Nell’ultima puntata di AEW Collision, Bryan Danielson ha fatto capire di essere vicino alla chiusura di una fantastica storia. Di essere vicino a quel “The Last Dance” che fa tanto ultimo giro di giostra prima di appendere gli scarponi al chiodo. O forse no?
Non è la prima volta che Danielson parla di un ritiro. Già negli ultimi tempi in WWE aveva dichiarato di vedere sempre più vicino il momento di uno stop per occuparsi maggiormente della famiglia ed evitare rischi derivanti da infortuni. Lo deve alla figlia, alla promessa di fermarsi quando lei avrebbe compiuto 7 anni.
Dunque ultimo anno. Ultima corsa. Si inizia con Zack Sabre Jr. È evidente che se conclusione dovrà essere, allora è bene togliersi di torno tutti gli sfizi. Da due anni i fan attendono questo incontro. I diretti interessati più di tutti WrestleDream pare l’occasione giusta per alimentare attesa, aspettativa e gioia per gli occhi.
Poi si fermerà? Sicuramente. Ciò non significa che non lo vedremo più sul ring. Andato via CM Punk, Collision diventa il suo show. E non solo sul lato creativo, dove è uno dei booker di riferimento. Ha assunto ormai un ruolo da braccio destro di Tony Khan, dunque avrà modo di facilitare i rapporti interni e prendersi la leadership della compagnia.
Potrebbe diventare un gm stile William Regal a NXT. Potrebbe essere un personaggio on screen utile per mandare avanti le faide come nella storia sono stati a più riprese Eric Bischoff, Paul Heyman, Vince Russo, Vince McMahon e tantissimi altri.
E poi i match? Un ritiro non esclude che non ci siano altri match. Un Wrestler non si ritira mai davvero. E credo che Danielson possa togliersi qualche soddisfazione una tantum, quando e se ci sarà modo di affrontare l’avversario giusto al momento giusto.