NXT durante l’ultima settimana è ripartito col botto, con tanti annunci, tra i quali il ritorno del Dusty Rhodes Tag Team Classic (DRTTC per gli amici, sì, mi manca la ATGMBR), il ritorno in azione di wrestler come Karrion Kross e Mercedes Martinez, una capatina dei Lucha House Party, ma anche l’assegnazione degli award di NXT. E dato che da qualche mese ho cominciato a occuparmi di questo show, vorrei spendere due parole sugli award del 2020.

Tag Team dell’anno: Undisputed Era. Purtroppo la UE vince sostanzialmente per mancanza di avversari, dato che la categoria tag team di NXT è stata spesso criticata quest’anno per non essere all’altezza delle altre categorie, dopo averci regalato tante gioie negli anni passati. Brevemente gli altri team o hanno avuto vita breve (come i Broserweight, anche se non per colpa loro) o il loro momento di gloria è durato troppo poco (vedasi i Breezango o l’Imperium). Tuttavia verso metà anno abbiamo assistito ad un buon implemento della categoria, che negli ultimi mesi ha lanciato segnali davvero incoraggianti, perciò speriamo che nel 2021 gli UE faticheranno un po’ di più ad aggiudicarsi il premio.

Rivalità dell’anno: Adam Cole vs Path McAfee. Vero è che in occasione dei War Games si è deciso di lanciare la stable di McAfee,che ha ridato linfa alla rivalità tra lui e Cole, vero anche che NXT UK è difficilmente giudicabile dal momento che lo show è rimasto fermo al box per mesi. Detto ciò, io forse avrei dato il premio a Damian Priest vs Gargano, dato che in generale la loro rivalità mi ha divertito di più e che alla fine della fiera McAfee ha solo due match all’attivo. Priest e Gargano hanno raccontato una storia lunga molti mesi, hanno regalato prestazioni che mi hanno piacevolmente sorpresa e soprattutto hanno dato vita a colpi di scena a cui non pensavo, dato che dopo la sua sconfitta a TakeOver XXXI davo Gargano sostanzialmente come finito ad NXT. Award che però, nel complesso, ci sta.

Breakout Star dell’anno: Shotzi Blackheart. Se parliamo di bravura sul ring, al fianco di nomi

come Dragunov, Escobar o Tatcher, Shotzi non regge il confronto. Ma nonostante le pure performance sul quadrato, è innegabile che Shotzi si sia prepotentemente fatta strada nei cuori dei fan, vuoi anche solo per la sua entrata (siamo gente semplice, i carrarmati piacciono, avrebbe avuto lo stesso effetto cavalcando un T-Rex gonfiabile). Partita un po’ in sordina, anche se l’eliminazione di Shayna Baszler mi porta a pensare che qualche piano per lei già ci fosse, Shotzi ha conquistato sempre più spazio, fino a “condurre” Halloween Havoc e ad avere la sua grande rivalità contro Candice LeRae, che tra parentesi non comprendo perché sia stata esclusa dalle rivalità dell’anno. Scelta di cuore, anche se visti i nomi coinvolti ognuno di loro avrebbe potuto vincere per un motivo o per un altro.

Star del futuro dell’anno: Austin Theory. E qua si rischia di confondersi con la categoria sopracitata. Come va interpretato questo voto? Come un “vedo del potenziale”? Se è così, personalmente sono rimasta più piacevolmente colpita da wrestler come Jake Atlas o Aofie Valkyrie (anche se NXT UK soffre del malus citato prima); tuttavia Theory è colui che più si è messo in mostra, arrivando anche a prendere parte a qualche episodio di Raw come discepolo di Seth Rollins e concludendo l’anno aggiungendosi alla stable di Gargano, traguardi che gli hanno permesso di vincere l’award anche a discapito di chi, come Leon Ruff, è arrivato addirittura a vincere il North American Championship. Non la mia prima scelta, ma ne comprendo le motivazioni.

Evento dell’anno: NXT TakeOver: Wargames IV. E qui ammetto di avere grandi, grandissimi problemi di memoria, dato che faccio una gran confusione trai vari eventi. Anyway, personalmente ricordo di aver accolto TakeOver 31 con grande gioia, dopo il deludente (deludente per gli standard di NXT si intende) TakeOver 30, quindi proprio per questo avrei assegnato il premio a TakeOver 31. Anche Halloween Havoc, sebbene non fosse un vero e proprio Special Event, è stato una piacevole sorpresa in cui la “gimmick” dell’evento è stata molto ben sfruttata. Aiutatemi voi: siete d’accordo con questo award?

Match dell’anno: Finn Bàlor vs Kyle O’Reilly a NXT TakeOver 31. In questa categoria i match in gara sono stati talmente tanti che quasi dispiace dover assegnare il premio ad un unico match. Qui, come nella categoria precedente, il malus di NXT UK non sussiste. Proprio per questo, il mio cuore va a Walter vs Ilja Dragunov, come l’anno scorso andò a Walter vs Tyler Bate. Ma Bàlor e O’Reilly sarebbero stati probabilmente la mia seconda scelta, perciò va bene così. Ricordo con piacere che Walter e Ilja Dragunov hanno anche loro una lunga tradizione di scontri svoltisi negli anni in varie federazioni, alcuni dei quali sono reperibili sul WWE Network, perciò per chi fosse abbonato consiglio caldamente di recuperarli.

Wrestler maschile dell’anno: Adam Cole. Nonostante non sia più campione di NXT, Cole ha comunque mantenuto la cintura per tutta la prima metà del 2020, arrivando a quasi 400 giorni di regno complessivi, inoltre i successivi non hanno potuto reggere il confronto, dal momento che il regno di Keith Lee è durato meno di due mesi e quello di Karrion Kross quattro giorni; vedremo come proseguirà invece il regno di Bàlor, che già ha dovuto subire uno stop. Dopo la perdita del titolo Cole non è poi certo rimasto con le mani in mano, proseguendo la sua faida con Path McAfee che è stata addirittura votata come feud dell’anno. Io sono dell’idea che se NXT UK non si fosse fermato Walter sarebbe stato il wrestler ideale a cui assegnare il premio (638 giorni di regno, #STACCE), ma con i se e con i ma non si vincono le guerre (e gli awards). Essendo stato l’unico wrestler tra i candidati realmente costante (e presente negli show) per tutto il 2020, trovo sia stato giusto riconoscere a Cole questo premio per il secondo anno di fila.

Wrestler femminile dell’anno: Io Shirai. Premio più che meritato, meritatissimo, per Io Shirai, la quale si è ritrovata ad iniziare il suo regno da campionessa in un modo inaspettato: Io non ha vinto la cintura in seguito ad una faida in singolo, ma in un Triple threat tra la campionessa Charlotte Flair e la rientrante Rhea Ripley. Già molti si aspettavano che Rhea avrebbe avuto la sua rivincita in singolo contro Charlotte, poi l’ex campionessa è sparita dalla circolazione dopo aver perso la cintura e Rhea ha momentaneamente deciso di mettere da parte la rincorsa alla cintura per lanciarsi in altre faide. Il regno di Io Shirai dunque sembrava un ripiego, o quantomeno un cambio di rotta diverso da ciò che i fan si aspettavano. Ma in ogni caso, la Shirai ha costruito un regno di mese in mese sempre più solido, difendendo la cintura in moltissime occasioni, sconfiggendo ogni avversaria, combattendo quasi sempre in inferiorità numerica, arrivando ad eguagliare l’aura di imbattibilità dell’ex campionessa Shayna Baszler e avvicinandosi per certi versi al regno del dominio di Asuka. Io ha poi chiuso l’anno in bellezza sconfiggendo anche Rhea Ripley, ma la lista di sfidanti non si ferma dato che nomi come Toni Storm ed Ember Moon scalpitano per una chance titolata. Per tutti i suoi meriti, per la grandezza dei match disputati, per le numerose avversarie sconfitte e ancora da sconfiggere, Io Shirai merita appieno non solo l’award come lottatrice dell’anno, ma anche come wrestler “uber-gender” dell’anno, più del suo collega Adam Cole. Brava WWE, brava.

Celeste "Ysmsc", infesta ZonaWrestling ormai da sette anni e da cinque si ritiene esperta di wrestling per il semplice fatto di praticarlo lei stessa. Avendo ricoperto quasi ogni ruolo all'interno del sito, attualmente di occupa si NXT e, quando arriva il bonifico su PayPal, partecipa al ZW Radio Show