Succede di tutto nel match valido per il titolo dei pesi massimi questa notte a Money in the Bank. Nell’unico match valido per il titolo del mondo, incombeva l’ombra della valigetta appena conquistata da Drew McIntyre e così in effetti è accaduto.

Seth Rollins e Damian Priest protagonisti di un match combattuto

Dopo un match molto combattuto, si è arrivati a un apparente conto da tre di Seth Rollins su Damian Priest. In realtà, l’arbitro conta il due e in diretta non siamo riusciti a capire il motivo. Ad ogni modo, il match prosegue con Priest che sembra potersi rialzare e spostare fuori dal ring.

Drew McIntyre trasforma il match in un triple threat

In quel momento risuona la theme song di Drew McIntyre, che chiede all’arbitro di essere inserito nel match. L’incontro diventa a tutti gli effetti un triple threat match, con tutte le varianti di regolamento che ciò comporta.

CM Punk interviene a sorpresa

Drew McIntyre arriva tracotante sul ring e comincia a rifilare Claymore a Seth Rollins. L’ex membro dello Shield cerca di resistere, ma alla fine c’è un deficit di stanchezza importante tra i due avversari originali e Drew. La sfida va avanti con Priest che torna sul ring. Anche il campione sembra in difficoltà quando arriva “a sorpresa” CM Punk, che comincia a picchiare il rivale. Un assalto del tutto regolare, dato che si è passati a un match a tre e quindi senza squalifiche. Punk utilizza anche la cintura di campione del mondo per attaccare Drew McIntyre, che rimane a terra e viene schienato da Damian Priest.

Beffa per Drew McIntyre, Damian Priest rimane campione

Dopo WrestleMania e Clash at the Castle, arriva un’ulteriore beffa per Drew McIntyre, che spreca così l’incasso della valigetta. Ancora una volta, Damian Priest rimane campione, seppur non meritando fino in fondo la vittoria. Ad esplicitare questo concetto è Seth Rollins, che se la prende però con CM Punk, reo secondo lui di aver influenzato l’esito del match senza alcun diritto. A placare le ire di Rollins arriva Corey Graves, ma ormai il danno è fatto.