Negli ultimi tempi ci sono diverse critiche verso il prodotto wrestling, molte riguardano la WWE, ma non solo, sul modo di gestire le storyline, per esempio team che vengono splittati all’improvviso senza motivazioni precise, oppure feud interrotti a metà con lottatori dirottati in altre storie senza dire nulla e le ripercussioni sono evidenti andando ad analizzare gli ascolti televisivi. Proprio il modo di scrivere le storyline è rimasto immutato negli anni e su questo e altri temi si è espresso in maniera critica Eric Bischoff in una recente intervista.
“Serve una nuova formula”
Parlando con Adam Bernard su Foundation Radio il neo Hall of Famer WWE si è espresso così sull’approccio alle storyline: “Qualcuno dovrà sviluppare una formula. Non è scolpito nella pietra. Non è matematica, è arte. Qualcuno dovrà sviluppare una formula simile a quella utilizzata in ogni altra forma di intrattenimento, sia che si tratti di musica, sia che si tratti di film, televisione, romanzi. C’è stata una formula per storie fantastiche per lungo tempo. Ora, ciò che fa la differenza tra una programmazione costantemente buona o meno è l’esperienza che queste persone hanno nel portare le idee, gettarle contro il muro e vedere cosa si appiccica, ed eseguirle. Ci sono molte persone di grande talento in quel metodo di approccio alla storia, ma è lo stesso modo in cui il wrestling è stato prodotto e affrontato in modo creativo dall’inizio del wrestling.”
“Il business è cambiato, la televisione ha cambiato il business – la televisione cambierà il business, e lo ha fatto per alcuni aspetti, ma l’aspetto narrativo e il modo in cui viene affrontato il wrestling è in fott**o ritardo rispetto al valore della produzione, all’atletismo, la dimensione, la portata, la popolarità. L’unica cosa che non è davvero cresciuta e non è rimasta al passo con tutte quelle altre grandi cose è l’approccio alla narrazione. Viene fatto allo stesso modo ora che era negli anni ’60 e ’70.”