Come sappiamo, è in corso di svolgimento il torneo per l’assegnazione del World Heavyweight Title con protagoniste Superstar di entrambi i roster. Nel corso dell’ultimo episodio di Monday Night Raw, Seth Rollins ha staccato il biglietto per finale. Prima ha sconfitto Damian Priest e Shinsuke Nakamura e poi Finn Balor (che a sua volta aveva avuto la meglio su Cody Rhodes e The Miz) nella semifinale. Questo venerdì tocca a SmackDown. Ebbene, la Rated R Superstar Edge è determinato a chiudere il cerchio.
Le parole di Edge
Questa notte a SmackDown la seconda parte del torneo per l’assegnazione del World Title, con il secondo finalista che sarà designato. Edge sarà impegnato in un Triple Threat Match di grande spessore con Rey Mysterio e AJ Styles. Il vincitore affronterà in semifinale il vincitore dell’altro Triple Threat che vedrà impegnati Bobby Lashley, Sheamus e Austin Theory. A poche ore dalla puntata Edge ha pubblicato un video sui social affermando la sua intenzione di chiudere il cerchio: “C’è qualcuno che da tempo afferma di voler finire la sua ‘storia’ e sono felice per lui. Questa cosa, però, mi ha fatto riflettere sulla mia di storia. Il nuovo World Title assomiglia molto alla Big Gold, quel titolo che non ho mai perso. 12 anni fa sono stato costretto a fermarmi e mi dissero che non sarei più potuto tornare sul ring. Non ho più avuto l’occasione di riprendermi quella cintura. Ora, però, ho l’occasione per chiudere il cerchio. Non mi resta molto tempo per fare quello che sto facendo. Devo farcela, è l’ultima cosa che mi rimane da fare. Ho ancora poco tempo sul ring e questa volta voglio finire nel modo giusto. Il modo migliore per chiudere la carriera è vincere il World Title e quando poi lo perderò sarà il momento di ritirarmi”. Toccanti parole quelle della Rated R Superstar, che è determinato a chiudere la carriera come si deve riconquistando quel titolo che fu costretto a rendere vacante. Dovesse guadagnarsi la finale, affronterebbe Seth Rollins rinnovando così una della migliori faide degli ultimi anni.
