Uno dei wrestler WCW che ebbe maggiore successo fu Norman Smiley. Sì, sembra incredibile, ma un wrestler che poco mostrava sul ring riusciva a catalizzare l’attenzione di tantissimi fan con un atteggiamento chiaramente comedy, utilizzabile in diversi contesti. A questo aggiungeteci anche ben tre titoli hardcore vinti ed una serie di storyline con uno spazio ben definito sia a Nitro che a Thunder (e persino in ppv).

Pensate la stranezza, però. Tra la fine degli anni 80′ e l’inizio degli anni ’90 Norman Anthony Smiley era diventato un idolo del wrestling messicano. Lottava in CMLL ed era molto amato. Ma com’è possibile? Dean Malenko, il cui padre Boris è stato il primo insegnante di wrestling di Smiley, ha spiegato: “Era un purista. Un ragazzo molto fortunato, aveva delle doti straordinarie per eccellere nelle prese e nel wrestling al tappeto“. Il secondo insegnante è stato nientemeno che Karl Gotch, una istituzione del wrestling e del grappling. Aveva ricevuto tutte le basi per essere un atleta di primo piano, riconosciuto in tutto il mondo.

Uno dei più bravi wrestler tecnici io abbia mai incontrato” ha spiegato William Regal qualche anno fa. C’era però un ma abbastanza grosso. Per quanto fosse bravo, Smiley non entrava facilmente in contatto col pubblico americano. Quello messicano, più attento, gli tributava gli onori per le sue qualità sul ring. Quello americano volevano una faccia, una mossa, un po’ di passa che ornasse la torta. E Norman prende spunto da Dusty Rhodes, dalle sue caratteristiche e dal suo grado di spettacolarizzazione di un personaggio. Da qui avviene un lento scivolamento verso un tipo di wrestling più macchiettistico, più facile e leggero di quello tecnico.

Dopo un breve passaggio in ECW, lo si vede in WCW. Non va subito bene, Bischoff non sa che farne in realtà. Lo ha preso con un gruppo di wrestler messicani giusto per attirarsi le simpatie dei latinos. Passa un anno a fare poco o nulla. Ad inizio 1999 si ripresenta come heel: non ha praticamente senso, ma gli permette di essere un poco riconosciuto dal pubblico.

Quando a fine anno arrivano Russo e Ferrara, cambia tutto. I due lo ripropongono da face, lo includono nel giro del wrestling hardcore e esasperano il suo lato macchiettistico, creando un contrasto perfetto tra quello che rappresenta come personaggio e il tipo di wrestling che va a fare. Nascono così delle belle e comiche faide con Brian Knobs, Meng e Terry Funk che gli portano in dote ben tre titoli consecutivi di categoria. I suoi match sono un misto di comicità e assurdità che funzionavano bene per smorzare la serietà del programma settimanale.

Oggi Smiley fa l’allenatore al Performance Center della WWE. Aiuta soprattutto i ragazzi e le ragazze di NXT a migliorarsi sul ring. Interpellato sul perché non abbia mai pensato di tornare ad un wrestling più serio che gli consentisse di puntare ad un titolo mondiale (vinto solo in CMLL) ha risposto: “Non ci ho mai pensato. Ho sempre pensato che avrei voluto girare il mondo e divertirmi. Mi sono divertito. Sono felice di quello che ho fatto“.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.