Ah, l’Elimination Chamber: l’ultima fermata del treno destinato ad arrivare a Wrestlemania, l’ultimo step in grado di scombinare, definire o consolidare piani nati alla Rumble. Contrariamente ad altri PLE di transizione EC può davvero costituire un punto creative realmente importante nel nostra anno accademico di ruestling: come sarà andata quest’anno? Brace yourselves guys, let’s begin!

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KICK OFF PRE SHOW

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TAG TEAM MATCH

Kabuki Warriors (c) vs Candice LeRae & Indi Hartwell for the WWE Women’s Tag Team Championship (08:00)

Un kickoff show con un match, robetta che non si ammirava da qualche tempo. L’unico motivo per il quale questo incontro è stato inserito (un po’ dal nulla) è la passerella concessa ad Indi Hartwell, beniamina di casa accolta come una vera e propria eroina, antipasto per ciò che sarebbe accaduto nel main event. Poco conta questo match nell’ordine delle cose, pochissimo contano purtroppo i Titoli di Coppia, un orpello inutile, non ambito, mai al centro di una storyline, impiegato come pretesto per rimpinguare un midcard femminile troppo spesso in balia delle onde e degli eventi. L’incontro in sé per sé non è stato lesivo, è durato poco e l’ingresso di Indi è stato un momento che di sicuro si porter dietro per tutta la vita. Le Kabuki Warriors sono una Lamborghini in un centro abitato con il limite fissato a 30 km/h, non saprei come altro definirle e la cosa mi dispiace infinitamente. Winners and Still WWE Women’s Tag Team Champions: Kabuki Warriors 6 out of 10 stars (6 / 10)

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WOMEN’S ELIMINATION CHAMBER

Becky Lynch vs Naomi vs Bianca Belair vs Raquel Rodriguez vs Tiffany Stratton vs Liv Morgan in an Elimination Chamber Match for a WWE Women’s World Championship Match at Wrestlemania XL (32:15)

Che la direzione per WM XL fosse Rhea vs Becky, è ed era cosa nota già prima di Elimination Chamber. Che dopo la vittoria di Bayley alla Rumble la principale indiziata per la vittoria della Chamber fosse Becky, anche questa era cosa nota: ciò che contava era assistere al percorso che avrebbe potuto portare a questo risultato sulla carta abbastanza prevedibile. Bene, questo Chamber ha ottenuto tutto ciò che doveva e forse anche qualcosa in più: l’azione è stata a tratti forse un pochino farraginosa, tuttavia il match è stato gestito bene nel complesso, così come le eliminazioni: Liv Morgan ha eliminato due contendenti, Stratton, Belair e Lynch una mentre Raquel ha disputato un’ottima prestazione fungendo da “base” e proteggendo al meglio le sue colleghe. Anche Naomi ha avuto il suo momento di gloria, tuttavia è stata la prima ad essere eliminata senza troppi fronzoli, ridimensionando un ritorno già in sordina. Potremmo dire che tutte le contendenti, tranne quest’ultima, ne sono uscite in qualche modo rafforzate, Becky si candida come minaccia serissima al regno della Ripley e un piccolo discorso a parte va fatto per Tiffany Stratton. 24 anni di età, due anni e mezzo di esperienza nel mondo del wrestling, passato come atleta di altissimo livello: in un paio d’anni, la WWE potrebbe avere finalmente per le mani una stella paragonabile alla Ripley o a Belair, ultimi due prodotti femminili di successo che hanno succeduto alle 4 horsewomen. La prestazione della Stratton è stata maiuscola, la pressione di un PLE è stata gestita alla perfezione e in ring, dopo qualche settimana claudicante, ha espresso buona parte del suo profondo potenziale. Tiffany è esattamente ciò che NXT potrebbe e dovrebbe esprimere verso il main roster, e la sua prestazione ne è l’emblema. Per quanto riguarda le alter tre contendenti, Bianca dovrebbe essere contrapposta a Cargill in tempi brevi (WM o dopo?), Liv Morgan è perennemente un personaggio in ricerca di autore, nonostante un sostegno incessante dle pubblico e Raquel rischia di rimanere un’incompiuta, a meno che non si decida di turnarla heel ieri. Winner and 1st Contender for the WWE Women’s World Championship at Wrestlemania XL: Becky Lynch 7 out of 10 stars (7 / 10)

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TAG TEAM MATCH

Finn Balor & Damian Priest (c) (w/Dominik Mysterio) vs New Catch Republic for the Undisputed WWE Tag Team Championship (17:25)

Questo incontro, nato un po’ dal nulla, ha goduto di un minutaggio davvero importante. Lo stato di salute della divisione tag team maschile è solo di poco superiore a quella femminile, dunque Dunne e Bate (due wrestlers eccezionali) sono il meglio che in questo momento si possa chiedere, pur tuttavia non hanno una vera e propria backstory alle spalle, se non quella nota ai fan di vecchia data di NXT e NXT UK. Il match, visto il tenore degli atleti coinvolti, è stato davvero ben lottato e l’unica vera pecca è stata la scontatezza del risultato finale, che non può non penalizzarne la valutazione complessiva. Parliamo brevemente di Priest tuttavia: credo che la possibilità che la valigetta vada “sprecata” si stia sempre più concretizzando, il suo momentum è quantomai alle battute di arresto e il suo status all’interno dello show è sempre più proteso verso il ridimensionamento. Winners and Still Undisputed WWE Tag Team Champions: Finna Balor & Damian Priest 6.5 out of 10 stars (6,5 / 10)

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MEN’S ELIMINATION CHAMBER

LA Knight vs. Drew McIntyre vs. Kevin Owens vs. Bobby Lashley vs. Logan Paul vs. Randy Orton in an Elimination Chamber Match for a WWE World Heavyweight Championship Match at Wrestlemania XL (36:55)

La Chamber maschile ha goduto di una scontatezza leggermente inferiore a quello femminile, tuttavia il favorito della vigilia ha comunque prevalso ed in fin dei conti va bene così. Tre eliminazioni per Drew, due per Orton e tanta, tanta carne al fuoco in vista di WM: Lashley fatto fuori da una Claymore “di rapina”, LA Knight messo fuori gioco da un attacco brutale da parte di AJ Styles, Owens eliminato da Orton nel suo momento migliore, Logan Paul caduto a seguito di una “RKO-out-of-nowhere” ed infine Orton eliminato da Drew dopo la vendetta perpetuata dallo stesso “Maverick”. Drew è divenuto un heel davvero raffinato: l’incoerenza della sua narrativa che lo vede posto sempre e comunque dalla parte del giusto si scontra con un opportunismo che oramai ha superato il mero cinismo, ma che affonda le proprie radici nella cattiveria più spinta e cruda. Il match contro Rollins, a questo punto, potrebbe essere un ottimo riempitivo per il midcard di WM, in grado di regalare settimane di storyline interessanti anche se non eccessivamente complesse. Stesso dicasi per il match oramai certo tra Paul e Orton per il Titolo US: una special attraction ben congegnata, tra due personaggi decisamente over. Il lottato è stato valido, l’esito giusto, i piani per WM sono stati gettati: un match non eccelso ma certamente gradevole e altamente intrattenente. Winner and 1st Contender for the WWE World Heavyweight Championship at Wrestlemania XL: Drew McIntyre 7 out of 10 stars (7 / 10)

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ONE ON ONE MATCH

Rhea Ripley (c) vs Nia Jax for the WWE Women’s World Championship (15:00)

Arriviamo al main event. Voto a parte meriterebbe l’atmosfera al momento dell’entrata di Rhea, un 10 e lode pieno: la Campionessa di fatto ha avuto il suo Wrestlemania Moment lo scorso weekend, occupando l’apice della catena alimentare WWE in casa sua, nel main event, in uno stadio colmo. Una visuale meravigliosa, in cui il match di fatto è stato un contorno necessario racchiuso tra il vero motivo della collocazione di questo match nel ME, ossia l’entrata ed il festeggiamento della Ripley, proposta ovviamente come babyface pura, senza interferenze da parte del Judgement Day. Nia Jax, della quale onestamente non sono fan, ha recitato la parte della cattiva alla perfezione, mettendo in difficoltà la campionessa, provocando il pubblico e beccandosi un ben pin pulito senza colpo ferire. Un match sufficiente, un’atmosfera magica, una struttura da house show: nel complesso un buon modo di concludere questo PLE. Winner and Still Women’s World Champion: Rhea Ripley 6.5 out of 10 stars (6,5 / 10)


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LIVE EVENT

PLE che ha oramai consolidato alcuni piani in vista per WM (Rhea e Becky, Drew e Seth) e creato qualche nuovo scenario interessante (AJ e LA Knight, Orton e Paul), senza troppi fronzoli. Nel complesso riterrei lo show molto godibile, di transizione ma non troppo. My two cents. 7 out of 10 stars (7 / 10)