La AEW si sta avvicinando a grandi passi verso l’Inghilterra, lo stadio di Wembley in particolare, dove si terrà All In, destinato ad essere il più grande evento di wrestling nella storia d’Europa e uno tra i più grandi in generale visti i numeri record registrati finora. Le aspettative sono tante e crescono di settimana in settimana con la card che piano piano si sta definendo e stanotte è finita anche l’incertezza su quello che sarebbe stato il match con coinvolto Jon Moxley e il suo Blackpool Combat Club.
Riecco Eddie Kingston!
La puntata speciale di Dynamite, denominata Fight For The Fallen, si è aperta con l’ennesima difesa titolata di Orange Cassidy, che ha sconfitto Wheeler Yuta confermandosi campione International. A fine match Jon Moxley e Claudio Castagnoli, presenti a bordo ring, hanno subito attaccato Cassidy con Chuck Taylor e Trent Beretta che sono poi giunti sul ring per salvare il compagno. Alla rissa si sono presto uniti anche i Lucha Brothers, pronti a vendicare il compagno PAC, infortunato proprio da Castagnoli nelle scorse settimane. Infine alla festa si è unito anche Eddie Kingston, di ritorno dalla trasferta giapponese dove ha preso parte al G1 Climax. Messo in fuga il BCC, Kingston ha preso il microfono e ha annunciato che ad All In, al Wembley Stadium, lui, i Best Friends e i Lucha Brothers sfideranno il BCC e altri tre in uno Stadium Stampede match. Rimane quindi solo da capire chi si unirà a Mox e soci per quello che sarà il terzo Stadium Stampede match della storia, il primo al di fuori dal Daily’s Place e l’adiacente TIAA Bank Field di Jacksonville. Lo scorso anno Tony Khan aveva dichiarato che difficilmente avremmo rivisto questa stipulazione, creata durante la pandemia, ma qualcosa avrà fatto cambiare idea al presidente della AEW, che sarà chiamato, con il resto della produzione, ad una grande sfida per mettere in scena questa tipologia di match.