Ladies and gentleman di Zonawrestling, ben trovati! A distanza di molti mesi dal nostro ultimo appuntamento “multimediale” torno alla tastiera in occasione di uno dei PPV più transitori di sempre, prendendo indegnamente le redini sino ad ora rette dal super Socio Giovy. Varie vicissitudini personali (positive) e professionali mi impediscono di dare la continuità editoriale che meritate, ma da oggi cercherò di esserci in modo puntuale e diuturno…nel frattempo, è un vero piacere ritrovarvi e spero che per voi sia lo stesso. Ciancio alle bande, let’s get to it!
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KICK OFF PRE SHOW
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ONE ON ONE MATCH
Riddle (c) vs Mustafa Ali for the WWE United States Championship (09:16)
La contesa è abbastanza intensa, i due atleti coinvolti ci sanno fare eccome tuttavia l’esito finale non è mai stato in bilico: Riddle vince con una spettacolare BRO Derek dalla seconda corda, archivia la pratica Retribution che finalmente trova il suo acme autodichiarandosi defunta, dopo non essere mai stata realmente in vita. Una stable inutile, comica, triste, mai vincente: una sorta di “The Core” solo più scarsa e con dei soprannomi da paninari anni ’90. Scherzi a parte, questa stable ha molto più senso da divisa che da unita: Mia Yim è una wrestler con i controcazzi e troverà in men che non si dica la sua dimensione, Mustafa Ali tornerà nella peggiore delle ipotesi al punto di partenza cercando di ripartire, Shane Thorne…non lo vedo benissimo in verità, mentre i due colossi potrebbero interpretare un buon monster tag team. Grazie Retribution, il vostro ruolo qui è finito (e non avete fatto nulla!). Winner and Still WWE Unitd States Champion: Riddle (6,5 / 10)
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MAIN SHOW
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TAG TEAM MATCH
Nia Jax and Shayna Baszler (c) vs Bianca Belair & WWE Smackdown Women’s Championship Sasha Banks for the WWE Women’s Tag Team Championship (09:45)
Raramente la WWE toppa con gli opener in PPV: in genere le contese sono forse scontate ma arzille, veloci e ben eseguite. Evidentemente non è questo il caso. Al netto delle interferenze di Reginald che sicuramente non hanno reso particolarmente avvincente questo incontro, nel corso di queste settimane di costruzione le due sfidanti (e rivali in vista di Wrestlemania) sono apparse stupide, fragili e decisamente poco concentrate in vista di questo importante appuntamento. Tolte queste considerazioni in chiave “mark” la contesa è stata (come sempre accade quando c’è Nia di mezzo e quando Bianca non è portata per mano) farraginosa, poco realistica, singhiozzante, disordinata e con una costante mancanza di posizionamento che distrae davvero troppo. Il pin finale se lo becca Sasha neanche a dirlo con un roll up, e nel post match capiamo dove la WWE vuole andare a parare in vista di WM: The Boss dovrà recitare la parte della cattivona, trattando Bianca come un rookie non meritevole dello spot occupato. Meno male che ci separano solo tre settimane dal Grandaddy, altrimenti quell poco di trazione rimasta in questa faida finirebbe con il soccombere all’inerzia per sempre. Winners and Still Women’s Tag Team Champions: Nia Jax and Shayna Baszler (5 / 10)
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ONE ON ONE MATCH
Big E (c) vs Apollo for the WWE Intercontinental Championship (05:45)
Su Apollo sono assai curioso di confrontarmi con voi, in quanto sono molto diviso. Da una parte, canalizzare il suo Killmonger interiore mi sembra una grandissima cagata in considerazione dell’improvvisa epifania che lo ha reso, da wrestler nordamericano, un reggente nigeriano con tanto di guardia armata ed accento marcato. In particolare, questo ultimo aspetto non solo non mi piace ma mi disturba anche moralmente per qualche motivo epidermico che ancora fatico ad isolare. D’altro canto, tuttavia, la sua interpretazione non è che sia davvero pessima e, a distanza di ben 7 anni dal suo esordio ad NXT, finalmente mi sembra che possa aver trovato un character, una personalità: che poi la stessa sia divisiva e discutibile, è un fatto che può anche essere identificato come secondario rispetto al fine. La contesa è molto rapida (troppo per un PPV), in quanto parrebbe essere chiaro che questi due avranno il loro definitivo confronto in quel di Wrestlemania, tuttavia il finale è davvero risibile (una combinazione di roll-up mal eseguita) e totalmente anticlimatico: se consideriamo che questo match è stato praticamente incentrato solo sul finale, non ne viene fuori un quadro edificante. Personalmente, intravedo grandissime cose nel futuro per Big E ma a questo punto il titolo IC rappresenta più una zavorra che un propellente, spero che nel post WM possa essere lanciato in modo convinto in zona ME. Winner and Still WWE Intercontinental Champion: Big E (4,5 / 10)
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ONE ON ONE MATCH
Braun Strowman vs Elias (03:50)
Di quale immane colpa si sarà macchiato il nostro Braun per essere trattato come il bulldog inglese di Tom e Jerry più o meno da un anno? Forte, temuto, aggressivo ma alla fine raggirabile come un bambino neanche troppo sveglio: non il prototipo di un babyface vincente, diciamocela tutta. Il match è ovviamente improvvisato, in quanto la sfavillante ed attesissima faida con Shane verrà tenuta in caldo in vista di Wrestlemania (pensavate di sfangarvela a Fastlane eh?) ed è nè più nè meno di uno squash senza senso ed a casaccio. Sino a questo punto, questo PPV parrebbe essere quantomai dimenticabile ed a tratti offensivo per un’intelligenza media: davvero una buona scelta di tempismo per il mio ritorno! Winner: Braun Strowman (4 / 10)
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ONE ON ONE MATCH
Shinsuke Nakamura vs Seth Rollins (12:55)
Quello che un tempo sarebbe stato un dream match capace di far salivare anche i più satolli dei fan di wrestling, oggi è un match come tanti, in un evento come tanti, tra due talenti come tanti. Nakamura (incredibile ma vero) altro non è che il Sagat per Mr. Bison/Cesaro, con Seth Rollins coinvolto in questa necessaria anticamera prima del confronto finale con lo Swiss Superman in quell di WM. La contesa è pulita, ordinata, con un ritmo piuttosto basso che accelera solo nel finale, con uno scambio significativo di signature moves di discreta intensità ed addirittura un inverted leg lariat (kind of) di Seth che ha fatto da preludio per lo stomp. Una piccola boccata di aria fresca dopo un bel pò di tanfo sin ora inalato, certo, ma assolutamente nulla di particolarmente eclatante: spero davvero che Cesaro possa “rubare lo show” a Wrestlemania ritagliandosi finalmente il suo piccolo pezzetto di Gloria made in WWE. Winner: Seth Rollins (6,5 / 10)
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ONE ON ONE MATCH
Drew McIntyre Vs Sheamus in a No Holds Barred Match (19:40)
Sono sicuro che a Novembre, quando la storia dell’amicizia tra questo due è stata reinverdita, l’ipotesi di far culminare il tutto quasi 6 mesi dopo in quell di Fastlane non avrebbe mai accarezzato nessuno dei due. Invece il blow off (non quello di due settimane fa, quello vero…non quello di una settimana fa, quello vero…questo!) non è stato per il titolo, ha avuto luogo in un PPV di transizione e non ha goduto della giusta freschezza in quanto, pur essendo stato un buon match, non può necessariamente non risentire della mancanza di originalità dei contenuti dovuta al principio repetita juvant (ma non sempre). Detto ciò, il match ha goduto della oramai consueta intensità, i due non si sono affatto risparmiati mettendo in piedi una contesa estremamente dura e combattuta, la White Noise sul tavolo è stata davvero notevole così come il finale, con una future shock DDT su un pezzo di legno e conseguente Claymore. Detto ciò, due considerazioni a margine: la prima è che, in presenza di pubblico, Drew già sarebbe turnato heel da mesi (gonnellino, spada, facepaint alla Braveheart…c’mon) mentre Sheamus e Bobby sarebbero I due top face di RAW, la seconda è che mi aspetto comunque un’inversione di ruoli tra sfidante e Campione in quel di WM. Tornando alla contesa gran bel match, ma tutto o quasi “già fatto, già visto già vissuto”(cit.). Winner: Drew McIntyre (6,5 / 10)
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ONE ON ONE MATCH
Alexa Bliss vs Randy Orton
So già che questo voto potrebbe essere abbastanza divisivo. Seguitemi un secondo però. La costruzione è stata ridicola e siamo d’accordo, con il nero di seppia che ogni tanto fa capolino dallo stomaco della vipera (sgradevole fastidio soprattutto in situazioni pubbliche) e tutto l’hocus pocus annesso che, effettivamente, sta scendendo ogni settimana più nel ridicolo candidando queste interazioni come faida ditoarculo dell’anno a mani basse, anzi senzaamani. Detto ciò tuttavia, Alexa in autoreggenti è sempre e comunque quancosa che fa piacere alla vista ed allo spirito, il tutto è durato di fatto un 9 minuti comprese le entrate ed il finale, ed in fin dei conti la “promessa” del ritorno di The Fiend è stata di fatto mantenuta senza girarci troppo attorno. Poteva andare MOLTO ma MOLTO peggio. Se poi penso che a WM vi potrebbe essere un Firefly Funhouse Match con Orton al pari di quello con Cena della scorsa edizione (cosa migliore della scorsa WM per il sottoscritto per complessità, originalità e sottigliezza psicologica) non mi sento in condizione di lamentarmi troppo. Soprassiedo sull’aspetto abbastanza discutibile del Fiend abbrustolito, un design che probabilmente potrebbe variare (o almeno spero) vista la sua elementarità estrema. Ultima nota a margine: non sono molti i pluricampioni che si sarebbero fatti schienare da una donna di 45 kg, a prescindere dale circostanze. Piaccia o non piaccia, Randy Orton è il company man definitivo, ha mandato over tutti e sempre e non c’è niente che non sia disposto a fare a torto o ragione. Winner: Alexa Bliss (6 / 10)
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ONE ON ONE MATCH
Roman Reigns (c) vs Daniel Bryan with Edge as Special Enforcer for the WWE Universal Championship (30:00)
Daniel Bryan dovrebbe essere celebrato come uno dei wrestler migliori di tutti i tempi, punto e basta. Il lavoro fatto in questo mese di costruzione è stato a dir poco eccezionale, al microfono è attualmente il migliore del mondo assieme ad MJF (con la piccola differenza che essere babyface è sempre e comunque più complesso sia nello stile che nei contenuti) e sul quadrato, pur avendo perso il dinamismo che aveva in gioventù, è pur sempre uno dei lottatori tecnicamente più validi al mondo: le sue entry per la Yes Lock sono delle piccole opera d’arte, naturali e logiche nella psicologia di un combattimento. Non è un caso, infatti, che i due match a Fastlane contro Bryan (nel 2015 e quest’anno) siano a mio avviso due dei migliori match mai disputati da Roman in WWE: la loro alchimia e perfetta, i loro stili complementari. La fase iniziale mi ha ricordato un pochino l’incontro in UFC tra Jan Blachowicz e Israel Adesanya, con il primo (Campione 205 libbre) tenuto a distanza dai calci del secondo (Campione 185 libbre) e costretto a portare il match al tappeto sfruttando la maggiore prestanza fisica ed il maggior peso: tutto si è giocato su queste interazioni tecniche e logiche che ho amato. Nella fase finale, come prevedibile, Edge e Jay Uso sono stati coinvolti dopo un notevole ref bump, con il primo che è di fatto stato fondamentale per la mancata conquista del titolo da parte di DB, in quanto ha risposto alla sediata accidentalmente assestatagli di fatto livellando Bryan intent a far cedere il Campione. Da qui, una considerazione necessaria: con Edge non allineato al 100% come face, e con la visual di Roman che di fatto cede alla Yes Lock, il ME di WM ha bisogno di Bryan come il pane. Il Campione ineffabile scalfito nella sua armature come mai prima, Edge che di fatto apre a possibili ritorsioni da parte di Bryan, la storia di tre reduci, due da infortuni gravissimi ed uno da una malattia infame…una storia che si scrive da se, il ME di cui WM ha bisogno per avere trazione. Francamente non solo ci spero, ma ci credo proprio. Winner and Still WWE Universal Champion: Roman Reigns (8 / 10)
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LIVE EVENT
Il PPV ha avuto dei picchi, ma la fase iniziale è stata decisamente troppo insensata ed a tratti, come scritto, offensiva. Non mi sento di dare la sufficienza, tuttavia le premesse della vigilia erano abbastanza allarmanti: un PPV di transizione, dimenticabile, ma tutto sommato innocuo. La parola a voi, scusate se mi sono dilungato ma avevo qualche colpo in canna da voler condividere con voi. Cheers! (5,5 / 10)