Marsupilami ci parla di Paul Heyman e del suo futuro post rottura della Streak,
Al tempo dei social network, dove tutti sono sempre collegati e la privacy tende a sparire sempre più, uno dei metodi per capire se una cosa è passata nell'immaginario collettivo e se una cosa è diventata effettivamente un tormentone, è vedere se ne vengono fatti dei meme, ovvero se la frase viene presa e messa anche in contesti che apparentemente non c'entrano nulla al solo scopo di ridere, ma allo stesso tempo decretando il successo di quella determinata situazione. Esempi di questo tipo si possono trovare in qualsiasi campo, dalla celeberrima troll face a Willy Wonka che sentenzia su qualsiasi cosa in maniera sarcastica, e anche il mondo del wrestling non è rimasto immune da questo tipo di fenomeno, con foto come quella della faccia di Big Show e Jericho che si prende il merito di qualsiasi invenzione. Nelle ultime settimane, tuttavia, il meme che più è circolato è quello di Paul Heyman che in qualsiasi occasione si bulla del fatto che Brock Lesnar ha rotto la streak di Undertaker a Wrestlemania. E questa cosa il buon Paul la sta dicendo ad ogni piè sospinto, ad ogni occasione, e questo fa parte dell'ennesimo trasformismo di uno dei personaggi più magnetici della federazione che negli ultimi 20 anni ha passato tante fasi e ha lasciato il segno in maniere molteplici su tutto il business
Paul Heyman, come abbiamo già detto anche in altre occasioni, è stato un precursore dei tempi, anticipando in diverse occasioni quelli che sarebbero stati i trend vincenti negli anni successivi, dando quindi forma a quello che sarebbe stato il business nei periodi futuri. E' vero che ha fallito come gestore economico di una federazione, come più volte ammesso anche dai suoi fedelissimi anche dei tempi della ECW, ma come mente, come creatore e come gestore di lottatori è stato uno dei più apprezzati e dei più vincenti. Tra i tanti aspetti che non vengono magari ricordati tra quelli principali ma che comunque mi piace citare e che possiamo ricollegare a come sta lavorando in questi anni, ci sono il modo in cui ha creato caratteri dal nulla e il realismo nelle storylines.
Se andiamo a rivivere i glorosi tempi della federazione estrema di Philadelphia, notiamo come lo stile di booking di Heyman riusciva a fare emergere personaggi che in un altra federazione, e in particolare in quel periodo, non sarebbero potuti uscire. Come esempi si può citare quello di Terry Funk, da tutti ritenuto un vecchio a fine corsa che non ce l'aveva fatta col grande pubblico, e che poi si fece in quattro per aiutare i giovani a emergere, oppure il caso di Mickey Whipwreck, lo sfigato che le prende sempre e poi vince, o il caso di 911, il wrestler con una mossa sola ma in grado di farla molto bene e di diventare un icona di culto. Per fare ciò Paul usava le storyline, che erano sempre forti e ben studiate e grazie a queste i lottatori acquisivano credibilità e rendevano i match interessanti perchè il pubblico voleva vedere cosa sarebbe successo dopo, e quando riesci a fare questo di solito il successo, anche solo di critica, arriva sempre. Inoltre, i lottatori gestiti da Heyman erano realistici, veri, crudi, lontano dal mondo cartoonesco che aveva sempre circondato fino a quel momento il mondo del wrestling e anzi si incorporavano i difetti e le caratteristiche dei wrestler nel carattere da portare in scena in modo da risultare diretti e senza filtri. Sandman, anche fuori dal ring, era un amante della birra e quindi fu per facile per lui adattarsi al ruolo del rissaiolo incontrollato, cosi come Raven aveva un carattere spigoloso e scuro, che ha poi fato vita a uno dei personaggi più carismatici e sottovalutati della storia.
Ma oggi quale contributo può dare Paul Heyman al mondo del wrestling e in particolare cosa può dare alla WWE di oggi? La domanda non è di facile soluzione, tenendo conto che molto difficilmente ritornerà come successo in passato a gestire faccende di booking visti i precedenti di discussioni e malintesi che ci sono stati con diversi componenti dei piani alti, in particlare modo con Stephanie.
Innanzitutto, è evidente che la WWE lo vuole tenere attivo e in scena, cosa non cosi scontata se ripensiamo al passato burrascoso. Questa scelta penso sia dovuta al fatto che si sono accorti che, specie a RAW, fare passare 3 ore di spettacolo di buona qualità è spesso e volentieri complesso e si deve sempre trovare nuovo materiale, e noi ben sappiamo quali sono le doti in campo di ignoranza al momento di scrivere dei segmenti. Avere un Heyman a disposizione, e soprattutto avendo a disposizione la sua abilità nel parlare, a volte anche a vuoto, ma senza mai perdere il controllo del pubblico e della situazione diventa fondamentale e una ancora di salvataggio importante a cui appigliarsi.
Ma per poter parlare Heyman deve avere qualcuno da rappresentare ed ecco che il fatto di avere sempre a fianco a sé dei nuovi protetti risulta vincente. In particolare se andiamo ad analizzare chi è stato accostato a Paul negli ultimi anni, vediamo come si tratta sempre di lottatori estremamente completi dal punto di vista tecnico, ad eccezione di Ryback che era funzionale alla storia raccontata, e che avevano al massimo delle difficoltà nell'approcciarsi al microfono, con la ovvia eccezione del signore di Chicago. Anche Curtis Axel, forse il meno importante tra quelli che si sono accompagnati ad Heyman, corrispondeva completamente a questo identikit e ha comunque beneficiato di una attenzione e di una importanza che mai fino a quel momento non aveva mai avuto e che molto difficilmente avrà in futuro
.La scelta di Cesaro va esattamente in questa direzione, ovvero affiancare il migliore manager in circolazione agli atleti miglior del roster, in modo da creare la miscela perfetta che possa deflagrare su tutta la WWE, permettendo a Heyman di continuare a deliziarci con i suoi promo, le sue faccette, il suo magnetismo e creando nuovi standard che saranno parametri di riferimento per tutti coloro che, sia nel presente che nel futuro, vorranno lasciare un segno nel wrestling usando solo il microfono come arma.