Natalya è una delle atlete WWE di riferimento da ormai più di 15 anni. La figlia del grane Jim Neidhart ha vinto svariati titoli nel corso della sua carriera con la compagnia di Stamford ed ha affrontato praticamente tutte le superstar che si sono susseguite nella compagnia. Nonostante la Queen of Harts sia sempre pronta a combattere, negli ultimi anni la sua situazione nella card è cambiata notevolmente: la wrestler non ricopre più un ruolo centrale nelle storyline della compagnia, ma resta comunque un ottimo punto di riferimento per le superstar più giovani, grazie alla sua enorme esperienza.
Parlando a Busted Open Radio, Natalya ha parlato della possibilità di intraprendere una nuova carriera una volta appesi gli stivali al chiodo. La wrestler sarebbe infatti molto interessata a prendere parte al processo creativo della WWE, enfatizzando la sua volontà di continuare a crescere a livello personale e lavorativo:
“Vi dirò una cosa, il nostro team creativo ha un lavoro molto difficile. Mio marito TJ lo dice sempre, dice sempre che nessuno sa quanto sia difficile scrivere lo show. TJ è un producer e lavora a stretto contatto con i writers e dietro le quinte. Dice sempre che ‘non sai mai quando una superstar si infortuna oppure sta passando una situazione difficile.’ Io penso che i writers hanno un lavoro davvero difficile perché ci sono tante persone che cerchi di soddisfare contemporaneamente. Sarò onesta, a volte, c’è bisogno di tenere a bada diversi ego perché tutti vogliono essere i migliori. Tutti vogliono vincere, proteggere il loro status ed essere al top. Tutti vogliono il main event di WrestleMania ed essere i prescelti. A volte hai bisogno di una sposa, altre di damigelle d’onore. I writer hanno un lavoro davvero difficile. Mai dire mai, per quanto mi riguarda. Ho da lavorare su diverse cose che comprendono lo scrivere, il creare e celebrare la mia carriera e tutto ciò che ho raggiunto. Mai dire mai per quanto riguarda quello che c’è da fare in WWE. Sono così eccitata all’idea di crescere. Il 2024 sarà un anno di crescita.”