It's tiiiiimeeeeee for Money in the Bank!
KingHunter7 valuta l'ultimo ppv WWE dove avremo un nuovo campione pesi massimi WWE ed un nuovo Mr. Money in the Bank, vediamo come si è sviluppato l'evento in questa recensione qui sotto:
WWE Tag Team Championship – The Usos Vs. The Wyatts: 7
Una gran bella sorpresa. Ma forse nemmeno tanto (sorpresa). Perché la qualità espressa sul ring negli ultimi mesi dagli Usos e dai due membri della Famiglia più stramba d’America – insieme agli Addams – è alta: i due fratelli sono andati over esclusivamente così, sfruttando buone capacità tecniche e straordinarie doti atletiche, con zero uso del microfono; mentre nei Wyatts si è vista un grande progresso in Erick Rowan, passato da essere uno spilungone ben strutturato ad essere un worker quantomeno onesto. Non è ancora buono come il partner (che ha tutto per sfondare) ma ha dimostrato di avere del potenziale inespresso da cavare fuori. Match molto old school con l’hot tag più classico che coinvolge anche il pubblico: proprio loro hanno evidenziato qualche segnale di malumore dopo la vittoria dei samoani; gli Wyatts piacciono e parecchio e un giro titolato sarebbe sperabile come importante banco di prova.
Winner and STILL WWE Tag Team Champions: The Usos
WWE Divas Championship – Paige © Vs. Naomi: 5,5
Ho visto robe femminili ben più abominevoli, ma questo non raggiunge la sufficienza nonostante un buon minutaggio (7 minuti) e un confronto piuttosto fisico. La realtà è che questo incontro in PPV non ha mosso una virgola – né nella visione del regno deludente della topolina inglese, né della relazione tra le due amiche – e difatti lo scossone è arrivato a Raw con il ritorno vincente di Aj.
Winner and STILL Divas Champion: Paige
Damien Sandow Vs. Adam Rose: 4,5
Come questa roba possa finire in PPV resta un mistero della fisica quantistica…
Winner: Adam Rose
Money In The Bank Ladder Match – Dean Ambrose Vs. Rob Van Dam Vs. Kofi Kingston Vs. Dolph Ziggler Vs. Jack Swagger Vs. Seth Rollins: 7,5
Tutto. Tutto. Tutto. C’è stato un po’ di tutto. E tutti – ovviamente meno l’infortunato e il non rimpiazzato Bad News Barrett – hanno contribuito in maniera attiva al grande successo di questo incontro, molto superiore per qualità e storytelling del successivo e più importante MITB per il titolo. La base è stata la continuità nello scontro tra Seth e Dean (ne vedremo delle belle) che ha catalizzato l’attenzione, alzando il livello generale: ha prevalso il primo, ma il secondo ha le carte in regola per prendersi la rivincita in futuro (la promessa di rendere vano ogni tentativo di incasso sarà molto interessante, seppure con il rischio di essere ripetitivo e monotono). Quasi obbligatorio il run in di Kane per favorire Rollins (che anche a sto giro prende un bump notevole sulla scala) e impedire a Dean di staccare la valigetta: non sarà forse la scelta più innovativa della storia del business, ma di certo è credibile ed efficace. Bene anche gli altri contendenti: RVD stranamente ispirato e piuttosto pulito nelle esecuzioni, Kingston vicino al successo e Swagger a dare la potenza che mancava agli altri contendenti. Capitolo a parte per Dolph Ziggler: il pubblico voleva vedere il biondo, il più underrated dell’intero roster WWE, vincere. Semplicemente vincere. Non perché venga preferito agli ex membri dello Shield, ma perché la gente non può più sopportare di vedere un talento così sprecato nei bassifondi. La WWE non lo capirà ma per noi fans è già qualcosa.
P.S. Se Swagger e Colter vogliono fare i patrioti, il manager non può dire inesattezze: la frase “Give Me Liberty o Give Me Death” la disse Patrick Henry – e non Sam Adams – in Virginia e non certo a Boston.
Winner: Seth Rollins
Rhodes Brothers Vs. Curtis Axel & Ryback: 5,5
Cosa han mostrato in PPV che non si vede in una qualunque puntata di SmackDown? Rimandati. Cody si dimostra stupefacente in quello che tra gli attori si chiama “caratterista” e proprio per questo è destinato al midcarding per sempre. Un peccato.
Winner: Rhodes Brothers
Big E Vs. Rusev: 5,5
Non è mancata la qualità, è semplicemente mancato il largo interesse del pubblico. E questo è il peccato originale nel business. Era ovvio: Big E non ha carisma e non ha seguito, ma come big man è più abile di molti suoi colleghi; Rusev invece lo stanno costruendo come mille fallimenti prima di lui con la sola diffenza che gli è stata affiancata una turbotopa come Lana. Il prossimo feud con Swagger – sfruttando l’abilità di Zeb Colter – sarà determinante per capire il futuro che avrà Rusev: vincerà, è scontato, ma non è detto se convincerà anche.
Winner: Rusev
Fandango as Special Guest Referee – Summer Rae Vs. Layla: 4
Già sopportare un match femminile con in palio un titolo è troppo, due è una cattiveria non necessaria.
Winner: Layla
WWE Championship – Money In The Bank Ladder Match – John Cena Vs. Roman Reigns Vs. Sheamus Vs. Cesaro Vs. Kane Vs. Alberto Del Rio Vs. Randy Orton Vs. Bray Wyatt: 6,5
La scelta più ovvia, meno coraggiosa ma non per questo criticabile. Cena campione. Per la 15esima volta. Occhio ai record che stanno per sbriciolarsi. Era scontato: la WWE si è affidata al loro go-to-guy per eccellenza per sopperire all’infortunio di Danielson e allo scoppiare dei loro piani. L’alternativa era quella di scommettere su Bray ma l’imminente SummerSlam ha inciso sulla decisione dei bookers: troppo goloso quel Cena/Lesnar per mancarlo, troppo invitante cercare di convincere Brock a restare un pelo più a lungo sul ring per un giro titolato molto ben pagato.
Incontro discreto, ma piuttosto deludente nel complesso. Niente a che vedere con il primo MITB di serata: troppi contendenti (8), troppi comprimari (almeno 4), poca abilità sulle scale e con le scale con appena uno spot lodevole. Hanno cercato di convincere il mondo che Cena non avrebbe vinto (colpito da ogni finisher avversaria)ma non ce l’hanno fatta: nemmeno lo squarcio in testa di Orton ha mai fatto credere che non sarebbe stato Johnny Boy a trionfare. Non un’aggravante, ma di certo qualcosa che non ha reso più interessante un incontro con un destino già ben scritto in calce.
Winner and NEW WWE Champion: John Cena
PPV: 5,5
Se la tua puntata di Raw del lunedì è nettamente più divertente e interessante del tuo PPV domenicale vuole dire che abbiamo un problema. Tanto grosso, quanto serio. E se questo diventa la normalità è ancora più preoccupante. Del ritorno di Chris Jericho se ne sentiva bisogno: Bray si ritrovava senza avversari possibili e una sfida a suon di promo con il “Re dei Troll” può dar un bel “boost” al suo status dopo la sconfitta con Johnny Boy. Abbiamo bisogno del prossimo “Piano B” di Triple H perché Brock Lesnar è ovviamente chi fa fare il salto di qualità allo show. Abbiamo bisogno di un midcarding solido, con una costruzione pesante alle spalle, perché il punto debole di questo PPV è stato tutto quello che non era opener e doppio main event a stipulazione speciale. Due rientri che possono far aspettare con più serenità il ritorno di Daniel Bryan. Resta però un grande punto interrogativo: come convincere le persone a sottoscrivere il Network se lo spettacolo resterà così modesto?