Austin Theory, giovane promessa nonché campione degli Stati Uniti in carica, ha subito un drastico “accantonamento” negli ultimi mesi, comparendo poco in TV e quasi mai in rivalità di spicco. La cosa sorprende non poco il WWE Universe, essendo stato l’atleta portato in trionfo, e presentato come sicura stella del futuro, fino all’anno scorso. Questa sua “retrocessione” a figura secondaria dello show blu, quando riesce ad ottenere uno spazio televisivo, suona tanto come una bocciatura per il wrestler. Voci di corridoio dipingono un Theory non più considerato come prima da quando Mr. McMahon ha lasciato il timone di comando. Ma siamo certi che siano solo maldicenze.

Punti di vista

La “questione Theory” è stata sollevata anche in conferenza stampa post SummerSlam dallo storico giornalista Bill Apter, al quale Triple H ha risposto che, l’aver inserito del campione degli Stati Uniti uniti nella Battle Royal, piuttosto che implementarlo in un match in singolo nella card, non è frutto di una “bocciatura”, quanto piuttosto di una ulteriore opportunità per Theory di farsi notare. Inoltre, con un Roster così “affollato” e un numero di storyline così alto, Triple H si è detto in difficoltà nel dare il “giusto” spazio a tutti gli atleti. Poi Hunter ha ammesso che, quando era impegnato nel ring attivamente, avrebbe preferito di gran lunga avere una grande occasione in un grande evento, anche se questo significava saltare gli eventi meno “importanti”, piuttosto che avere uno spazio piccolo in tutti gli show. Theory, dal canto suo, ha pubblicato un messaggio alquanto “criptico” sul suo account Twitter, che recita: “Mi rialzerò sempre. Mi esibirò sempre. Andrò sempre All in, per tutto il giorno!”