Nella puntata di Rampage di due settimane fa, Ruby Soho ha preso parte a uno dei match femminili più brutali della storia della AEW, che l’ha vista in coppia con Willow Nightingale contro le TayJay AS. Uno street fight così violento dove si è visto molto sangue. La cosa ha generato un gran buzz mediatico, ovvero polemiche sul fatto che il “fattore sangue” possa o meno essere legittimo nei match femminili come lo è per quelli maschili. A tal proposito, si è espressa proprio l’accusata in questione tramite il podcast Grapsody.
“Ad alcuni il sangue non piace e lo capisco”
“Quando il match è andato in onda, così a caldo non sapevo che pensare. Poi però ho realizzato che questo è un discorso che deve essere fatto, perché se la vista del sangue non piace è del tutto comprensibile. Lo capisco, davvero. Per questo il wrestling è un bell’intruglio di cose, accontenta tutti. Se però ti dà fastidio che a sanguinare sia una donna ma ti va bene che a farlo siano Mox e MJF, allora il discorso cambia. E’ ovvio che, alla fine, tutto ciò che noi lottatrici vogliamo è di essere trattate alla pari. […] Con il wrestling femminile vogliamo darvi qualcosa da vedere. Certo, se sono ricoperta di sangue è probabile che sia meno attraente per molti. Se è questo il problema mi spiace, allora continuerò a esserlo sempre di meno con il rossetto sbavato su tutta la faccia e i capelli sparati durante il match. Non vado lì fuori per farmi dire che sono carina. Se mi guardi per quello allora cambia canale.”