Pochi giorni fa, gli avvocati di CM Punk hanno inviato alla WWE un fascicolo di 22 pagine nel quale lamentano il mancato pagamento delle royalties, una figura giuridica simile al nostro diritto di sfruttamento dell'immagine, relative alla presenza del lottatore di Chicago in WWE 2K15 che, a dispetto dell'imminente uscita del videogioco, era già stata programmata ben prima dell'addio dello Straight-Edge, che rivendica quanto gli spetta. La WWE, per tutta risposta, ha rimosso dal WWE Shop la maggior parte del merchandising di CM Punk (per farla breve, tutte le magliette), lasciando in vendita soltanto un'action figure e degli accessori venduti, peraltro, a prezzi pressoché stracciati.

 

 

Fonte: LordsOfPain.net, WWEShop.com & ZonaWrestling.net

 

Cercatore di notizie nonché, occasionalmente, editorialista, reporter e co-fondatore e co-curatore della rubrica "La Theme Song del giorno". Appassionato di wrestling di lunga data che odia l'ipocrisia e l'apriorismo sterile. Il suo compito è portare avanti l'opera di salvezza intellettuale avviata da Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, a costo di passare per grammar nazi. Segue, in un'ottica dialettico-inclusiva, tante federazioni, dalla WWE alla PWG, passando per TNA, ROH, NJPW, NOAH e Lucha Underground. Il Nexus, Christian, CM Punk, Daniel Bryan, Seth Rollins, Bray Wyatt, Undertaker, The Brian Kendrick e, ovviamente, Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, sono tra i suoi lottatori preferiti, senza dimenticare AJ Styles, Chris Hero, "Broken" Matt Hardy, il Bullet Club, i War Machine, Pentagon Jr, Minoru Suzuki, Satoshi Kojima, Tomohiro Ishii e Togi Makabe.