Benvenuti a tutti amici appassionati di Wrestling al grande ritorno in PPV della Ring of Honor. L’evento in questione è Death Before Dishonor, svoltosi a Lowell, Massachussets, nel corso del weekend, e che ha consegnato nuovi verdetti e grandi risultati. Partiamo subito quindi, e come sempre da parte di Giovanni “GiovY2JPitz” Pitzalis, buona lettura a tutti.
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ZERO HOUR PRE SHOW
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ONE ON ONE MATCH
Colt Cabana vs Anthony Henry (w/JD Drake) (10:00)
Primo Match della serata, e del Pre Show della stessa, che non ha grossi spunti ai quali appigliarsi. E’ sembrato per almeno 6 o 7 minuti un incontro di 30, di quelli che partono lenti, per poi decollare e svilupparsi praticamente soltanto nel finale. Non c’è stato, comunque, nessun errore e tutto è filato via liscio come l’olio. Senza infamia né lode. Winner: Colt Cabana (6 / 10)
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TAG TEAM MATCH
Eli Isom & Cheeseburger vs Trustbusters (05:30)
Altro incontro perfetto per il Preshow, che scalda il pubblico senza scaricarlo. Breve, conciso e senza sbavature. Tutti i contendenti sanno di non poter chiedere troppo e lavorano come bravi gregari. Poco da aggiungere, se non che manca il mezzo punto in più per un finale anticlimatico. Completamente anticlimatico. Winners: Trustbusters (6 / 10)
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TAG TEAM MATCH
Tony Deppen, Alex Zayne & Blake Christian vs Brian Cage & Gates of Agony (w/Prince Nana) (11:35)
Gradito ritorno quello di Prince Nana, uno dei migliori Manager indipendenti dell’ultimo ventennio a mio modo di vedere, speriamo che finalmente l’avvicinamento alla AEW possa dargli qualcosa che non è riuscito ad ottenere in passato. Stavolta il livello sale leggermente, e pur mantenendo la calma, l’azione è stata più decisa e lo svolgimento decisamente più duro. La struttura dell’incontro è stata più complicata e non tutto sembrava scontato come nelle contese precedenti. L’Embassy si porta a casa una vittoria che può essere incoraggiante per il prossimo futuro, e se a questo aggiungiamo il presente e il passato, potremmo avere una buona base di partenza in questa ROH nuova di zecca. Winners: Brian Cage & Gates of Agony (6,5 / 10)
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ONE ON ONE MATCH
Allysin Kay vs Willow Nightlane (07:50)
Ultimo incontro di Zero Hour soporifero. Allysin Kay non è mai stata la mia preferita e Willow Nightlane non è certamente la persona giusta per esaltare le sue qualità. Mi rincuora il risultato, evidentemente, per lo meno, si vuole dare linfa vitale alla categoria, che speriamo riesca a costruirsi una sua identità e non debba dipendere troppo dalla AEW. Si salvano, anche stavolta, per il poco tempo passato sul Ring e per la quantità di errori bassissima. Winner: Willow Nightlane (5,5 / 10)
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MAIN SHOW
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ONE ON ONE MATCH
Jonathan Gresham (c) (w/Prince Nana) vs Claudio Castagnoli (w/William Regal) for the ROH World Championship (11:30)
Estrema e triste è la mia delusione. Capisco tutto. Capisco l’aver voluto mettere nel Main Event uno dei tuoi migliori Tag Team, tra l’altro campioni anche di NJPW e AAA; capisco l’averlo voluto fare perché hai pensato a un Match che ha sfiorato l’ora e che è stato francamente molto bello. Però questa contesa non è normale che si filata via cosi. Non fraintendetemi: felicissimo per Claudio Castagnoli, il Match è stato anche buono. Ma niente di più. Il primo titolo assoluto di uno dei più sottovalutati Wrestler del ventunesimo secolo, cosa tra l’altro rimarcata al suo ingresso, mal utilizzato in questa maniera, con poco più di 10 minuti di Match e una corsetta stile gol all’oratorio? Delusione totale. Incontro che poi, se avesse avuto il tempo giusto e l’importanza giusta, avrebbe potuto essere stratosferico, e che invece si ferma a un misero 7. Questo è come far giocare Tom Brady Cornerback o Johan Cruijff in porta. Winner and New ROH World Champion: Claudio Castagnoli (7 / 10)
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TAG TEAM MATCH
The Righeous (c) vs Dalton Castle & The Boys for the ROH Six Man Tag Team Championship (09:40)
Bella sorpresa il risultato di questa contesa. E’ risaputo che questa cintura (come tra l’altro detto anche in fase di Preview) è un contentino, ma non mi aspettavo che cosi presto ce l’avrebbero fatto capire anche con la nuova gestione. I Righteous sono tutt’altro che una Stable sterile, anzi, a mio avviso potrebbero togliersi delle belle soddisfazioni in lidi ben più prestigiosi, per questo farli perdere subito e contro non tanto Dalton Castle, ma i Boys, beh, lascia un po’ perplessi. Comunque Match più che sufficiente e svolgimento lineare con qualche accelerata graditissima. Winners and New ROH Six Man Tag Team Champions: Dalton Castle & The Boys (6,5 / 10)
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ONE ON ONE MATCH
Wheeler Yuta (c) (w/William Regal) vs Daniel Garcia in a Pure Wrestling Rules Match for the ROH Pure Championship (15:55)
Che bellezza. Match iniziato, condotto e finito in maniera eccellente. William Regal ci avrà probabilmente messo del suo nella costruzione, ma nello svolgimento sono stati fantastici i protagonisti. Grandi entrambi. L’incontro avevo previsto sarebbe stato molto a terra con qualche slancio di Mat Wrestling “2.0”, cosi è stato, ma molto meglio di come pensavo. Davvero bello. Daniel Garcia cresce sempre meglio e non vedo l’ora di vedere il suo Match contro Bryan Danielson. Wheeler Yuta si mette in mostra finalmente da protagonista e speriamo che il suo futuro sia sempre più roseo, perché anche se se n’è parlato poco in passato, al contrario di altri giovani leoni venuti fuori nella AEW, lui è davvero un grande talento. Winner and Still ROH Pure Champion: Wheeler Yuta (8 / 10)
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ONE ON ONE MATCH
Rush (w/Jose the Assistant) vs Dragon Lee (15:50)
Mi ripeto: che bellezza. Altro incontro da appendere al muro delle grandi opere del Wrestling. Inizio a velocità moderata, accelerata centrala e sprint devastante. Grande contesa, che è stata completa e ha avuto tutto quello che si può chiedere da un Match di Lucha Libre. Soprattutto una cosa: sacrificio. Non sto a menzionare gli errori, perché con manovre dal coefficiente di difficoltà cosi alto, non si può pretendere l’eterna perfezione (che poi in realtà ne ricordo due, uno sul Ring e uno fuori). Volo pericolosissimo di Dragon Lee, per il quale anche José rompe per un secondo la Kayfabe e si assicura delle sue condizioni. Insomma un’altra contesa, come anche quella precedente, nella quale si rivedono veri sprazzi di ROH. Winner: Rush (8,5 / 10)
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ONE ON ONE MATCH
Mercedes Martinez (c) vs Serena Deeb for the ROH Women’s World Championship (17:20)
Altra contesa, come l’Opener, dalla quale mi aspettavo di più. Ad ogni modo la delusione non è la stessa. Probabilmente è una questione sentimentale. Incontro che è stato buono ma che non passerà alla storia. Certe fasi tendevano al far addormentare, alternate da ottimi segmenti e buone manovre. Nel complesso, per fortuna, le seconde sono state la maggior parte. Peccato per Serena Deeb, che purtroppo continua a porgere l’altra guancia e non capisco se è chi comanda che non si rende conto, o lei che vuole avere questo ruolo. Mercedes mantiene, aihmé, addirittura per sottomissione. Winner and Still ROH Women’s World Champion: Mercedes Martinez (7 / 10)
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ONE ON ONE MATCH
Samoa Joe (c) vs Jay Lethal for the ROH TV Championship (12:20)
Come dicevo sabato: Match che visto 15 anni fa avrebbe dato le piste a tutti. Oggi però è il 2022 e seppur visto con una lacrimuccia nostalgica, non si può fare a meno di notare che gli anni passano. Incontro che comunque dice la sua e dimostra quanto valore abbiano, anche avanti con gli anni, questi due atleti, e quanto bene possano ancora fare ad una compagnia in fase di rinascita come la Ring of Honor. Il titolo resta a Samoa Joe, ma francamente questo era un dettaglio, in un incontro che voleva raccontarci tutto a parte di una sfida titolata, quella era solo una maschera. Winner and Still ROH TV Champion: Samoa Joe (7,5 / 10)
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TAG TEAM MATCH
FTR (c) vs Briscoe Brothers in a 2 Out of 3 Falls Match for the ROH World Tag Team Championship (43:25)
Vecchia scuola. Potenza. Modernità. Sono state queste le tre fasi e anche le tre cadute dell’incontro che FTR e Briscoes hanno combattuto nel Main Event di Death Before Dishonor. Sono, queste tre caratteristiche, anche ciò che ha caratterizzato la ROH e il Wrestling indipendente moderno degli ultimi 20 anni. Non ci poteva essere tributo migliore, che chiude e apre un ciclo. Gli FTR mantengono le cinture, e io avrei preferito il contrario, anche se capisco che alla AEW piacciono tantissimo i Belt Collector, e si ritrovano davanti a fine incontro quelli che saranno, probabilmente, i loro prossimi sfidanti. Tornando al’incontro.. Se fosse stato più breve, probabilmente, tutto ciò che abbiamo visto lo avremmo potuto vedere ugualmente, ma più ristretto e forse troppo frettoloso, un po’ come una bibita gassata, che quando perde il gas lo zucchero resta, ma è comunque tutta un’altra cosa. Altra contesa, in questa serata, che spicca per completezza, dicendo ancora una volta quanto, dopo decenni di WWE anti-Tag Team, le buone coppie possano fare bene al Professional Wrestling. Winners 2-1 and Still ROH World Tag Team Champions: FTR (9 / 10)
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LIVE EVENT
E’ stato un buon inizio? Si. E’ stato l’inizio che mi aspettavo? Ni. Ho notato una ROH molto lontana da ciò che era, soprattutto per quanto riguarda l’estetica. Ho notato una ROH non abbastanza vicina a ciò che era (troppo lontana mi sembra esagerato) sotto il punto di vista della costruzione della Card e di un’identità che in questa maniera, rischia di perdersi a favore della AEW, alla quale forse, Tony Khan, vuole farla somigliare troppo. Ci vorrebbe qualcuno con vedute diverse, che sollevi il prodotto ma non lo renda un clone, e Gabe Sapolsky è libero, sarebbe la grande chiusura di un cerchio, a vent’anni dalla nascita della compagnia. Fate in fretta però, perché Vince McMahon non c’è più e Triple H ha di nuovo potere. (7,5 / 10)