Il 16 volte campione del mondo John Cena si è ritrovato, suo malgrado, coinvolto in una delicata e spiacevole situazione. Il video in cui si scusa con la Cina ed i cinesi per aver definito, durante una intervista di promozione del film Fast 9, Taiwan un “Paese” ha fatto ormai il giro il mondo. Se, da un lato, il video di scuse ha in qualche modo placato i malumori dei fan cinesi, dall’altro ha suscitato le critiche da parte di chi ritiene che, in realtà, non ci fosse nulla di cui scusarsi. Quella che coinvolge Taiwan, che la Cina considera una sua provincia, è una vicenda politica internazionale molto delicata e John ci è finito dentro.
Gli ambienti WWE pare non l’abbiano presa bene
Il video di scuse caricato da John Cena sul social cinese Weibo ha ricevuto molte critiche; a detta di molti John si sarebbe prostrato alla Cina. Ora, pare che anche negli ambienti WWE le scuse alla Cina non siano state viste di buon occhio e pare che ci siano dei malumori verso il 16 volte campione del mondo. E’ quanto riportato Andrew Zarin conduttore del podcast “Mat Men”: “Le scuse di John Cena non sono state prese molto bene in WWE”. Chiaramente si tratta di una indiscrezione, priva di conferme ufficiali; tuttavia Zarin nel recente passato ha anticipato notizie che poi si sono rilevate veritiere come, ad esempio, il passaggio di NXT al martedì sera. Come detto, la vicenda è piuttosto delicata e sta suscitando un grande dibattito. Ad esempio CM Punk è intervenuto sulla questione modificando la bio della propria pagina Twitter che ora riporta la frase: “Taiwan is a country”. Non sono però mancati interventi a sostegno di colui che per anni è stato il volto di Stamford; tra questi quello di JBL che ha mostrato solidarietà verso l’amico John.
L’ultima apparizione di John Cena in WWE risale a WrestleMania 36; tuttavia ci sono voci circa un suo possibile ritorno nel mese di luglio in concomitanza con il ritorno on the road annunciato da Stamford. Staremo a vedere se questa vicenda avrà delle ripercussioni sul suo possibile ritorno in WWE.
