Wrestlemania 39 è stata la Wrestlemania più grande di tutti i tempi, in termini numerici e di guadagno economico. Ben 162 mila spettatori hanno assistito alla “Two night” di Inglewood, California. Il marchio è stato in trend mondiale sui social per tutta la durata dell’evento, e i risultati sono stati epocali. Il “prodotto” non è stato da meno, mantenendo (a detta del sottoscritto) un livello medio alto per tutte le 8 ore di show. Alcuni picchi si sono registrati con il match tra Rhea e Charlotte e il Tag Team match nel Main Event della prima serata. Mentre nella seconda, menzione speciale va fatta per il match per il titolo intercontinentale e la resa dei conti tra Cody e Roman. Gli altri incontri hanno saputo fare da “contorno”, addolcendo se possibile la pietanza principale.

Ma il match su cui voglio porre l’attenzione è ovviamente il Main Event di questa edizione, dove Roman Reigns si è confermato ancora campione massimo, a discapito di un superfavorito Cody Rhodes. Oramai il tappeto rosso era stato approntato da mesi, e una moltitudine di fan era pronta per festeggiare la vittoria dell’American Nightmare e la fine del regno del “terrore” del Tribal Chief. Io avevo pronosticato la vittoria di quest’ultimo in un editoriale un mese fa, ricevendo pochissimo sostegno. E quando anche qualcuno avesse provato ad alzare una voce fuori dal coro, subito veniva sommerso di improperi, perché la vittoria di Cody era “giusta” e quasi scontata. Eppure ha vinto Roman, e la sorpresa che ha suscitato il suo trionfo era paragonabile a quella della fine della streak di Taker.

Come dicevo in quel famoso editoriale, Roman doveva vincere, per due motivi sostanziali: Una vittoria di Cody così “avventata” sarebbe potuta risultare controproducente. Alla lunga sarebbe divenuta indigesta, per via della salita breve (e mica tanto ripida) che lo avrebbe portato al trionfo. Il secondo motivo è che Roman campione avrebbe aperto a più possibilità narrative (C’è l’incognita Jey Uso che lentamente acquista sempre più spessore. C’è il ritorno del People’s Champion ed una disputa familiare in sospeso. C’è Zayn e la sua vendetta mai sopita, ma c’è anche il ritorno all’assalto di Cody). Insomma, il finale del Main Event di WM 39 era il vero finale “giusto”.

Ultimo beneficiario di ciò è proprio Cody Rhodes. La sua sconfitta è stata fondamentale al pubblico per entrare sinceramente in empatia con lui, oggi tifato più di prima. Inoltre lo aiuterà ad affrontare la vera “gavetta” in WWE, che potrebbe portarlo a riaffacciarsi al titolo massimo con un nuovo e più convincente background. E la rivalità con Lesnar serve proprio a questo scopo. La WWE ci ha saputo stupire, in barba a chi sostiene da anni di essere un prodotto “scontato”, dandoci il dessert quando ci aspettavamo l’antipasto. Un dessert che può essere tranquillamente paragonato ad un Crème Caramel; Inizialmente amaro, ma che lentamente rilascia un retrogusto dolce tale che non puoi fare a meno di immergere nuovamente il cucchiaio.