The Player’s Tribune è uno spazio molto interessante in cui spesso atleti di tutte le discipline, americani o internazionali, si raccontano attraverso la stesura di un articolo. In quella che può apparire come la scrittura di una pagina di diario, si è cimentato nella giornata di ieri il campione mondiale MJF. Non si tratta del primo wrestler, in passato abbiamo letto Eddie Kingston, Anthony Bowens, Jade Cargill e altri.

“Non so cosa succederà”

Prendendo spunto dal voler celebrare il match di Worlds End a casa sua e il quinto “compleanno” della AEW, MJF ha affrontato diversi temi, la sua carriera, la sua attuale salute e tematiche politico-sociali e di attualità. Nella prima parte del suo racconto MJF ha parlato dell’imminente futuro, del match di Worlds End contro Samoa Joe e di cosa succederà dopo, con tanti problemi fisici, un contratto in scadenza e un futuro tutto da scrivere. Del passaggio sull’importanza della AEW vi abbiamo scritto ieri, MJF è partito dal Day 1, dal 21enne quasi spaventato a dover interrompere Bret Hart fino a ciò che è oggi. Tanti i ringraziamenti espressi nella lettera, dal boss Tony Khan a Cody Rhodes, l’Elite e Chris Jericho, ritenuto da MJF colui che ha dato la vera spinta per la partenza della AEW al di là del grande lavoro di TK e degli EVPs, nonchè colui che ha dato una grossa mano per la sua ascesa. Proseguendo menzioni anche per Moxley e spazio per qualche critica, senza fare nomi, a quelli che sono arrivati in AEW con supponenza e arroganza, visto il passato, per poi non lasciare alcun segno. Infine il ringraziamento più grande ai fan che sanno apprezzare quello che la compagnia ha da offrire.

“Sono stanco!”

Proseguendo nella lunga missiva MJF ha elencato le sue 5 difese titolate preferite, in ordine sparso l’ironmatch da 60 minuti contro Danielson , il match tra i “four pillars”, l’incontro di Collision contro Kenny Omega, All In a Londra contro Adam Cole e Samoa Joe a Grand Slam. Poi Maxwell se ne esce con un: “Sono stanco, la mia anca è un disastro e non riesco ad alzare le braccia oltre le spalle, prendo antidolorifici che non è una cosa che amo e non riesco a dormire.” A pochi giorni dal suo quinto anniversario con la AEW, MJF non sa cosa succederà, ma la cosa più importante adesso è che lotterà a casa sua dove è cresciuto e ha affrontato tanti problemi. Tutto ciò che ha raccontato sulla sua vita è vero, i problemi di apprendimento, il bullismo e l’antisemitismo. Proprio su quest’ultimo tema si è lasciato andare ad una riflessione politica e sociale. Nel 2023 essere ebreo in America sta diventando quasi un problema, lui non supporta i bombardamenti o la morte di innocenti israeliani e palestinesi a causa dell’odio e trova assurdo che dall’altra parte del mondo (negli USA) c’è chi supporta un’organizzazione terroristica come Hamas. MJF si definisce uno a favore dell’anti-odio, in un mondo che ormai vive solo di odio tra le parti. Un tema chiaramente delicato e molto a cuore ad MJF, tema che si trova ad affrontare quotidianamente con la sua fidanzata Alicia Atout che ha origini palestinesi.