Noelle Foley, la figlia del leggendario WWE Hall of Famer Mick Foley, è alle prese con un serio problema di salute scaturito da una commozione cerebrale riportata nel 2019. Noelle aveva iniziato allenarsi per diventare una pro wrestler, ma a causa di una commozione è stata costretta a fermarsi. Ancora oggi sta scontando gli effetti di quell’infortunio; difatti oggi la giovane ragazza soffre di una seria patologia chiamata iperacusia. A rivelarlo è stata lei stessa con un lungo post sul proprio profilo Twitter.
“Soffro di iperacusia”
Nel 2019 Noelle Foley ha riportato una commozione cerebrale e per via di quell’infortunio oggi deve fare i conti con una seria patologia, ossia l’iperacusia. Si tratta di una rara alterazione del sistema di elaborazione dei suoni a livello cerebrale centrale che comporta per chi ne soffre la seria difficoltà, se non impossibilità, a sopportare anche i suoni più leggeri, suoni che normalmente l’uomo tollera. Ecco il suo racconto: “Non ne ho voluto parlare per un po’ di tempo, ma lo scorso Febbraio mi hanno diagnosticato un raro disturbo uditivo chiamato iperacusia. Per via di tale patologia ho una scarsissima tolleranza rispetto ai suoni e ai rumori; molti di essi mi causano un vero e proprio dolore fisico. E’ una conseguenza della commozione cerebrale che ho riportato nel 2019; all’inizio era lieve, ma poi è peggiorata sempre di più. L’iperacusia è molto debilitante; sta condizionando la mia vita, comprese le cose più semplici come andare al ristorante o guidare. Mi è difficile anche stare in mezzo alle persone, compresi i miei familiari. Nel suo momento più acuto l’iperacusia mi ha provocato anche altri disturbi. Tutto parte dal mio cervello. L’unica cosa positiva è che sto prendendo parte ad una ricerca clinica su questa patologia e spero che possa aiutare me e tutti quelli che ne soffrono. Spero che si possa arrivare a sviluppare un vero e proprio trattamento di cura per questa patologia altamente debilitante [al momento non esiste un trattamento di cura specifico]. Per ora posso solo pensare positivo e pazientare. Mi sento bene ad averne parlato. Grazie a chi legge e mi ascolta“.