Circa un mese fa Wardlow prese un microfono e fece un bel promo in cui ribadiva di essere l’uomo che di fatto ha squashato, distrutto e battuto diversi ex campioni mondiali AEW e che non c’era nessun atleta più grosso e tosto di lui nel locker room, da quelle dichiarazioni scaturì un match per Revolution, il Meat Madness Match che era un triple Threat che vedeva coinvolti anche Will Hobbs e Lance Archer, sulla carta sarebbe dovuta essere una carneficina fra pesi massimi che avrebbe dovuto regalarci un primo sfidante credibile per il campione Samoa Joe, ma a pochi giorni dall’evento il match venne cancellato e sostituito dall’All Star Scramble match senza una vera ragione, nome un po’ curioso per un semplice match a 8 uomini, poi All Star, l’unico fra i 8 partecipanti che poteva definirsi una stella affermata era Jericho, comunque ha vinto ugualmente Wardlow in un match ampiamente dimenticabile se non per delle inquadrature tremende, ma non sono qui per parlare del (non) Scramble match e della regia AEW, ma di ciò che sarebbe potuto essere e ciò che sarà sabato 6 aprile, un triple threat match fra atleti di 120kg, stavolta non con una shot in palio ma un titolo, il titolo secondario meglio gestito al mondo, il titolo Nordamericano fra il campione Oba Femi, Josh Briggs e Dijak.

Sicuramente è una casualità ma curiosamente questi 3 hanno qualcosa in comune ciascuno con i 3 partecipanti originali del suddetto match.

Dijak/Wardlow:

sono entrambi 2 big man coetanei, tra l’altro, che nonostante l’enorme stazza sono agili e capaci di notevoli mosse aeree. Poi diciamocelo sono entrambi abbastanza sprecati nelle rispettive compagnie

Lance Archer/Josh Briggs:

invece sono assistiti da 2 Hall of Famer che li guidano, vero che la presenza di Jake “The Snake” Roberts è più costante rispetto ai consigli sibillini di JBL, ma è vero che le parole del Wrestling God hanno avuto un effetto istantaneo e maggiore sul modo di porsi nei match e nelle relazioni di Briggs

Will Hobbs/Oba Femi:

Tirando un po’ per i capelli il paragone si può dire che entrambi adottino uno stile improntato sulla potenza, anche se nonostante Oba sia più giovane di 8 anni è molto più avanti nella psicologia in ring e ciò rende le sue manovre di maggior impatto. Vedasi il match con Brooks Jensen.

Non sapremo mai cosa sarebbe potuto essere il match che combinava l’agilità di Wardlow, l’esperienza di Archer e la forza di Hobbs, né tanto meno i motivi della cancellazione del match a pochi giorni dal ppv.

Ma scopriremo cosa potranno tirare fuori contrapposte tra di loro la tecnica di Dijak, la resistenza di Briggs e la ferocia di Oba Femi.

Il pronostico per me è facile, Oba Femi come da lui stesso affermato è la montagna da scalare, l’uomo della profezia che sta facendo un regno più che buono e privargli l’alloro a soli 3 mesi di distanza dalla vittoria saprebbe di percorso tranciato a metà, il suo essere un heel atipico è interessante, sicuro della propria superiorità che combatte solo contro avversari che reputa degni di dargli una vera sfida o indegni nei confronti dei quali è ancora più feroce per punirli di aver osato sfidarlo.

Nel mentre Dijak sono ormai 16 mesi che è tornato a NXT per ricostruirsi e fin da subito ha puntato al titolo nordamericano che gli è sempre sfuggito, una vittoria dopo i splendidi match che ha fatto sarebbe anche un giusto premio, ma ho la sensazione che verrà promosso nel MR col draft di maggio, quindi sarà colui che si prenderà il pin, sperando che non finisca relegato a Main Event come Apollo Crew, altro lottatore che era tornato a NXT per reinventarsi facendo un buon stint ma che una volta ripromosso è diventato un jobber.

L’ultimo ma non per importanza: Josh Briggs, io reputo il titolo Nordamericano e quello NXT allo stesso livello, ciò nonostante, forse per Briggs chiudere questa porta senza venire schienato gli potrebbe spalancare un cancello per il titolo principale dello show, infatti la sua gimmick si incastrerebbe alla perfezione con quella di Tony D’Angelo qualora l’italoamericano a Stand&Deliver facesse il colpaccio sconfiggendo Ilja Dragunov. Un feud tra loro 2 assumerebbe sia connotati comici giocando sulla natura da redneck di uno e su quella malavitosa dell’altro, ma anche seri semmai venisse coinvolto nuovamente JBL e Tony D si stufasse di scherzare, quando il Don non scherza fa davvero paura, persino Ilja nei fatti ne pare terrorizzato. I match che ne verrebbero fuori specialmente se con stipulazioni potrebbero essere più che gradevoli.

In definitiva credo che Oba Femi continuerà il suo dominio scalando le classifiche dei migliori campioni nordamericani, Briggs avrà un ottimo percorso con tante altre rivalità importanti con o senza titoli di mezzo e l’unico che purtroppo faticherà sarà Dijak con la promozione nel Main. Sul suo futuro esattamente come su quello di Wardlow vedo nubi nere all’orizzonte, spero di sbagliarmi per entrambi.

Contenti di questo Meat Madness Match targato NXT? Su chi dei 3 puntate? E siamo tutti d’accordo che Wardlow dovrebbe chiedere il rilascio?

Nota: Non c’entra con il blog ma di recente su Twitter Dijak ha confermato di aver già deciso 9 anni fa che una volta deceduto donerà il suo cervello alla scienza, cosicché si possano curare o ancora meglio prevenire malattie come le commozioni cerebrali ed altre, onore a Christopher James Dijak, grande uomo dietro a un grande wrestler, a maggior ragione gli si augura un buon proseguimento di carriera.