Ospite del podcast di Conrad Thompson, Eric Bischoff è stato interpellato sul debutto di Ultimate Warrior in WCW nel 1998. L’ex leader della compagnia dei Warner ha svelato un po’ di dettagli su quelle che sono state le contrattazioni per far sì che il celebre ex wrestler WWF debuttasse ad Atlanta. Ne esce fuori un ritratto molto particolare, di un uomo molto entusiasta di se stesso e del suo personaggio, ma anche tanto fuori dal mondo.

Le dichiarazioni di Bischoff nel podcast

Avemmo un primo incontro di circa 3 ore. Lui parlò per due ore e un quarto. Sono rimasto impressionato dalla sua passione e dal suo entusiasmo. Era convinto di poter avere una influenza forte sui ragazzi, vedeva se stesso nei film, nei fumetti, nei gadget, nei cartoni animati. Aveva una idea precisa del merchandising che avrebbe voluto creare, il suo mondo era per lui il mondo reale. Ma la maggior parte di queste cose erano irrealizzabili, lui stesso ha faticato a venire ai patti con chi poteva dargli una mano. La sensazione che ti dava era che fosse fuori dal mondo. Non si vedeva come uomo ma come personaggio, non vedeva altro nella sua vita“.

FONTEWrestling News
Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.