Qualcuno affermava che fosse un match inutile, qualcun altro che fosse un buon modo per tenere questi due wrestler impegnati. Qualcuno affermava che sarebbe stato uno squash, qualcun altro che la contesa sarebbe durata molto di più. Qualcuno, la sottoscritta per la precisione, si preparava a versare lacrime amare.
Alla fine, dopo settimane di attesa, più di quante pensassi, con anche un TakeOver di mezzo, abbiamo avuto il match tra Santos Escobar e Karrion Kross. Un uno contro uno che alla fine, grazie alla stipulazione speciale, si è trasformato in un Handicap match tra Kross e il Legado del Fantasma; ma andiamo con ordine.
La WWE inizialmente sembrava aver fatto più che bene quando ha deciso di spostare il titolo Cruiserweight ad NXT, creando o dando nuovo lustro a personaggi interessanti come Angel Garza o Lio Rush. Quando si è deciso di indire un torneo per avere un campione “ad interim”, la WWE ha fatto una scelta coraggiosa, smascherando El Hijo del Fantasma e dandogli il nuovo nome di Santos Escobar; da lì . . . i punti interrogativi.
Non seguo NXT UK assiduamente e ogni tanto mi perdo qualche puntata, ma da quel che so Jordan Devlin, da quando NXT UK ha ricominciato ad essere trasmesso, è presentato come un “fighting champion” che non esita a difendere la sua cintura, anzi, chiede a gran voce un nuovo avversario ogni volta e non ha paura a misurarsi contro atleti ben più imponenti di lui e ad uscirne vincitore, come abbiamo visto nel match contro Dave Mastiff di qualche settimana fa. Anche Escobar ha difeso il titolo numerose volte e non è da considerarsi un campione che rifiuta lo scontro, anche se lo fa perché, oltre ad essere sicuro delle sue capacità, è sicuro di poter contare anche sui suoi sottoposti che in più di ogni occasione lo hanno aiutato a mantenere la cintura. Ma, mentre Devlin ad NXT UK pare una presenza costante, la partecipazione di Escobar nelle storyline di NXT è stata piuttosto discontinua: in più di un’occasione ha saltato le difese titolate negli Special Event, oppure ha avuto “faide” di breve, brevissima durata, risoltesi nel giro di un paio di settimane, faide ben diverse dalle rivalità alle quali NXT ci ha abituati nel corso degli anni. Anche se, da fan orfana di Lucha Underground (mai sufficientemente compianta), la faida con Isaiah Scott mi ha ricordato i bei vecchi tempi di Killshot e King Cuerno e mi ha scaldato il cuoricino.
Tanta perplessità attorno alla gestione di Escobar come campione Cruiserweight (ad interim), la quale ha raggiunto il suo apice quando si è deciso di fargli affrontare il rientrante Karrion Kross.
Ora, non dico che i Cruiserweight debbano avere interazioni solamente con altri Cruiserweight, né dico che il campione dovrebbe confrontarsi esclusivamente con potenziali sfidanti per il titolo, abbiamo visto il già citato Devlin contro Mastiff che, seppur fine a se stesso, è stato un bel match ed inserito all’interno di una storyline sensata. Escobar invece mi è sembrata sin da subito la vittima sacrificale per dimostrare quanto Kross sia pericoloso, dal momento che si è infortunato e per la WWE l’assenza di qualche mese dagli schermi comporta che nessuno si ricorda più chi è per cui devono ricostruircelo da capo. Lo spiegone, per dirla come la direbbe Stanis La Rochelle.
Quindi, c’è bisogno di ricordare alla gente quanto Kross sia forte, dunque scelgono fargli sfidare Escobar, che è un campione, quindi (in chiave mark) di un livello superiore rispetto al resto del roster, ed ha pure degli scagnozzi al seguito; si completa il tutto rendendo il match un No DQ match, che si trasforma quindi di fatto in un Handicap match dal quale Kross esce comunque vincitore sconfiggendo i suoi avversari senza particolari difficoltà.
C’è chi ha visto questo breve feud come una valorizzazione di Escobar, che in effetti risulta un heel temibile, semplicemente Kross era “più temibile” di lui. Tuttavia, vista la considerazione appena passabile del titolo Cruiserweight, compresa la scarsa costruzione degli sfidanti; visto tutto ciò, avrei preferito che Escobar non avesse perduto ulteriore tempo. L’incontro poi, visto come si è svolto, decisamente non “alla pari”, a mio avviso rafforza l’idea che i Cruiserweight siano un mondo (per non dire un ghetto) a parte, di un livello inferiore rispetto al resto del roster. Quando, ne abbiamo avuto prova ad NXT UK, la cosa può essere raccontata in modo molto diverso.
Allo stato attuale delle cose, quindi, boccio questo match, non ritenendolo necessario al personaggio di Santos Escobar, ma anzi, addirittura deleterio. Che poi sia servito a ricordarci il mostro che è Karrion Kross, in chiave mark, questo è indubbio
Lo spiegone.
