Wrestler, supereroina (quasi) e adesso anche dottoressa. Nikki Cross, oltre ai tanti titoli nel mondo del wrestling, potrà presto aggiungere un titolo accademico al suo curriculum. La wrestler scozzese, infatti, ha annunciato di aver completato la sua tesi finale nell’ambito del corso di laurea di secondo livello in Storia che sta frequentando all’Università di Edimburgo. La donna aveva annunciato di aver cominciato gli studi nel 2019 e finalmente sembra essere arrivata alla conclusione. La sua tesi finale sarà sulla storia del wrestling femminile e saremmo davvero curiosi di leggerla.

L’annuncio di Nikki Cross

“Ragazzi ce l’ho fatta!” ha esordito Nikki sul suo account Twitter “La tesi di laurea magistrale è stata consegnata. A tutti i fan che mi hanno twittato, a tutte le persone meravigliose che mi hanno permesso di intervistarli (sapete chi siete). Grazie. Adesso quale sarà il prossimo passo? Dottorato? Un libro? In ogni caso dopo un po’ di riposo”. La wrestler ha poi fatto dei ringraziamenti un po’ più specifici, ringraziando la collega WWE Piper Niven ed il compagno ed ex wrestler WWE Killian Dain.

A Piper Niven che le faceva i complimenti ha scritto: “Questa povera ragazza ha dovuto ascoltare me che parlavo di questa tesi per gli ultimi nove mesi. Gente, tributatele il giusto rispetto! Ti voglio bene Kimmy!” Al compagno Killian Dain, che aveva scritto “Ti prego ora prenditi un giorno libero”, Nikki ha risposto in modo poco rassicurante con una gif di Taz il diavolo della Tasmania: “Davvero, gente, quest’uomo ha la pazienza di un santo. Sapevo di aver scelto un grand’uomo! Ma niente promesse baby!”

Il wrestling professionistico è la più grande passione della Cross, ma -come capita a molti sportivi- è molto importante avere un’opzione di riserva. Tempo fa in un’intervista a Lilian Garcia aveva detto: “Perché non sai se sarai sempre in grado di lottare. Siamo tutti a un giorno di distanza da un infortunio che chiude la tua carriera. Il wrestling è la mia passione, ma ho sempre saputo che c’è la possibilità che io non sia fisicamente in grado di farlo, quando avrò 50 o 60 anni”.