal Rumble. Il suo sfidante? Non Big Show. Il gigante aveva infatti perso il titolo un mese prima contro Kurt Angle a causa di un’interferenza dello stesso Lesnar, che restituisce pan per focaccia ad Heyman facendo perdere al suo nuovo cliente il titolo massimo.

Brock ammira Angle, un vero eroe americano, la determinazione fatta atleta, uno che non conosce la parola riposo. C’è solo un problema: quello che Lesnar sta per affrontare non è l’eroe americano che vinse una medaglia d’oro con il collo rotto, l’uomo puro e da imitare, è cambiato, quello che ha alla vita per lui non è solo un riconoscimento, è una barra da raggiungere per chiunque volesse mettersi tra lui e la storia. Lesnar sta per scoprire che per essere al suo livello ci vuole molto di più che essere un bimbo prodigio.

Notizia flash: il match tra i due viene anticipato a Smackdown. Poco prima che il match cominci Angle annuncia che si, ha accettato di affrontarlo prima del tempo, ma non ha annunciato ancora quale sarà la stipulazione della serata. Nello stupore generale Angle annuncia che Brock dovrà superare Benjamin e Haas prima di potersela vedere con lui. Sicuro che i suoi due gregari possano fermare la bestia, Kurt si tranquillizza, non a lungo però, perché nel giro di pochi minuti Lesnar si libera di entrambi senza sforzarsi nemmeno tanto. Kurt sale sul ring temendo il peggio, cerca di evitare l’ingresso, ma ha promesso di partecipare, e un campione non può permettersi una figura barbina nei match precedenti al Main event di Wrestlemania. Si convince ed entra. I due si studiano nel ring, ma non passa molto prima che il passato non si rifaccia vivo, e Paul Heyman lo attacca alle spalle armato di sedia. Scatta la squalifica, ma Brock sembra non aver sentito minimamente il colpo, si gira verso Paul pronto a disintegrarlo, ma ancora una volta arrivano gli aiuti, il Team Angle al completo lo attacca e lo lascia a terra. Il rematch viene annunciato per la settimana successiva, ma ancora una volta Angle riesce a trovare un escamotage, e mentre tutti sono distratti per un’interferenza si scambia con suo fratello, nascosto fino a quel momento sotto al ring, rendendo la vittoria di Lesnar vana, proprio perché non ottenuta contro il campione. È Stephanie McMahon che decide di fermare Angle in vista del match, e annuncia che Lesnar avrà la sua chance a Wrestlemania, e per prevenire un altro degli scherzetti di Angle, nel caso qualcuno avesse la malaugurata idea di intervenire, allora il titolo passerà di mano automaticamente.

Kurt teme Brock? È davvero la minaccia più grande che abbia mai affrontato o riuscirà a batterlo una volta per tutte?

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