Il wrestling professionistico è ancora oggi etichettato come “falso” da coloro che non riescono a comprendere gli aspetti legati alla performance e al personaggio in quello che viene presentato come uno sport, nonostante la presenza di vere e proprie leggende del wrestling come Kurt Angle. In una nuova intervista rilasciata a WFAN, ad Angle è stato chiesto come si comporta con chi gli chiede del lato teatrale del wrestling.

Le sue parole

“È tutto prestabilito, ma le botte si prendono. Sbattiamo sul compensato, e questo comporta lesioni a lungo termine, le ginocchia vanno in tilt, il collo va in tilt, la schiena va in tilt”. Angle ha fatto notare come molti wrestler, lui stesso compreso, siano rimasti intrappolati nella dipendenza da alcol e droghe per far fronte ai dolori molto reali che derivano dall’intrattenimento predeterminato: “Credo che sia la forma di sport più dura in cui sia mai stato coinvolto”. Ha detto di aver subito più infortuni nella sua carriera di wrestler professionista che in quella di dilettante. Kurt ha parlato anche apertamente di quanto profondi fossero i problemi di droga nella WWE durante il suo periodo di permanenza, definendoli un “piacere nascosto”, di cui molti nel settore si rifiutavano di parlare, nonostante la prevalenza di sostanze pericolose. Per la cronaca, la droga preferita dall’eroe olimpico era notoriamente l’antidolorifico, tant’è che fu soprannominato “Perc Angle” a causa dell’uso massiccio di Percodan. Da circa 14 anni è pulito, dopo che nel 2010 decise di farsi aiutare e di iniziare la riabilitazione.