Oramai su internet se ne leggono di ogni. Adesso, prima ancora che la rivalità prenda serio avvio, si sostiene che il feud Cody Rhodes vs Brock Lesnar è già alla frutta. Dopo qualche settimana e due scambi di battuta, si tirano già le somme di questa faida, che secondo “i più” è pensata male, eseguita peggio, e che non sta aggiungendo nulla al percorso dell’American Nightmare. Io non sarei così duro. Anzi, penso che migliore contesto per Cody non ci poteva essere. E miglior avversario di Brock Lesnar per lui non poteva palesarsi. È quell’ostacolo così arduo che, una volta superato, ti lancia indisturbato al traguardo.
Da un lato Cody non mi ha emozionato come mi aspettavo. I suoi promo non mi convincono e non mi trascinano, pur essendo carichi di pathos. Il ricorrere all’immagine di Dusty con così tanta insistenza non aiuta. Sembra che, al netto di tutto, gli sia “dovuta” qualcosa che non si è guadagnato sul terreno. O perlomeno non in WWE. Perché se è vero che ha dato un suo grosso contributo alla diffusione della AEW, è vero pure che non si può pretendere che questo faccia da sé curriculum agli occhi di tutti.
Tanti sono i lottatori che si sono dati anima e corpo alle Indy, eppure non sono arrivati in WWE con qualche “pretesa” per questo. O non sono stati presentati dalla compagnia come “legittimati” ad avanzarne. La regola sottesa è semplice, ed è stata spiegata da Conrad Thompson, podcaster e appassionato della disciplina, (che a molti dice poco, ma che è la persona che tiene in piedi il 90% dei podcast di Wrestling): Tutti i fan della AEW conoscono la WWE, mentre non tutti i fan della WWE conoscono la AEW (o la seguono settimanalmente). Per molti Cody del 2023 è lo stesso che interpretava Stardust prima di lasciare la compagnia (non a caso i riferimenti a questo personaggio, soprattutto all’inizio, sono stati numerosi). Di diverso c’era solo qualche tatuaggio e il colore dei capelli. E non si può certo fare alcun addebito al pubblico per questo.
Ora, finalmente, Cody ha l’opportunità di cimentarsi in una impresa eroica: battere la bestia Brock Lesnar. Certo, si poteva spingere sui contenuti. Magari una scazzottata in più, magari dei promo più “crudi” in un contesto in cui, da un lato hai un ex UFC fighter, e dall’altro un personaggio così carico di emotività, avrebbero aggiunto del pepe alla loro rivalità. Però, anche se si va sul “soft”, comunque si può guardare al fine di questa storia: accreditare Cody agli occhi dei fan WWE. Tutti. Se è vero che ci sarà un bis con Roman Reigns, quello che gli si parerà davanti non sarà il Cody ex Stardust, ex AEW, figlio di Dusty, ma il Rhodes uscito da una cocente sconfitta a Wrestlemania, vincente sul temibile Brock Lesnar, desideroso piu che mai di riprendersi la sua rivincita. Insomma, tutta un’altra storia no?