Finn Balor è un modello per molti ragazzi, ma quando era un ragazzino, non era diverso da tutti quei giovani che lo sostengono oggi, perché anche lui aveva i suoi eroi che voleva emulare.
Cosa ha dichiarato sul suo eroe d’infanzia
“Il mio eroe era mio padre. Originario dell’Irlanda degli anni ’80, un Paese molto svantaggiato, eravamo una famiglia della classe operaia, visto quanto duramente lavorava ogni giorno per provvedere ai suoi cinque figli, alcune settimane non lo vedevamo perché faceva i doppi turni, e quando tornava a casa dal lavoro eravamo già a letto. Quando mi alzavo, lui era già tornato a lavoro. Penso che, per tutto ciò che ha fatto per me ma soprattutto per la sua famiglia, il mio eroe è stato mio padre”.
Riguardo all’ambiente di lavoro
Qualche giorno fa, Raw ha ospitato la Legend’s Night, che ha visto la partecipazione di numerosi Hall of Famers e di quelli futuri. A Balor è stato chiesto se ci sono state interazioni con le leggende che gli sono rimaste impresse. Le sue parole:
“No, ma ho l’impressione che sia stata una notte bellissima con tutte le leggende nel backstage. Mi sento molto fortunato ad aver lavorato a stretto contatto con alcuni dei miei eroi di infanzia. Ovviamente, ho lavorato a stretto contatto con Triple H per molti anni qui a NXT e naturalmente con William Regal”, ha dichiarato Balor. “Poi, più di recente, nella seconda esperienza con lo show giallo, con Shawn Michaels che è fortemente coinvolto dietro le quinte. Quindi, conoscendolo e imparando da lui, ho appreso molto, capendo come girano le cose nella direzione giusta”.
“È sempre molto surreale lavorare con questi uomini che hai idolatrato guardandoli da casa, comprando le loro magliette e le action figures. Mi sento molto fortunato ad avere questo tipo di ambiente qui a NXT”.