Possiamo dirlo? C’è molto da dire in merito al ppv “Revolution”, primo evento a pagamento dell’anno per la All Elite Wrestling. Un po’ per il finale, un po’ per l’andamento piuttosto lento, a tratti noioso, a tratti scontato di buona parte dei match messi a disposizione dei fan. Sicuramente è stata la dimostrazione che la compagnia ha ancora tanto lavoro da fare per definire una idea di base e soprattutto una identità. Al momento è la coppia riveduta (e non corretta) di altri riassunti. Ma andiamo a vedere cosa è accaduto.
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PRE-SHOW
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Tag Team Match
Riho & Thunder Rosa vs Britt Baker & Maki Itoh (14:50)
Match in parte divertente, con una prima parte dove Maki Itoh l’ha fatta da padrona col suo personaggio mentre Rosa e Riho riuscivano ad averci la meglio. Poi è uscita fuori la Baker con tutto il bagaglio che una heel deve avere per poter superare le avversarie. In questo caso è sintomatico il finale, con l’aiuto di Reba decisivo per il pin. Il problema principale è che dura troppo per le reali capacità di interazione delle quattro ragazze. Fosse durato cinque minuti in meno, avrebbe potuto funzionare di più. Vincitrici: Britt Baker & Maki Itoh (5,5 / 10)
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MAIN SHOW
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TAG TEAM MATCH
Young Bucks (c) vs Inner Circle’s MJF & Chris Jericho for the AEW Tag Team Championship (17:50)
Struttura abbastanza classica per questo match, posto ad aprire il ppv. All’inizio chiaramente hanno la meglio i Bucks, presi dalla rabbia e dalla voglia di rivalsa verso gli avversari. Quella stessa rabbia li penalizza e consente così che MJF e Jericho li lavorino per bene con alcune mosse di contorno, utili a fiaccare la resistenza di Matt. Hot tag per Nick che apre alla seconda parte giocata per una crescita costante in timing e near fall: Jericho ci prova con la Walls Of Jericho, MJF con la HotSeeker e i Bucks con gli Stereo Superkick. Vincono i campioni con la Meltzer Driver dopo una sequenza coerente nella costruzione del pin finale. Winners and Still AEW Tag Team Champions: Young Bucks (6,5 / 10)
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CASINO TAG TEAM BATTLE ROYALE
Death Triangle’s Pac & Rey Fénix vs S.C.U. ‘s Christopher Daniels & Frankie Kazarian vs The Natural Nightmares (Dustin Rhodes & QT Marshall) vs Proud ‘N Powerful vs The Dark Order’s Evil Uno & Stu Grayson vs The Dark Order’s Alex Reynolds & John Silver vs Private Party vs The Butcher & The Blade vs Chaos Project vs Matt & Mike Sydal vs Top Flight vs The Varsity Blondes vs Bear Country vs Dark Order (5 & 10) vs Pretty Princess vs Gunn Club’s Colt & Austin in a Battle Royal for a Title Shot at the AEW Tag Team Championship (26:45)
Non avevo fatto caso alle regole di questo match che parte come un tag team match abbastanza dinamico e vede i team entrare ogni due minuti. Iniziano 5 & 10 contro Dustin e QT, a poco a poco entrano un po’ tutti i team. Primo eliminato 5 dopo una bella connessione con Santana e Ortiz, e aver subìto la Cutter di QT. I Sydal sono il primo team eliminato invece, ma la sorpresa arriva poco dopo quando QT elimina i fratelli Gunn e Dustin lo rimprovera: Marshall si auto elimina e lo manda a quel paese, presumibilmente rompendo l’alleanza e mettendo fine ai Natural Nightmare. Interessanti i Bear Country che si fanno notare per qualche azione di forza, i Jurassic Express segnano 6 eliminazioni in pochi istanti. L’ingresso di Butcher e Blade consente loro di proseguire il feud con i Bear Country, Allie e Marko Stunt invece concorrono all’eliminazione di Dustin Rhodes. Silver e Reynolds rendono dimenticabile la presenza dei Private Party, quanto basta per rimanere con gli SCU, i Death Triangle e Jungle Boy nell’intricato finale. Il giovane membro dei Jurassic ha dimostrato di avere grande resistenza e grande capacità di competere con chiunque: la sfida con Fenix è di altissimo valore spotfestoso e vede i due dare un buon spettacolo per pochi ma intensi minuti. Il messicano elimina l’avversario e conquista una importantissima title shot per i titoli di coppia. Winners and First Contenders for the AEW Tag Team Championship: Death Triangle’s PAC & Rey Fenix (6 / 10)
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ONE ON ONE MATCH MATCH
Hikaru Shida (c) vs Ryo Mizunami fpr the AEW Women’s World Championship (15:10)
Non sono partite bene. Una serie di sequenze molto scollegate tra loro, poco ritmo, poca verve. Niente da dire sugli spot che hanno messo in mostra fuori ring, ma hanno avuto poca storia alle spalle per essere giustificate. Il match migliora solo quando è Ryo a prenderlo in mano, quando trascina la Shida su un terreno prettamente nipponico con una serie di azioni che rendono seriamente in bilico il risultato finale. A quel punto hanno giocato bene sui near falls, marcando sia la grande resistenza che la conoscenza che le due hanno l’una dell’altra. Vince la campionessa di giustezza e conferma il suo regno. Post match, l’intervento delle heel era evitabile, si sarebbe potuto aspettare direttamente Dynamite. Winner and Still Women’s World Champion: Hikaru Shida (7 / 10)
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TAG TEAM MATCH
Chuck Taylor & Orange Cassidy vs Miro & Kip Sabian (07:50)
Il match inizia come un handicap match perché in precedenza gli heel avevano colpito duramente Cassidy. Miro si accanisce con grandissima ferocia su Taylor, tanto da farlo sanguinare da un sopracciglio. Chuck cerca una soluzione contro Sabian e la trova, visto che Orange rientra in campo e dà spettacolo ai danni dei suoi avversari per la gioia del pubblico. La cosa strana a questo giro è che il Superman Punch sia così potente da far fuori dalla competizione Miro per troppi minuti. Rientra giusto in tempo per evitare il pin di Taylor ai danni di Sabian e per beccarsi la Stunner di Cassidy. L’interferenza di Penelope è decisiva per Miro che abbatte entrambi i membri dei Best Friends e si porta a casa la vittoria (speriamo sia la conclusione di un feud finito nello stica**i). Winners: Miro & Kip Sabian (5 / 10)
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ONE ON ONE MATCH MATCH
Matt Hardy vs Adam Page in a Big Money Match (14:40)
Contesa solida, tipica del midcarding, senza nessun picco particolare. I due si intendono con sicurezza, hanno una chimica dosata, pulita, che serve a mandare over Page dandogli il massimo dell’esposizione quando mette a segno le sue mosse caratteristiche. Matt fa il suo, accompagna, tenta di vincere sì, ma senza mai porsi un passo avanti al suo avversario. Giuste le interazioni con Private Party e Dark Order per dare seguito alla storyline. Ma quando Hardy ha messo a segno la Twist Of Fate, ho pensato davvero potesse vincere. Buckshot Lariat d’effetto nel finale per permettere ad Hangman di arrivare alla vittoria. Bello l’abbraccio finale coi Dark Order, segno che Page si sta fidando del gruppo. Winner: Adam Page (6 / 10)
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SIX MAN MATCH
Cody vs Max Caster vs Scorpio Sky vs Lance Archer vs Penta El Zero vs Ethan Page in a Face of the Revolution Ladder Match for a Title Shot at the TNT Championship (23:15)
Il sesto partecipante, come tutti ci aspettavamo, è “All Ego” Ethan Page. L’ex campione di coppia di Impact si fa notare con una discreta prestazione, con alcuni spot interessanti. Il problema è che l’incontro non decolla mai, non ha mai uno spunto specifico, gli spot vengono pure botchati in parte. Segno che, come ho scritto in sede di preview, questo match nasceva mal amalgamato e non potesse garantire chissà quale spettacolo. Paradossalmente l’unica scelta sensata e in linea col personaggio è stata quella di Cody, anche se fatica a vendere il presunto infortunio alla spalla. Buon momento per Archer nel finale con una serie di Chokeslam e una Blackout su Caster, anche se è l’unico momento in cui diventa davvero dominante. Pazzesco come in un match così, Penta El Zero sia stato quasi inoperoso, con pochi spot che lo possano ricordare. Vince Scorpio Sky il cui momentum si è perso mesi fa e che risulterà un semplice avversario di transizione per Darby Allin. Winner and First Contender at the TNT Championship: Scorpio Sky (5,5 / 10)
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TAG TEAM MATCH
Darby Allin & Sting vs Brian Cage & Ricky Starks in a Street Fight Match (13:40)
Chiaramente, come già fatto con altri match cinematografici, non darò un voto. Inizia come fosse un lungo videoclip musicale, attorno al ring ci sono una serie di persone che indossano la maschera di Sting. Ovviamente Cage decide di liberarsene per avere strada libera, sia mai che vogliano intervenire. Facile per lui prendersela con Allin, che tra i due è il più piccolo, mentre Sting usa la sua esperienza per avere la meglio di Starks. La fatica principale è che non si può seguire contemporaneamente una doppia azione, dunque si perde spesso il focus su quanto sta accadendo. Molto più semplice quando i quattro si ricongiungono, a quel punto succede davvero qualcosa che sia degno di uno street fight davvero violento. Appassionano soprattutto gli scambi tra Allin e Starks, fino all’arrivo di Hook e Hobbs che chiaramente se la prendono con il campione TNT. Impressionante quando Allin viene lanciato addosso ad una vetrata. Ed è ancora più tremendo quando si lancia addosso a Brian Cage su un tavolo posizionato a metà tra due estremità. Nel finale, chiaramente, Starks non può nulla con Sting che effettua il pin decisivo, nonostante l’ex campione NWA ci provi a fare la storia. Winners: Darby Allin & Sting SV
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ONE ON ONE MATCH
Kenny Omega (c) vs Jon Moxley in a Barber Wire Exploding Death Match for the AEW World Championship (25:15)
Si tratta di un genere di match che si basa tutto sull’attesa di qualcosa che potrebbe accadere. Dura troppo, ma si accende soltanto quando iniziano ad essere utilizzati un po’ di oggetti contundenti da parte di Moxley. La prima esplosione se la prende proprio Jon, a segnalare come in effetti le corde col filo spinato possano nuocere ai contendenti. È anche il primo a sanguinare, per la gioia di Omega che prova in vari modi a farlo sedere o a schienarlo (come lanciarlo su un tavolo coperto di filo spinato). A quel punto si susseguono gli spot, con entrambi i contendenti che iniziano a sanguinare seriamente e ad attaccarsi tra tavoli e sedie e qualche esplosione. La cosa bella dei due è che ogni azione è ben preparata a donare la giusta sensazionalità a quello che verrà messo in scena. Fino a quel punto però è sembrata una contesa un po’ bloccata, come una partita di calcio in cui serve un episodio per risolverla. Sembrava potesse essere la Winged Angel di Omega, ma bravissimo Moxley a far esplodere le corde. Sembrava potesse essere l’ingresso dei Good Brothers con una mazza da baseball ricoperta da filo spinato esplosivo, e invece. Serve invece un’altra Winged Angel su una sedia per chiudere i conti a favore del campione. Tutto molto ben fatto. BONUS sul finale: partiamo da un presupposto: qualunque fosse l’idea di quel finale, è stata sbagliata dal principio. Sia che fosse girare face Kingston, sia che fosse togliere dalle storyline Moxley. Si poteva fare in altre modalità a Dynamite. Mi ha ricordato il clamoroso botch di Abyss e AJ Styles nel 2010 quando dopo uno spot non riuscirono a rompere del tutto il tappeto del ring e la scena finì per essere ridicola con Ric Flair. Pensavo non saremmo mai arrivati a quei livelli, invece prima la WWE in diverse occasioni e ora la AEW ci sono riuscite. È mancata sicuramente l’ improvvisazione. Possibile che né Whitmer, né Lynn, né nessun altro producer avvisi Kingston e Moxley che non è accaduto niente? La colpa non è dei wrestler che non vedono le esplosioni e dunque seguono lo script. La colpa è dei producer che non intervengono. L’imbarazzo è stato totale, sia da parte del pubblico (che ha preso a ridere) e sia da parte dei commentatori. Callis ha provato a metterci una pezza, ma è chiaro che qualcosa non ha funzionato. L’ultima domanda che mi faccio parte da un concetto. Probabilmente si è inceppato qualcosa, e ne è uscita la versione Gillberg di un Goldberg. Ma la sensazione è che si siano affidati ad una one take: possibile non abbiano provato le esplosioni prima dello show?Winner and Still AEW World Champion: Kenny Omega (7,5 / 10)
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LIVE EVENT
La AEW deve decidere cosa vuole essere. Al momento è una TNA 2.0 con una maggiore esposizione televisiva. Stessi errori, molto caos, uno sbandamento continuo tra indy e major che fa perdere un po’ a tutti il nocciolo del discorso. Poi il finale, che pesa come un macigno. Ha ragione Vince McMahon quando dice che di un ppv, i fan ricordano soprattutto il finale. Ad oggi, tutti si sono scordati di quanto sia stato ben fatto l’Exploding Barbed Wire match, tutti si ricordano del post. Ed è un po’ che dimostra tutta l’ingenuità, la mancanza di intuizione e di esperienza di una federazione sì nuova ma gestita comunque da veterani del settore (ricordo che tra booker e producer ci sono Arn Anderson, Dean Malenko, Jerry Lynn, Christopher Daniels e Dustin Rhodes) che non possono sbagliare in questo modo. Cos’altro possiamo segnalare? Bene l’arrivo di Christian Cage ma visto tutto l’hype messo a questa firma, è una delusione (e si conferma l’appellativo di TNA 2.0). Peraltro avrebbe avuto maggiore risalto se non si fosse presentato alla Rumble, così invece… Molto bene il match femminile del main show, fiacco il post match. Il resto è stato un ondeggiare nella sufficienza, segno che non è un ppv che si farà ricordare particolarmente se non per il botch finale. Menzione d’onore per il match cinematografico che è stato molto ben fatto, si vede la mano di Nick Mondo come regista di questo genere di clip. (5 / 10)