Può un wrestler preparato e con grandi capacità ritrovarsi a navigare per anni nelle indy senza che nessuno lo voglia? La parabola di Davey Boy Smith Jr parla proprio di questo. Di un atleta con grandi capacità tecnico-atletiche, con una bella preparazione, che però si vede poco considerato dal wrestling che conta in America. Ha trovato la sua isola felice nel Giappone, ma più volte ha dichiarato di essere pronto ad uno stint di peso nelle major di maggior riferimento in Occidente.
Ci pensavo dopo averlo visto al Bloodsport. Ha battuto Josh Alexander e conquistato la terza vittoria in tre edizioni dello show. Un ruolino impressionante, come solo impressionanti le prestazioni in MLW, NJPW e NOAH. Sì, insomma, non è uno che è rimasto con le mani in mano. Anzi, ha saputo ritagliarsi uno spazio importante, tanto da aver vinto titoli di coppia un po’ ovunque. E anche in singolo non è male, pecca un poco nella mic skill ma per il resto è un ragazzo affidabile e diligente.
Ha sulle spalle un nome importante e certi vizi collegati al padre. Ha sempre riferito che la mancata chiamata da parte di alcune compagnie sia dovuta proprio al peso degli sbagli di Davey Boy Smith, noto come British Bulldog. Come se si potessero trasmettere e fossero un marchio infamante. La WWE ha pensato a lui più volte ed egli stesso si è dimostrato interessato a tornarvi. Ma non se n’è mai fatto nulla, è un “pezzo d’antiquariato” dicono. Anche la AEW sembrava pronta a dargli un posto, grazie ai buoni uffici degli ex tag team partner Lance Archer e Brian Pillman Jr. Ma ancora nulla, per ora.
Una soluzione sembra possa essere NXT UK. Nelle intenzioni della WWE c’è quella di ricreare un po’ di magia dei vecchi tempi e di renderlo una star del brand. Spero per lui che le cose possano andare per il meglio, se lo merita dopo tantissima gavetta.