Nonostante sia rimasto per un po’ in bilico, il match tra McIntyre e Goldberg alla Royal Rumble si farà. La WWE avrà imparato dagli errori del passato riguardo i ritorni di Da Man? O comunque vada sarà un disastro? Parliamone nell’editoriale odierno.
Ripensiamo un attimo ai recenti match avuti dall’Hall of Famer contro wrestler a tempo pieno con un titolo mondiale di mezzo. Il primo esempio ce lo dà il feud con Owens, in cui l’attuale sfidante al titolo Universale perse in ventidue secondi. Ricordo molte critiche per questa scelta, ma del passato recente dell’ex WCW lo considero tra le macchie meno gravi. Pur dispiaciuto nel non vedere il canadese arrivare campione a Wrestlemania, il suo personaggio in chiave mark non era un gran ché, il classico heel WWE che vince grazie a interventi esterni. In quel caso l’intervento è arrivato ai suoi danni, perché fu distratto da Jericho. Tra l’intromissione di Y2J e il grande starpower di Goldberg la sconfitta di Owens non è stata così dolorosa, la sua flessione negli anni successivi non è dipesa da questo episodio. Detto questo, è pur sempre un caso in cui un fulltimer sia stato messo da parte nel periodo più importante dell’anno, quindi capisco bene le critiche.
Ben peggiore è stata la rivalità contro The Fiend, il quale sembrava inarrestabile ed invece ha perso in modo netto contro Goldberg. Proprio perché a differenza di Owens la gimmick di Wyatt aveva (e ha ancora) un elevatissimo star power e quell’episodio ha rischiato fortemente di bruciare il personaggio. Poi è arrivato il Firefly Fun House match contro Cena a Wrestlemania e altre vittorie che gli hanno reso giustizia, facendo quasi dimenticare l’incontro a Super ShowDown. Tra l’altro fatto il danno sarebbe bastato poco per proteggere The Fiend, magari sottolineando che la sua forza sia nella paura dell’avversario e Goldberg non ne abbia avuta, o che è nella sete di vendetta e contro Da Man non c’erano precedenti.
Arriviamo poi al match contro Strowman. Come sappiamo l’incontro non era previsto, Braun ha sostituito Reigns riuscendo a battere l’ex WCW e in modo netto e rapido si è laureato campione del mondo per la prima volta. Quindi questo è un caso in cui dobbiamo fare i complimenti alla WWE e a Bill per aver aiutato un wrestler in rampa di lancio? Non ne sarei così sicuro. L’aver battuto Goldberg non gli ha fatto aumentare di nulla lo status, ha pure perso il titolo contro The Fiend dopo qualche mese ed è finito a fare match a caso a Raw Underground, ha partecipato a feud palesemente solo per far numero e attualmente è fuori dalle scene. Strowman oggi ha lo stesso starpower di allora ed è usato come tappabuchi come già in passato.
Eccoci al match contro McIntyre, che vedo negativo qualunque sia l’esito. È partito malissimo con Goldberg che accusa lo scozzese di aver mancato di rispetto alle leggende quando non ha detto nulla di male, anzi. Il fatto che poi se la sia presa con Drew e non contro Orton fa quasi passare Da Man come l’heel della situazione, perché dà proprio l’impressione di aver usato la scusa del rispetto per prendersi un match titolato. Alla WWE va bene che non ci sia il pubblico, dato che fischierebbe l’ex WCW per tutto il tempo.
Qualora vinca l’incontro lo scozzese non ricaverà molto, così come è stato per Strowman. Se perderà credo che non sarebbe una battuta d’arresto così pesante, si riprenderebbe, ma nel contesto generale sarebbe l’ennesimo brutto messaggio che la WWE stessa manda al pubblico e anche all’intero roster. Senza contare che poi ci ritroveremo Goldberg campione fino a Wrestlemania che magari darà un nuovo job inutile come per Strowman. Insomma, parafrasando il detto, comunque vada sarà un insuccesso. Speriamo nel male minore.
Sergedge – EH4L