E anche Elimination Chamber 2021 coi suoi match, belli e/o brutti, è stato consegnato agli archivi, segno che manca sempre meno a Wrestlemania 37. Ma, senza andare troppo lontano, cosa ha comportato effettivamente quanto visto domenica per lo show blu?

L’Elimination Chamber Match, innanzitutto, ci ha consegnato uno sfidante a “km 0” per il Tribal Chief, ma, come oramai saprete, non un avversario qualunque ma comunque di alto livello, insomma, si sta sempre parlando di Daniel Bryan che ha fatto il suo compitino e la sua presenza rendendo quantomeno guardabile il suo angle (perchè di match non si può parlare) con Roman Reigns, che, come da copione, è ancora campione e lo sarà sicuramente anche per lo Showcase of the Immortal dove il samoano poi incontrerà Edge e proprio per questo lo vedremo, con molta probabilità, con più frequenza nello show del venerdì. Prima novità post EC

E Bryan invece? L’ex Yes Man non ha certamente bisogno di una corsa al titolo per rendere grandioso ciò che sta facendo ma mi auguro comunque che possa avere comunque un altro momento di gloria, magari perseguendo (senza successo) il titolo Universale per un’altro pò, quasi sicuramente fino a Fastlane; credo sia questa la strada già “segnata” anche se impazzirei nel vedere nuovamente Bryan vs The Miz per il titolo WWE, in fondo, a parte per i due roster differenti (che tanto ormai contano poco e niente), la storia è già quasi tutta scritta così come sarebbe un Reigns vs Rollins post Wrestlemania (sono troppo oltre, lo so :D)

Ennesimo buco dell’acqua purtroppo per Cesaro che per la trecentesima volta si è visto sfumare un’occasione d’oro e viaggerà ancora a lungo nel midcarding nell’ombra di qualcun altro più “fortunato” di lui, e qui, il nome che mi viene in maniera abbastanza scontata è l’altro samoano, Jey Uso; inutile stare sempre a ripetere le stesse cose, il turn heel e l’accoppiamento con Heyman di Roman ha favorito indubbiamente anche l’Uso rimasto e continuerà ancora con la carriera di singolo come riscaldamento per quando Jimmy ritornerà e torneranno nel loro “giro naturale”: i tag team

Ho tanto sperato vincesse lui (ma alla fine dei conti meglio così) ma Kevin Owens non ce l’ha fatta e mi auguro che questa, almeno per il momento, sia stata la sua ultima run titolata per dedicarsi a qualcos’altro che, chissà, può essere un certo Sami Zayn?

Ma ora veniamo alle note dolenti: la situazione intorno al titolo femminile. E’ chiaro il motivo per il quale sono state messe insieme la Boss e la Belair ma, sarete d’accordo con me, potevano farlo meglio dal momento che l’incontro messo in piedi domenica per i titoli di coppia non è servito praticamente a nulla eppure si poteva, anzi si doveva, far di più affinchè potesse partire col piede giusto la storyline che poi le vedrà protagonista tra due mesi. Niente, la WWE a certe cose proprio non ci arriva…

Così come non arriva a capire che tra la Rumble e Wrestlemania non deve esserci nessun altro PPV, men che meno se sono quelli a tema che, nella stragrande maggioranza dei casi, son tutti forzati e proprio per questo non portano effettivamente a nulla perchè, ditemi, a parte un Miz campione ed Edge sfidante di Reigns cosa ha cambiato EC? Ovviamente gli scenari possibili ci sono ma sono un pò quasi tutti repliche di qualcosa di già visto e rivisto..

Desil

Studentessa universitaria con la passione per la scrittura e le serie TV, qui vi faccio compagnia con i miei report e gli editoriali. Attualmente trovo molti atleti interessanti ma rimango fedele sin dal 2014 al mio 'credo' per il King Slayer Seth Rollins e il fu Dean Ambrose, motivo quest'ultimo per il quale ho aperto i miei orizzonti verso i lidi giapponesi e l'AEW