Qualora aveste ancora bisogno di prove per dimostrare che la WWE è desiderosa non solo di voltare pagina rispetto a Vince McMahon, ma anche di creare un prodotto che l’ex chairman non avrebbe permesso di realizzare sotto il suo controllo, allora WrestleMania 40 è stata l’occasione giusta. Definita come l’inizio di una nuova era, anche se non è stato specificato il perché, ha mostrato molte indicazioni sul fatto che la compagnia che vedremo in futuro sarà diversa da tutto ciò che abbiamo conosciuto prima, e questo includerà anche alcuni termini creati da Vince che verranno abbandonati nel passato. McMahon, notoriamente, non permetteva l’uso di certe parole e frasi nella federazione, in particolare in TV. Gli ospedali sono strutture mediche, le cinture sono titoli e la più grande e bizzarra di tutte: non osare chiamare wrestling ciò che facciamo. Nonostante la seconda W di WWE stia per wrestling, all’ex chairman non piaceva che i suoi dipendenti venissero chiamati wrestler. Per questo motivo ha inventato il termine “intrattenimento sportivo”, che però ora potrebbe essere un concetto che sentiremo sempre meno. Quando Cody Rhodes ha battuto Roman Reigns per l’Undisputed Title domenica a WrestleMania, molti fan hanno notato Corey Graves dichiarare con orgoglio “Il wrestling professionistico è tornato”. A quanto pare, non si tratta di un caso, né di qualcosa per cui Graves sarebbe stato rimproverato attraverso le cuffie come in passato. Infatti, secondo rumor, il fatto che in WWE ci si riferisca al pro wrestling come tale è qualcosa che probabilmente sentiremo sempre più frequentemente in futuro.
Oltre Vince…
Che siate d’accordo o meno, la decisione di creare il termine “sports entertainment” è stata sensata. L’obiettivo era quello di distinguere la WWE da ciò che facevano i suoi rivali e da ciò che il wrestling professionistico era stato in passato. È anche una descrizione accurata, poiché il wrestling professionistico è una miscela unica di sport e intrattenimento. L’errore di McMahon, però, è stato quello di fingere che la compagnia non fosse il pro wrestling. Entrambi i termini possono esistere nello stesso ambiente senza la necessità di penalizzare qualcuno per averne usato uno piuttosto che l’altro, e forse questo è ciò che accadrà nella WWE d’ora in poi, piuttosto che l’intrattenimento sportivo venga abbandonato per sempre. Per la cronaca, mentre prosegue la causa contro McMahon, in cui l’ex presidente è accusato di alcuni atti efferati, è evidente che la federazione è desiderosa di prendere le distanze dal vecchio capo il più possibile. Non è stato fatto un minimo accenno a Vince in alcun filmato durante il weekend di WrestleMania, nemmeno nei contenuti che ripercorrono i 40 anni di storia dell’evento da lui creato.