Oggi parliamo della notizia della settimana, l’inatteso licenziamento di Bray Wyatt da parte della WWE. Ma è stato davvero così inatteso? Ho iniziato a temere per la sua permanenza nella prima ondata di licenziamenti di quest’anno. Il rimanere così a lungo fuori dalle scene lo trovavo molto sospetto, a maggior ragione per il fatto che fosse già scomparso di recente per alcuni mesi, anche se in quel caso per ragioni di storyline.
Riguardo i motivi, in assenza di una voce ufficiale stanno uscendo un sacco di rumors. Già da tempo si vocifera di un suo stato depressivo dovuto alla morte di Jonathan Huber, conosciuto anche con i ringname Luke Harper e Brodus Lee. I due erano molto legati, ma ho sempre avuto dubbi su questa motivazione per la sua inattività. Detto che ognuno reagisce a modo proprio riguardo le disgrazie, il fatto che Bray non lavorasse da mesi fatico a collegarlo a quella triste causa. Io stesso ho subito un terribile lutto sul finire del 2020, ma pur non essendo una persona particolarmente forte mi sono dato da fare e anche tramite il lavoro ho cercato di tenere la testa occupata e recuperare il mio equilibrio. Lo stare a casa di Wyatt per tutto quel tempo non credo sia dovuto a ciò e spero per Bray di avere ragione.
Se tra i tanti rumors dovessi indicarne uno, lo farei per quello delle divergenze tra Bray e il team creativo della WWE. Secondo queste voci Wyatt, arrabbiato per certe decisioni di booking che a suo dire avrebbero rovinato il personaggio, sarebbe diventato più protettivo verso la propria gimmick, mettendo il proprio veto riguardo idee altrui. A questo proposito ricordo un’intervista in cui Mark Calaway (l’Undertaker per i più smemorati) diceva di adorare The Fiend, ma che lo stessero gestendo male. Se avete seguito con costanza la WWE negli ultimi anni avrete anche voi notato i tanti errori fatti riguardo l’interessante personaggio creato da Wyatt, dall’Hell in a Cell contro Rollins finito per squalifica, all’assurda sconfitta con Goldberg, fino a quella contro Orton nella scorsa edizione di Wrestlemania. Non mi è difficile credere che a un certo punto Bray si sia impuntato per non rischiare di vedere rovinata la sua ultima gimmick, come già era accaduto con quella del santone della Family.
Quali che siano i motivi dell’addio, sono molto dispiaciuto sia esso avvenuto. Capisco (ma non condivido) chi critica l’idea di un personaggio sovrannaturale nel 2021, così come sono il primo a dire che sul ring non dia spettacolo come tanti altri wrestler. Io però ho sempre preferito il lato entertainment e quello del puro lottato, un wrestler bravissimo in ring ma anonimo fuori difficilmente avrà il gradimento, mentre è più probabile il contrario. Ero affascinato dalla gimmick del leader della Family, così come da quella di The Fiend, in particolare amavo che dopo aver fallito con un personaggio Bray non avesse ricominciato da zero “dimenticando”il precedente, anzi, l’ha usato come base per dare un perché alla sua evoluzione. The Fiend era il modo in cui si prendeva la rivincita per ogni sopruso subito ai tmepi in cui era a capo della Wyatt Family. Il Firefly Funhouse match contro Cena rimane il punto più alto della sua carriera a mio modo di vedere, un unicum. Dubito verrà mai riproposto qualcosa di simile.
In WWE come personaggio sovrannaturale abbiamo ancora Alexa. È stato proprio un video sulla Bliss che mi ha fatto temere per la carriera di Bray, dato che nel raccontare il suo nuovo personaggio cancellarono ogni riferimento a Wyatt, che era stato l’artefice in storyline di quel cambiamento. Purtroppo la gimmick di Alexa non ha la profondità di quella dei personaggi di Bray, si è preso il lato horror lasciandolo fine a se stesso senza alcun sottotesto. Vedremo se avrà vita lunga o se la Bliss tornerà a interpretare un personaggio più ordinario.
Riguardo il futuro di Bray non credo rimarrà disoccupato a lungo. Dubito che la AEW si lascerà sfuggire un wrestler che anche in termini di merchandising venda così bene, da fan poi sarebbe bello vedere Wyatt in una federazione che gli conceda quella libertà per cui ha dovuto lottare ogni giorno in WWE. Con la creatività che ha sempre mostrato sono sicuro saprà reinventarsi ancora, ma una parte di me vorrebbe vederlo impegnato anche in progetti extra wrestling. Che sia per un film, un libro o un fumetto, mi piacerebbe vedere le sue idee spendersi in un contesto anche lontano dal quadrato. Staremo a vedere, il tempo ci dirà quali incubi il buon Bray abbia in serbo per noi.
Sergedge – EH4L